Mercato della robotica, nel 2023 forte contrazione degli ordini

Dopo un biennio di fortissima crescita, ricordiamo che nel 2022 si è raggiunto il valore record di 11.032 robot ordinati in Italia, la robotica italiana ha visto un 2023 con fatturati in crescita accompagnati però da una forte contrazione negli ordini.

Le statistiche SIRI – Associazione Italiana di Robotica e Automazione elaborate dal Centro Studi UCIMU SISTEMI PER PRODURRE stimano nel 2023 una riduzione 36,4% dei robot ordinati (articolati, scara, cinematica parallela e cartesiani) sul mercato italiano, pari quindi a 7.793 robot ordinati.  La prima sensazione che emerge tra gli associati SIRI è quella di una brusca normalizzazione del mercato che però lascia moderatamente ottimiste le aziende del comparto. 
Se guardiamo i settori spicca la riduzione del 94,79% dei robot ordinati direttamente dal settore auto, mentre Tier1 e Tier2 hanno tenuto maggiormente (–25,8%) e la General Industry conferma l’andamento globale (-39,9%). Se invece analizziamo i dati per tipologia di applicazione il quadro offre diversi spunti di analisi, sempre però partendo da un segno meno comune. Le applicazioni in fonderia (-8,7%) e quelle di processo/sbavatura (-17,1%) sono quelle che hanno sentito meno la riduzione, mentre montaggio (-26,9%), material handling (-33.1%), asservimento macchine utensili (-38,4%) confermano l’andamento complessivo. In forte contrazione anche la saldatura con -50,7% per applicazioni Arc Welding e –61,6% per quelle di Spot Welding. Fortemente ridotto il numero di robot ordinati per applicazione in verniciatura (-78,6%) e per pallettizzazione (-48,5%). Ricordiamo il campione censito da queste statistiche è formato per l’85,4% da antropomorfi e per il 14,6% da robot scara.  
“Anche un settore molto vicino alla robotica come quello della macchina utensile ha visto nell’ultimo trimestre del 2023 una forte riduzione degli ordini in Italia (-69,1%) rispetto al quarto trimestre del 2022 – commenta Domenico Appendino, presidente di SIRI -. Nel settore della robotica nelle prime settimane del 2024 registriamo però una maggiore vivacità che ci fa sperare che la fase più critica sia stata superata”.

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