L’ergonomia migliora la vita (e la competitività)

A SamuExpo 2024, Evomach ha puntato il focus su ergonomia e sicurezza degli operatori della piegatura lamiera, chiedendosi come si possono migliorare questi due importanti aspetti: una risposta è l’esoscheletro ekso EVO, sviluppato per i lavori che prevedono movimentazione e il sollevamento di pesi costanti; oppure le piegatrici Schröder che evitano molto dei rischi legati all’attività di piegatura.

Portare nel mercato italiano della lavorazione della lamiera tecnologie in grado migliorare l’efficienza produttiva delle aziende e, al contempo, che diano vantaggi per quanto riguarda la salute dell’operatore. Questo è uno degli obiettivi che muovono Evomach e che hanno portato l’azienda, che ricordiamo è distributore esclusivo per l’Italia per marchi come Schröder e Jorns, a organizzare in occasione di SamuExpo 2024 a Pordenone un momento di approfondimento sul tema dell’ergonomia e della sicurezza. “Siamo convinti che queste tecnologie – ha spiegato Piero Merlino, titolare di Evomach insieme a Renato Gastaldo – ci permettano di dare un contributo importante nel miglioramento della vita dentro le nostre aziende. Le aziende sono fatte di persone ed è per questo che è fondamentale pensare anche a come saranno utilizzati gli impianti e le macchine presenti in produzione”.

Proprio su questo tema, cioè l’importanza dell’ergonomia delle macchine per la lavorazione della lamiera, è intervenuto Emiliano Corrieri dell’Accademia della Piegatura che ha anche ricordato le difficoltà che hanno oggi le aziende nel sostituire, anche solo temporaneamente, un operatore in produzione. “Se manca una persona siamo fritti – ha ricordato Corrieri – e per questo motivo dobbiamo pensare a come ridurre lo sforzo dell’operatore rendendo sicuro e non logorante la sua attività”.

Attenzione ai costi indiretti

L’esoscheletro ekso EVO distribuito in Italia da Evomach.

Di grande interesse è stato l’intervento di Luca Sabino, consulente sui temi della sicurezza e fondatore di Consilia, che ha ricordato l’importanza di valutare, al momento dell’acquisto di una macchina per la lavorazione della lamiera, anche il tema dell’ergonomia e della sicurezza. “Spesso ci si concentra solo su costi diretti e non si tiene conto di opportunità, come quelle rappresentate dai contributi Inail a fondo perduto ad esempio. Inoltre, l’ergonomia è oggi molto importante anche perché stiamo vivendo una fase in cui ci sarà un forte invecchiamento della forza lavoro: si va in pensione più tardi e quindi gli operatori saranno impegnati più a lungo in operazioni che, nel tempo, possono determinare problemi muscoloscheletrici e malattie professionali. Per ovviare a questo problema abbiamo due solo opzioni: trovare nuovi collaboratori, ma sappiamo tutti che oggi è difficilissimo, oppure agevolare la persona impegnata nel lavoro”. In questo le tecnologie proposte da Evomach possono dare un importante contributo: le piegatrici Schröder ad esempio evitano molto dei rischi legati all’attività di piegatura (tra cui lo schiacciamento), così come altri dispositivi (esoscheletro e sollevatori per la lamiera) possono dare vantaggi molto rilevanti nell’evitare malattie professionali.

“L’esoscheletro ekso EVO – ha sottolineato Sabino concentrandosi sulla tecnologia distribuita in Italia da Evomach – è uno strumento estremamente importante nell’evitare il sovraccarico biomeccanico al sistema articolare della spalla e, di conseguenza, anche ridurre i rischi di infortuni e malattie”. Ekso EVO è un esoscheletro che è stato infatti sviluppato per i lavori che prevedono movimentazione e il sollevamento di pesi costanti. “Parliamo di un dispositivo che è classificato come DPI e che è completamente privo di elettronica e parti elettriche – spiega Francesco Repetto di Evomach – il funzionamento è simile a quello di un ammortizzatore per automobili e si basa su cartucce di azoto. L’esoscheletro alleggerisce gli avambracci dell’operatore aiutandolo a mantenere in posizione, sollevare o scaricare carichi, sviluppando da 1 kg fino a 8,5 kg per braccio (quindi 17 kg totali). Immaginiamo un operatore che deve manovrare un trapano o girare una lamiera, in questi casi l’intero sforzo viene fatto dall’esoscheletro in modo che l’operatore si affatichi meno con conseguenti vantaggi anche in termini di produttività”. Importante sottolineare come ekso EVO possa essere azionato anche su un solo braccio lasciando l’altro libero di agire e che abbia un peso molto ridotto, caratteristica che ne facilita l’uso quotidiano”.

A concludere l’evento l’intervento di un contoterzista padovano che ha raccontato come grazie a una piegatrice tangenziale Schröder abbia risolto diverse problematiche del suo lavoro, soprattutto legate alla lavorazione di particolari pesanti e ingombranti che richiedevano numerose pieghe. “I vantaggi della tecnologia Schröder sono stati sia in termini di ergonomia sia di produttività, con una riduzione importante in termini di tempo per la lavorazione di questi pezzi. L’operatore non è più impegnato direttamente nella piegatura, che viene eseguita in autonomia dalla macchina, e può concentrarsi su altri aspetti come, ad esempio, il controllo della piega”.

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