Cosa si è detto agli Stati Generali della Meccatronica?

Il 25 gennaio si sono tenuti gli Stati Generali della Meccatronica, durante cui si è parlato delle nuove sfide della meccatronica in Italia: asset tangibili e intangibili in versione 5.0, competenze tecnico-umanistiche e sostenibilità. Questo appuntamento è stato anche un evento di avvicinamento ad A&T, che quest’anno raddoppia: il primo appuntamento è a Torino dal 22 al 24 febbraio.

Scegliere di innovare i propri processi produttivi, investire in nuove tecnologie, formare il proprio personale tecnico, è sufficiente oggi per essere considerati innovativi e poter competere in modo efficace sui mercati globali? La risposta è no. Non basta più infatti investire in innovazione, oggi i piani di transizione digitale e green impongono alle imprese di disegnare una roadmap ben precisa per poter “personalizzare in modo competitivo” il loro modo di fare innovazione, trainando così il Sistema Paese verso modelli industriali sostenibili e realmente all’avanguardia. La quinta rivoluzione industriale (5.0) coinvolge ormai moltissimi comparti industriali – dalla robotica, all’automazione industriale, dalla biomeccatronica all’avionica sino all’automotive – che utilizzano soluzioni meccatroniche, ovvero sistemi d’integrazione sinergica tra ingegneria meccanica, elettronica e sistemi di controllo intelligenti. Di questo si è parlato durante gli Stati Generali della Meccatronica, tenutosi il 25 gennaio al Kilometro Rosso di Bergamo.

In Italia secondo recenti analisi ci sono oltre 51 mila imprese meccatroniche, localizzate tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche, con quasi 1 milione di addetti impiegati e una forte propensione all’export (60% circa del fatturato è generato dalle esportazioni, soprattutto nei paesi europei – Fonte Unindustria Reggio Emilia in collaborazione con Club Meccatronica e Antares). Per il Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione, quindi gran parte della meccatronica italiana, nel 2022, ha fatto registrare in termini di produzione un incremento del 14,6% rispetto all’anno precedente e un consolidamento dell’export cresciuto del 2,5% rispetto all’anno precedente.

Avvicinamento alla fiera A&T

La meccatronica dunque si contraddistingue all’interno dei vari comparti, che siano di produzione o di utilizzazione industriale, per una forte propensione all’innovazione e alla trasformazione digitale. Motivo per cui la Fiera Internazionale A&T in collaborazione con Confindustria Bergamo, il consorzio per la meccatronica Intellimech, il Cluster Fabbrica Intelligente e l’innovation district Kilometro Rosso, hanno voluto organizzare una giornata dedicata alla connessione tecnica e culturale tra distretti industriali e territori nel nome della meccatronica, per consentire di disegnare una nuova roadmap della meccatronica nel nostro Paese.

L’appuntamento funge come evento di avvicinamento ad A&T, la manifestazione fieristica dedicata all’innovazione e alle tecnologie d’avanguardia dell’industria manifatturiera italiana che nel 2023 raddoppia con due edizioni: alla tre giorni di Torino, presso l’Oval Lingotto dal 22 al 24 febbraio si aggiunge quella del Nord/Est, in programma dal 25 al 27 ottobre, presso il quartiere fieristico di Vicenza.

Tutti i relatori coinvolti, espressione di aziende che producono o utilizzano sistemi meccatronici, hanno evidenziato quanto oggi sia fondamentale connettere in ottica 5.0 sia gli asset tangibili delle imprese, in primo luogo soluzioni e tecnologie innovative, sia gli asset intangibili, ovvero le conoscenze e le technicalities. Il tutto validato da percorsi continui di formazione e di upskilling e reskilling del capitale umano, guardando a competenze che sempre di più uniscano conoscenze tecniche e sapere umanistico. La vera crescita industriale dunque passa da una meccatronica avanguardista e competitiva anche dal punto di vista della sostenibilità e della transizione energetica.

I momenti salienti della giornata

La giornata ha vissuto due momenti importanti: la mattinata ha visto salire sul palco dell’Auditorium di Confindustria Bergamo – Kilometro Rosso, dopo i saluti della Presidente di Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati e del Chief Public Affairs&Institutional Relations Officer e Membro del CdA di Brembo, Roberto Vavassori, otto autorevoli rappresentanti del mondo industriale italiano che hanno contribuito a tratteggiare il percorso evolutivo della meccatronica nel nostro Paese. Un’analisi e un confronto con il pubblico presente, oltre 250 persone tra imprenditori, manager ed esperti di meccatronica provenienti dal Piemonte, dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dalla Lombardia, sia sotto il profilo della competitività globale sia rispetto al rapporto uomo-macchina, ovvero quanto la tecnologia possa essere un vantaggio o un rischio per il lavoratore e per l’impresa, e quanto è fondamentale oggi puntare sul trasferimento delle conoscenze e su una visione industriale sistemica e globalizzata.

Nel pomeriggio spazio invece a diversi tavoli di lavoro tecnici finalizzati a connettere esperienze e saperi industriali con indirizzi di sviluppo strategico della meccatronica, con particolare riferimento all’analisi dei dati, alla digitalizzazione per l’interconnessione e alla manutenzione predittiva.

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