Robotica e intelligenza artificiale viaggiano insieme

Il calo demografico, la carenza di personale e gli eventi globali imprevisti stanno rendendo robotica e intelligenza artificiale degli alleati importanti per le aziende, soprattutto perché aiutano le operazioni di re-shoring e lo sviluppo delle piccole-medie imprese. Di questo tema e di altro ne ha parlato Marina Bill, Presidente di IFR – Internation Federation of Robotics, con UCIMU. 

La robotica è diventata un elemento imprescindibile per il settore manifatturiero, e insieme a lei anche l’intelligenza artificiale. In questo sento, l’Italia è uno dei paesi più importanti per il suo ruolo nello sviluppo della robotica, grazie ai suoi centri di ricerca, alle aziende e alle start-up; non a caso, a ottobre 2024 si terrà la seconda edizione di RobotHeart – The art of smart robotics, l’area dedicata alla robotica e ospitata da 34.BI-MU a fieramilano Rho. Ne abbiamo parlato con Marina Bill, Presidente di IFR – Internation Federation of Robotics.

Può offrirci una panoramica aggiornata del settore? Quali sono i dati di consumo di robotica in Europa, negli Stati Uniti e in Asia?

L’industria mondiale della robotica sta vivendo un momento decisamente positivo. Secondo i nostri dati, nel 2022, è stato installato oltre mezzo milione di nuovi robot pari al 5% in più delle installazioni registrate nel 2021. La parte del leone l’ha fatta l’Asia con il 73% del consumo, segue l’Europa con il 14% e quindi e le Americhe con il 10%. La Cina da sola vale il 52% della domanda mondiale. È chiaro quindi dove l’automazione sta spingendo maggiormente ma risultano decisamente interessanti anche le performance di altri paesi, tra cui Stati Uniti e Italia. Nel 2022, gli Stati Uniti hanno visto crescere il numero di nuove installazioni del 10%, rispetto all’anno precedente, trainate dagli investimenti da parte del settore automotive. In Europa, nel 2022, sono stati installati 71.000 nuovi robot. La Germania ha acquisito il 30% delle nuove installazioni registrando però un leggero calo rispetto all’anno precedente; l’Italia, invece ha assorbito il 14% del totale dell’area, segnando un incremento del consumo dell’8% rispetto al 2021. Anche il 2023 avrà segno positivo: ci aspettiamo un incremento della domanda di robot del 7% pari a circa 590.000 nuove unità. Il trend dovrebbe proseguire anche nel 2024 quando ci aspettiamo che le vendite raggiungano le 600.000 unità. 

Quali sono i principali trend di innovazione, attuali e futuri, per la robotica?

Facilità di utilizzo, digitalizzazione e sostenibilità: senza dubbio questi sono i tre principali trend che influenzano maggiormente – e che continueranno a influenzare anche nel prossimo futuro – il settore della robotica. Il primo trend riguarda, nello specifico, l’accessibilità e la facilità di uso dei robot, affinché possano essere gestiti e guidati da tutti gli operatori, anche i meno esperti. Il secondo trend, quello della digitalizzazione, è oggi imprescindibile per il settore. Infatti, i robot fanno ormai parte di un ecosistema digitale connesso che include cloud computing, big data, 5G, IA e che porta vantaggi in termini di costi, velocità e varietà di applicazioni. Infine, la sostenibilità: i robot contribuiscono notevolmente all’incremento della competitività delle aziende e, in particolare, all’ottimizzazione dei costi di materiali e di energia. Nei prossimi anni ci aspettiamo numerose innovazioni ed evoluzioni in questo campo!

Cosa può dirci dell’implementazione di IA e robotica nell’industria manifatturiera? Qual è la situazione attuale e futura?

