I segreti per far crescere un’azienda

K.L.A.IN.robotics è sul mercato da oltre 20 anni e dalla sua nascita sta crescendo sempre di più, tanto che nel 2021 ha inaugurato la sua nuova sede, più grande. Gli investimenti che permettono questo allargamento hanno a che fare con l’ampliamento del portafoglio prodotti, ma anche con la formazione dei giovani. Ce ne ha parlato Fabio Greco, CEO di K.L.A.IN.robotics.

“Questa nuova sede è nata per una ragione: le aziende o le fai crescere o le chiudi – afferma Fabio Greco, CEO e fondatore di K.L.A.IN.robotics – È normale che nel processo di crescita, segua anche un ampliamento degli spazi fisici. La scommessa che faccio è che tra qualche anno anche questa sarà troppo piccola”. Quella di via Sergio Bresciani 7, sempre a Brescia, è, infatti, la quarta sede in più di vent’anni di storia dell’azienda. La precedente, però, non è stata totalmente abbandonata: diventerà un training center con tre aule per i corsi di formazione, e i vecchi laboratori verranno trasformati in magazzino prodotti. “Questa crescita – spiega Fabio Greco – è dovuta non solo a quella del mercato dell’automazione, ma anche a una crescita del nostro portafoglio prodotti”. Nel 1999 K.L.A.IN.robotics è nata per distribuire in Italia i robot marchio Denso, che ancora rappresenta il core business dell’azienda bresciana; negli anni si sono aggiunti altri marchi: Hyundai, MiR, OnRobot, Effimat, EyeFeeder e F&P. Oltre all’Italia, negli anni K.L.A.IN.robotics si è avvicinata anche ai mercati della svizzera italiana, dell’Algeria e della Tunisia, dove ci sono forti opportunità di sviluppo. “Credo anche – prosegue Greco – che la nostra crescita sia stata favorita dalla creazione di una sezione educational, nata circa tre anni fa, che ci ha permesso sia di vendere prodotti dedicati sia di far conoscere la nostra realtà”. 

L’importanza della formazione

“La sezione educational – racconta Fabio Greco – è nata perché mi è sempre piaciuto insegnare robotica ai ragazzi delle scuole. Inoltre, oggi è un’esigenza: le aziende hanno bisogno di giovani con determinate competenze, che però la scuola non fornisce più”. I progetti educational sono usciti dai cancelli aziendali: in collaborazione con AIdAM – Associazione Italiana di Automazione Meccatronica e con il patrocinio del MIUR, è nata la Rete Meccatronica M2A, un progetto di network per la collaborazione dinamica tra le imprese del settore meccatronico e le scuole, istituti tecnici e ITS. Il progetto dovrebbe vedere la realizzazione di alcuni laboratori in tutta Italia, in cui i giovani possano essere formati in modo adeguato sul mondo dell’automazione. “Negli ultimi anni, la scuola – afferma Fabio Greco – ha fatto programmare agli studenti dei robot giocattolo; ma sarebbe meglio farli lavorare già su robot industriali veri. Per esempio, K.L.A.IN.robotics propone Cobotta, un piccolo collaborativo prodotto da Denso, pensato proprio per le esercitazioni, che utilizza gli stessi linguaggi dei robot industriali e dei cobot utilizzati nelle aziende, ed è quindi un’ottima palestra. In questo modo, un giovane neo-diplomato può arrivare in azienda con un bagaglio minimo di esperienza, che può agevolarlo molto nelle sue prime esperienze lavorative”. Il progetto Rete Meccatronica M2A ha mostrato che, lavorando insieme e in sinergia, i risultati arrivano: sono già infatti circa un centinaio le scuole che vi hanno aderito in pochi anni. “I ragazzi – conclude Fabio Greco – devono possedere una conoscenza tecnica adeguata, soprattutto in un paese come l’Italia che ha una grandissima vocazione e una forte tradizione manifatturiera. Non possiamo perdere questa cultura, né rischiare di veder fallire questo prezioso comparto. Dobbiamo far conoscere meglio questo mondo, agli studenti, alle persone e soprattutto alle istituzioni”.

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