Macchine utensili: per UCIMU nel 2021 la crescita sarà del 22%

Riviste al rialzo le previsioni 2021 relative all’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione elaborate dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE.

Il mercato italiano delle macchine utensili si conferma in una fase di grande vivacità e ripresa, al punto che le previsioni 2021 relative all’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione elaborate dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE sono state aggiornate e riviste verso l’alto. In particolare, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione crescerà, del 22%, a 6,3 miliardi di euro. Tale risultato è frutto sia dell’ottimo andamento delle consegne dei costruttori italiani sia dell’export che raggiungerà il valore di 3,4 miliardi, il 19% in più rispetto al dato 2020. Secondo l’elaborazione di UCIMU su dati ISTAT, nei primi sei mesi del 2021 (ultimo dato disponibile), principali paesi di destinazione dell’offerta italiana di macchine utensili sono risultati: Germania (+64,4%), Stati Uniti (+8,7%), Cina (-16,5%), Polonia (+77,8%) e Francia (+1,6%). Decisamente vivace è la domanda italiana come dimostra il dato di consumo che dovrebbe attestarsi a 4,6 miliardi di euro, il 28% in più rispetto al 2020. Questo risultato farà da traino sia per le consegne dei costruttori in Italia – che segneranno, infatti, un incremento del 25%, attestandosi a 2,9 miliardi di euro – sia per le importazioni che cresceranno, del 33%, attestandosi a 1,7 miliardi di euro.

Previsioni positive anche per il 2022

Barbara Colombo, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha affermato: “anche alla luce dell’andamento degli ultimi mesi e, in particolare, della raccolta ordini dei costruttori italiani, abbiamo dovuto rivedere le previsioni di chiusura 2021 presentate in occasione dell’assemblea dell’associazione del luglio scorso perché non erano più aderenti alla realtà. “D’altro canto- ha continuato la presidente Barbara Colombo – i riscontri ottenuti nella raccolta ordinativi da parte dei costruttori italiani danno un outlook positivo non solo per la chiusura del 2021 ma anche per i primi mesi del 2022”. L’indice degli ordini raccolti dai costruttori italiani nel secondo trimestre dell’anno, ultimo dato disponibile, evidenzia una crescita decisa pari al 187% rispetto al secondo trimestre 2020 (che però, dobbiamo ricordarlo, comprende aprile, mese di stop per il lockdown, e dunque rappresenta un trimestre decisamente difficile). Gli ordini interni sono cresciuti del 368% e gli esteri del 132% rispetto al periodo aprile-giugno 2020. È risultata in crescita anche la capacità produttiva il cui indice ha sfiorato l’80%. Il dato risulta superiore a quello registrato nell’ultimo trimestre 2019. Anche il carnet ordini è cresciuto a 7 mesi, tornando così, di fatto, sui livelli record del 2018. In media di anno (6 mesi) l’indicatore si attestato a 6,8: anche in questo caso il dato è molto vicino a quello registrato nel 2018. “Alla luce di queste rilevazioni – ha concluso la presidente di UCIMU – possiamo dire che il momento economico per il nostro paese così come per il settore è decisamente favorevole anche grazie alla disponibilità degli incentivi governativi previsti per chi acquista nuova tecnologia di produzione, 4.0 e tradizionale. Questo va evidentemente a vantaggio degli oltre 700 espositori, 300 dei quali italiani, di EMO MILANO 2021 che funziona sempre come booster degli investimenti”.

Grande attesa per EMO 2021

Le previsioni sono state diffuse in occasione della presentazione ufficiale di EMO MILANO 2021, la mostra mondiale dell’industria costruttrice di macchine utensili, robot, automazione, tecnologie digitali e additive, in programma, a fieramilano Rho, da lunedì prossimo 4 ottobre a sabato 9 ottobre. La manifestazione conta 700 espositori, da 34 paesi, il 60% dei quali esteri. Nei 6 padiglioni allestiti per l’evento trovano spazio 3.500 macchine, per un valore di oltre mezzo miliardo di euro e sono attesi visitatori da oltre 50 paesi, come emerge dai dati di accredito registrati fino ad oggi, dati che dimostrano il positivo momento economico nel quale la manifestazione si svolge.

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