Scuole e aziende: la contaminazione che piace

Le aziende richiedono in modo sempre più pressante dei tecnici altamente specializzati nel settore della meccatronica; la scuola è in grado di formare adeguatamente figure di questo tipo? Se n’è parlato alla tavola rotonda “Meccatronica nell’Automazione Industriale”, durante cui mondo industriale e scolastico si sono confrontati sul tema, partendo dalla presentazione del manuale omonimo realizzato da AIdAM e pubblicato da Hoepli.

“Sto ancora imparando”, disse Michelangelo a 87 anni. Ne erano trascorsi oltre cinquanta dall’ultimo ritocco alla Cappella Sistina, uno dei più celebri e ineguagliati capolavori dell’umanità. Quella frase esprime alla perfezione la portata del termine formazione: una disposizione inesauribile, motore della crescita, prerequisito dell’innovazione, conditio sine qua non del cambiamento. Delle sue variegate declinazioni, accademiche e imprenditoriali, si è parlato lo scorso 26 maggio in occasione della tavola rotonda digitale “Meccatronica nell’Automazione Industriale”, uno spazio di dialogo in cui si sono confrontati numerosi ospiti che sul “formare” hanno costruito la loro professione.
Partendo dalla presentazione dell’omonimo manuale, edito da Hoepli e realizzato da AIdAM in collaborazione con le sue imprese associate, molte sono state le tematiche affrontate con l’attiva partecipazione di oltre 300 insegnanti collegati da tutta Italia. Un testo che, come spiegato dai due autori Mauro Viscardi e Franco Perico, promette di essere un innovativo supporto alla didattica, proprio per l’inedito contributo “aziendale” che contiene.

C’è una richiesta sempre più stringente di figure altamente specializzate legate al settore della meccatronica. aidam Scuole e aziende: la contaminazione che piace AIdAM 1
C’è una richiesta sempre più stringente di figure altamente specializzate legate al settore della meccatronica.

Incentivare il dialogo tra scuole e imprese

Carla Galdino, per il MIUR, ricordando che la scuola è il cuore del nostro paese, ha sottolineato la necessità di allineare titoli di studio e competenze richieste dalle aziende. Concetto reiterato anche da Imerio Chiappa, capofila delle Rete M2A, che ha posto tra gli obiettivi a lungo termine l’urgenza di portare tutte le regioni allo stesso livello incentivando il dialogo scuola-aziende e rafforzando opportunità di formazione per i docenti e percorsi di alternanza per gli studenti. A questo proposito, Simona Sacco, specialista di recruitment per Umana, ha portato un’interessante testimonianza sulla richiesta sempre più stringente di figure altamente specializzate legate al settore della meccatronica, disciplina ormai trasversale a moltissime industrie. Perché non di sola tecnica devono essere dotati i meccatronici, ma anche di flessibilità e conoscenze linguistiche per potersi spostare in tutto il mondo, capacità decisionali e di mediazione, precisione e assertività per confrontarsi a più livelli all’interno e all’esterno della propria azienda. In ogni caso, i tassi occupazionali dei tecnici meccatronici all’indomani del diploma, vicini al 90%, parlano da soli. Fondamentale, dunque, la contaminazione reciproca scuola e azienda, anche secondo Salvatore Giuliano, già sottosegretario all’Istruzione e oggi dirigente di un istituto tecnico a Brindisi. In questa direzione si sta muovendo anche Confindustria Bergamo, partner di AIdAM in diverse progettualità e da sempre recettiva nel raccogliere le istanze delle aziende trasformandole in proposte concrete e project work specificamente pensati per target differenti, come ha raccontato Sara Pavesi, responsabile education. A uno dei percorsi destinati ai formatori, ha partecipato anche il professor Roberto Giuseppe Romano, dell’ITS
“G. Salvemini Alessano”, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione scuola-imprese e dell’apertura di spazi di confronto tra professionisti del settore e docenti e tra gli stessi insegnanti. In coda al webinar, il Presidente di AIdAM, Michele Merola, ha ripreso gli interventi di tutti i relatori che lo hanno preceduto, ricordando le strade imboccate e gli obiettivi già raggiunti: dal protocollo di collaborazione con il MIUR, al manuale, passando per i corsi di formazione docenti. Con uno sguardo rivolto al futuro, ha rinnovato l’impegno di AIdAM a lavorare ancora più intensamente su dialogo e sinergie per realizzare l’enorme potenziale della meccatronica. Per l’avvenire dei giovani, per le aziende del settore manifatturiero e per l’Italia intera.

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