Gli AMR di ABB muovono la produzione

ABB sta investendo sempre di più nel mondo della robotica mobile autonoma, una tecnologia complessa (ma facile da usare) in grado di rivoluzionare l’organizzazione delle fabbriche e rendere meno faticoso il lavoro degli operatori. Ne abbiamo parlato al telefono con Marco Locatelli, Autonomous Mobile Robotics Business Development Manager di ABB.

“A oggi – afferma Marco LocatelliABB è l’unico fornitore a livello globale che offre un pacchetto di soluzioni in grado di coprire tutta la filiera produttiva, partendo dalla robotica tradizionale, robotica collaborativa, fino ad arrivare alla robotica mobile”. In particolare, la gamma di AMR di ABB è composta da tre modelli della famiglia Flexley: tug, mover e stack. I tug sono dei veicoli che trainano carrelli in automatico, da una postazione all’altra; i mover, invece, sollevano carichi fino a 180 mm e 1.500 kg; infine, gli stack sono dei forklift a guida autonoma, quindi gestiscono il flusso dei pallet inbound e outbound, dalle linee al magazzino con altezza di stoccaggio fino a 8.500 mm da terra e sollevamento di 2.000 kg.

“Le aziende che scelgono questo tipo di robotica – spiega Marco Locatelli – sono di ogni tipo, perché la robotica mobile è trasversale a tutte le tipologie di business. I nostri AMR asservono tutte le applicazioni dal magazzino a bordo linea, ma anche sulla stessa linea produttiva. Quindi, tutti gli oggetti, che in precedenza venivano movimentati tramite rulliere o sistemi a bilancella, oggi possono essere movimentati da robot a guida autonoma”.

Una soluzione facile da integrare

Uno dei grossi vantaggi degli AMR è la facilità di integrazione e riconfigurazione: rispetto ai loro “cugini” AGV, questi robot non hanno bisogno di infrastrutture a terra, quindi il layout di fabbrica può essere facilmente ridimensionato senza grossi investimenti. “Se pensiamo a una linea produttiva di qualsiasi genere – spiega Marco Locatelli – in caso di stazioni di re-work bisogna prevedere delle infrastrutture a terra, e se c’è un problema possono essere un ostacolo. Con gli AMR questo viene superato, perché il robot può muoversi in un’area dedicata in completa autonomia”. Il sistema FMS (Fleet Manager System) di ABB gestisce il traffico dei robot mobili autonomi e l’interazione con i sistemi di fabbrica più evoluti, quali MES, VMS ed ERP, che permettono di orchestrare e schedulare gli ordini di produzione.

“L’utilizzatore tipico di questa soluzione – racconta Marco Locatelli – è un’azienda, che può essere sia una PMI sia una di grandi dimensioni, che ha necessità di riorganizzare il processo di asservimento materiali. Dove abbiamo una persona che muove carrelli o guida muletti, inseriamo gli AMR, in modo che l’operatore possa fare più lavori a valore aggiunto, lasciando quelli faticosi e ripetitivi al robot. Inoltre, con gli AMR è possibile avere una tracciabilità precisa e sicura del materiale, senza che si crei confusione tra il magazzino e la zona di produzione”.

Gli obiettivi per il futuro

ABB ha acquisito un’azienda produttrice spagnola di robot mobili autonomi, nel 2021, e nel 2022 li ha ribrandizzati ABB uniformando i prodotti. Da questo momento, ABB si è posta diversi obiettivi per incrementare e ampliare il proprio business nel campo della robotica mobile.

“L’obiettivo di ABB – afferma Marco Locatelli – è quello di rendere sempre più semplice e intuitivo l’utilizzo di tutto il portfolio ABB, anche trasferendo la navigazione su VSLAM, un sistema di visione in grado di riconoscere gli oggetti, identificarli e catalogarli: in questo modo, può riconoscere tramite la visione tutti gli oggetti dell’ambiente circostante caratterizzandoli per tipologia, permettendo all’AMR di muoversi liberamente all’interno di un ambiente industriale. Inoltre, l’integrazione di tutti i sistemi di navigazione e interazione con i sistemi di gestione della stessa mediante un completo Fleet Manager System avanzato – racconta Marco Locatelli – siamo in grado non solo di dialogare con tutti gli AMR, ma anche di comunicare all’esterno con tutti i sistemi di fabbrica.

Un ulteriore sviluppo in cui stiamo investendo è la standardizzazione sui nostri prodotti della VDA 5050, uno standard di librerie di comunicazione per tutti i veicoli che ne gestisce la navigazione degli stessi con linguaggio di comunicazione standardizzato a livello globale”.

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