Se le viti filettate finiscono nello spazio

La Stazione spaziale internazionale (ISS), dalla grandezza simile a quella di un campo da calcio, si trova a 400 km di altezza e vola a una velocità tale da sfidare la forza gravitazionale. Nel contesto di un progetto iniziato nel 2015, tre viti a ricircolo di sfere Carry di tipo KGE di Eichenberger Gewinde, sistemi di azionamento caratterizzati da elevato rendimento ed efficienza energetica, gestiscono l’aggancio in orbita del primo lancio del veicolo spaziale riutilizzabile “Dream Chaser”, che nel 2020 effettuerà l’ancoraggio alla ISS.
Agganciato al razzo Atlas V, il nuovo veicolo spaziale verrà lanciato in orbita attorno alla terra. Esso è in grado di volare con o senza equipaggio e di atterrare su qualunque pista di aeroporto normalmente adibita a traffico aereo. Lo spazioplano può ospitare al suo interno fino a sette astronauti. Ad esempio, il “Dream Chaser” potrà fungere da laboratorio di ricerca, trasportare persone o carichi nello spazio ed essere utilizzato per rimuovere i detriti spaziali in orbita. Tramite l’unità di docking, caratterizzata dalle viti a ricircolo di sfere Carry di Eichenberger, la navetta potrà agganciarsi in maniera assolutamente sicura alla Stazione spaziale internazionale.
Le caratteristiche prestazionali peculiari delle viti Carry di Eichenberger, con sistema a ricircolo di sfere integrato in materiale sintetico ad alte prestazioni, riescono a sfidare l’ambiente ostile dello spazio in maniera funzionalmente affidabile, senza il rischio di corrosioni o usura.

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