L’intelligenza artificiale è un elemento essenziale dell’ecosistema digitale connesso appena citato e le sue soluzioni sono strumenti preziosi per valorizzare la presenza dei robot nelle fabbriche. Il calo demografico, la difficoltà di reperire e disporre di personale qualificato insieme alla possibilità che si verifichino situazioni imprevedibili, come è stata la pandemia nel 2020, rendono queste tecnologie sempre più indispensabili. Robotica e intelligenza artificiale viaggiano sempre più a braccetto anche perché possono rappresentare una interessante risposta alla necessità di riportare parte della produzione nei paesi tradizionali e allo sviluppo dell’attività di business delle piccole e medie imprese. Grazie all’intelligenza artificiale queste aziende possono intraprendere più velocemente e più consapevolmente il loro percorso di sviluppo digitale. Per facilitare questo “salto nell’innovazione” IFR ha appena lanciato il progetto GO4ROBOTICS, una piattaforma digitale, utile ai nuovi utenti poco esperti, che offre supporto, linee guida e aiuto nel comprendere e utilizzare al meglio le ultime soluzioni in questi campi. 

IFR organizzerà la sua Assemblea a RobotHeart – 34.BI-MU (9-12 ottobre 2024) e siamo molto onorati di ospitare l’evento! Perché avete scelto proprio RobotHeart?

Abbiamo scelto l’Italia per il suo ruolo sempre più decisivo nel mercato della robotica industriale, il suo impegno continuo in tematiche come la formazione e la ricerca, la sua offerta di alto livello in termini di soluzioni innovative e la presenza di numerose start-up sul territorio focalizzate in service-robotics sono gli elementi che hanno maggiormente influenzato la nostra decisione. In particolare, abbiamo deciso di organizzare il nostro incontro presso RobotHeart – The art of smart robotics, l’area dedicata alla robotica e ospitata da 34.BI-MU a fieramilano Rho, perché l’evento rappresenta l’appuntamento italiano di riferimento per il mondo manifatturiero. Con la nostra presenza intendiamo porre l’attenzione sulla rilevanza dell’Italia nel comparto, onorandone così la sua crescita e il suo contributo innovativo. Inoltre, l’assemblea si svolgerà verso la fine del mio mandato come presidente di IFR e per questo sarà per me ancor di più incontro ricco di valore e significato. 

A ottobre 2022 avete visitato l’ultima (e prima) edizione di RobotHeart. Quali sono state le vostre impressioni? 

Devo dire che sono rimasta molto colpita dall’edizione 2022! Grande affluenza di pubblico, un’atmosfera decisamente positiva di condivisione, partecipazione e interesse. L’iniziativa è stata luogo ideale per incontri, intensi confronti, sinergie e approfondimenti di alto livello tra tutti gli operatori presenti. È stata un’esperienza davvero favorevole per noi e questo ci ha spinto a confermare la nostra partecipazione anche in occasione dell’edizione 2024. 

Come presidente di IFR e come anche rappresentante di una delle più importanti aziende espositrici, cosa si aspetta dalla prossima edizione di RobotHeart (9-12 ottobre 2024)? Ha qualche suggerimento o consiglio?

Il settore della robotica è ormai un ecosistema ampio, variegato e composto da molteplici figure operanti in svariate discipline e RobotHeart di BI-MU lo ha dimostrato perfettamente in occasione dell’edizione del 2022. C’erano costruttori, system integrator, enti di ricerca, università, e visitatori provenienti da diversi settori di appartenenza, in un clima di totale condivisione. Ecco, il mio il mio consiglio è quello potenziare ulteriormente questo aspetto che rende RobotHeart un appuntamento unico nel suo genere. RobotHeart può e deve essere un “co-creation event”, risultato del dialogo e del confronto costante tra il pubblico presente, luogo di scambio di idee e di presentazione di novità tecnologiche, mix equilibrato di esposizione e approfondimento culturale. Perché è questa la base fondamentale su cui fondare lo sviluppo per ulteriori innovazioni del mondo della robotica.

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