Presente e futuro della pallettizzazione

Il “Cobot Palletizing Day” è l’evento organizzato da Alumotion presso il suo Competence Center di Cernusco sul Naviglio, dedicato alle soluzioni di robotica collaborativa per la pallettizzazione. È stata una giornata di riflessione, ma soprattutto un’occasione per vedere dal vivo le soluzioni di Alumotion e dei suoi partner dedicate al fine linea. 

Durante il “Cobot Palletizing Day” si è parlato della robotica collaborativa nella pallettizzazione, si sono mostrati casi concreti, ci si è confrontati sul futuro del settore e su quali cambiamenti, ma soprattutto vantaggi, porteranno i robot collaborativi. Tenutosi presso il Competence Center di Alumotion, l’evento è stato l’occasione per vedere all’opera le soluzioni proposte, così da comprendere appieno quale valore aggiunto possono portare nelle diverse aziende. La robotica collaborativa in questi anni sta entrando sempre di più nella quotidianità delle imprese, ottimizzando la produzione e agevolando il lavoro degli operatori umani. La giornata si è aperta con una tavola rotonda dal titolo “Cobot, AMR & logistica: dal fine linea allo stoccaggio”, che ha visto la partecipazione di diversi relatori di alto livello. Sono intervenuti: Fabio Facchinetti, COO di Alumotion; Gloria Sormani, Country Manager per l’Italia di Universal Robots; il team Robotiq con la preziosa presenza del CEO e fondatore, Samuel Bouchard; Gianmaria Peruzzi, Technical Manager MADE Competence Center.

Una tavola rotonda cobotica

Ovviamente, la domanda perno dell’intera tavola rotonda è stata: perché usare un robot collaborativo per la palletizzazione? La riposta che ha messo d’accordo tutti i relatori è che i cobot portano con sé un altissimo livello di flessibilità: una linea non fissa è più elastica per assorbire cambiamenti nelle esigenze della produzione, nel maneggiare pezzi di forme diverse rispetto a quelli per cui era stata pensata, o nell’affrontare attività completamente diverse, cosa che, invece, una linea fissa non è in grado di affrontare. Ma non solo: le nuove tecnologie possono essere un forte stimolo per il personale, che può vederle come una nuova sfida a migliorare le proprie capacità, cosa che di riflesso aiuta l’azienda stessa a migliorarsi. Certamente, i robot non devono essere visti come un sostituto dell’operatore umano, ma come un suo supporto. Impossibile non citare il Covid-19: la pandemia ha cambiato molte cose, per esempio ha accelerato fortemente la digitalizzazione delle imprese. Anche se, come si è detto durante la tavola rotonda, molte PMI non sono ancora in grado di misurare i numeri di questo cambiamento, e soprattutto i vantaggi sul lungo termine. La transizione, però, è inarrestabile, anche se ci sono alcuni ostacoli da superare. Uno di questi, per esempio, è rappresentato dalla carenza di skill adeguate all’Industria 4.0: molti, e comunque non tutti, sanno programmare i robot, ma questo non basta. 

Un’altra sfida di cui si è parlato è quella demografica: nel mondo occidentale, la popolazione sta diventando sempre più vecchia e il ricambio generazionale non è garantito. Inoltre, l’età avanzata dei lavoratori rischia di aumentare il numero di errori durante il lavoro, non permettendo loro di effettuare operazioni più pesanti. Ecco che i cobot possono portare un enorme aiuto: la combinazione uomo-robot può permettere un lavoro più preciso e più sicuro, elemento particolarmente vantaggioso per le PMI, che non possono permettersi troppi errori e allo stesso tempo necessitano di alta flessibilità. Tra le principali preoccupazioni delle aziende che valutano di integrare un robot nella produzione c’è legittimamente il ROI, ossia il tempo entro cui l’investimento si ripaga. Con i cobot l’indice è spesso inferiore ai 12 mesi (e può essere ancora più rapido grazie agli incentivi statali per la Transizione 4.0); ma per raggiungere questo obiettivo è necessario individuare anzitutto le operazioni più facili da automatizzare, così che il robot possa essere integrato senza difficoltà e diventare davvero un agente efficace dell’innovazione e della produzione: l’aiuto di integratori esperti, in questo senso, è fondamentale e può decidere la differenza tra un investimento sbagliato e uno in grado, invece, di ripagarsi rapidamente. Come hanno sottolineato i relatori, purtroppo molte PMI sono ancora scettiche verso questo tipo di tecnologia: molte non hanno intenzione di investirci oppure lo fanno con superficialità, montando i robot come corpi estranei nel flusso produttivo, in questo caso nel fine linea. Ma, appunto, la tecnologia corre troppo velocemente ed è necessario seguire il flusso dell’innovazione con investimenti mirati affinché la logistica delle aziende si modernizzi davvero.

Applicazioni e soluzioni reali

Dopo la tavola rotonda, è stato il turno di alcune aziende che hanno mostrato casi applicativi reali, in cui la robotica collaborativa supporta la logistica: IDEA, N.S. Sistemi e Shili Tech. Queste tre aziende hanno mostrato, attraverso dei video, come i sistemi automatizzati e collaborativi possano essere facilmente inseriti nel flusso di lavoro, portando diversi vantaggi. Per esempio, sollevano cassette di frutta e verdura pesanti, preservando la salute degli operatori; oppure possono movimentare piccoli oggetti, diminuendo così il rischio di errore umano. Tutto questo non sarebbe possibile, inoltre, senza degli algoritmi di intelligenza artificiale e sistemi di visione: già molto precisi oggi, si prevede che saranno sempre più complessi e nei prossimi cinque anni ci si attende un forte balzo tecnologico in questo senso. Dopo la pausa pranzo, infine, è arrivato il momento delle live demo. È stato possibile vedere all’opera il sistema di pallettizzazione plug&play Robotiq Palletizing Solution, scoprire le potenzialità dei dispositivi di compensazione del peso sviluppati da Cobot Lift (che incrementano il payload del braccio robotico UR10 di Universal Robots fino a 45 kg) e seguire gli AMR GoPal di Robotize impegnati nel trasporto di pallet da una stazione di lavoro a un’altra, in completa autonomia, proprio come si può fare in qualsiasi logistica. Ma non solo: è stato possibile vedere in azione anche l’applicazione di avvitatura Robotiq Screwdriving Solution e l’innovativo Sidebot di Wyzo, il robot delta che abbina alla sicurezza e versatilità dei robot collaborativi la velocità dei modelli industriali riuscendo a realizzare fino a 90 cicli/min. In conclusione, è stata una “giornata tecnologica” piena di spunti di riflessione interessanti per il futuro della logistica e della pallettizzazione, insieme a esempi pratici che hanno dimostrato la concretezza di ciò di cui si è discusso.

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