25 anni, una nuova sede e tanta passione per la visione

Quasi in concomitanza con i 25 anni di storia, iMAGE S si è trasferita nella nuova sede di Mariano Comense, progettata e organizzata fin nei dettagli per favorire il benessere del personale e rendere le attività quotidiane più sostenibili dal punto di vista ambientale. Siamo andati a visitare il nuovo quartier generale
e abbiamo parlato con il management di governance, cultura della visione, trend di ricerca e di come il know-how accumulato in tanti anni di attività può essere messo a disposizione anche delle giovani generazioni.

di Fabrizio Dalle Nogare

“Proprio in un anno importante per noi, il venticinquesimo dalla fondazione di iMAGE S, siamo riusciti a realizzare un progetto a cui tenevamo molto, il trasferimento nella nuova sede”. Milena Longoni, Marketing Director dell’azienda che dal 1994 rappresenta un nome d’eccellenza nella distribuzione di componenti e sistemi di machine vision in Italia, ci accoglie con visibile soddisfazione a Mariano Comense in una struttura che – ci è chiaro fin da subito – è stata progettata e pensata fin nei dettagli. “Abbiamo pensato ai nostri colleghi e al loro benessere, innanzitutto”, racconta. “Gli ambienti di lavoro sono stati ideati perché ognuno abbia uno spazio adeguato. Anche il verde che ci circonda crediamo possa essere d’aiuto nell’ottica di un maggiore benessere”.
Il concetto di spazio sembra essere dominante, a proposito della nuova sede: dal grande atrio che accoglie i visitatori alle sale riunioni; dai laboratori attrezzati per condurre prove e test insieme ai clienti su vari prodotti alla zona di stoccaggio del materiale, dove gli investimenti in magazzini automatici garantiscono maggiore efficienza nel reperimento dei prodotti e un supporto ottimale ai clienti.
Fino all’ampia sala convegni, modulabile in termini di posti a sedere a seconda delle esigenze, che, per dirla con Milena Longoni, “segna un passo avanti fondamentale nell’evoluzione di iMAGE S, perché ci permette di organizzare corsi, giornate di formazione e informazione sulla machine vision e, più in generale, eventi dedicati non solo ai nostri clienti attuali o potenziali, ma anche a tutti coloro che sono interessati alle tecnologie della visione artificiale”.
Attenzione crescente sulla formazione
La parola formazione torna più volte nel corso della nostra visita. “Fa parte dell’evoluzione di un’azienda come la nostra – dice Paolo Longoni, fondatore, insieme a Milena Longoni e Marco Diani, di iMAGE S – affiancare alla vendita dei prodotti la crescita dell’impegno sull’erogazione di servizi, puntando sulle competenze che abbiamo accumulato in questi 25 anni. Anche per contribuire a generare quella cultura della visione di cui tanto si sente il bisogno, qui in Italia, terremo quest’anno 120 ore di lezione al Politecnico di Milano e partecipiamo, con Fondazione Cariplo, al Progetto SI – Scuola Impresa Famiglia (che nasce con l’intento di creare una community composta da questi tre soggetti per lo sviluppo delle strutture scolastiche e delle competenze degli studenti in Lombardia, ndr) mettendo a disposizione, tra l’altro, dei kit per la visione. Intendiamo dare sempre più spazio a iniziative come queste”.
Al centro dell’attività aziendale rimangono, comunque, i prodotti e le persone, con 45 (al momento) marchi distribuiti e un organico che si prevede possa superare le 40 persone entro la fine dell’anno. “La nostra idea è sempre stata quella di focalizzarci solo ed esclusivamente sulla distribuzione dei componenti per la visione, con un supporto tecnico d’eccellenza, impegnandoci a reperire sul mercato le soluzioni tecnologiche più all’avanguardia”, prosegue Paolo Longoni. “Non a caso, abbiamo sempre avuto più specialisti tecnici che commerciali in azienda”.

Non solo machine learning…
Ricerca, dunque, e capacità di scandagliare il mercato per reperire prodotti che possano risolvere problemi concreti, in ambito industriale e non solo. A Marco Diani, che fin dagli studi universitari “mastica” visione artificiale, chiediamo su cosa si stanno concentrando le attività di R&S e scouting in iMAGE S. “Si parla tanto, e non a torto, di machine learning applicato alla visione artificiale – risponde Diani – pur essendo, questo, un concetto in auge da alcuni decenni. Noi crediamo che l’evoluzione del machine learning consentirà di risolvere, anche nell’ambito della visione, molte problematiche, anche se, attualmente, sono ancora poche le applicazioni effettivamente sviluppate. Si stanno, insomma, facendo dei grossi passi avanti e anche noi, nel nostro portafoglio, abbiamo una giovane azienda italiana, SqueezeBrains, nonché il software HALCON di MVTec, per esempio (vedi box nella pagina precedente, ndr). Consideriamo gli sviluppi dell’intelligenza artificiale come un ampliamento delle potenzialità della machine vision più che una possibile sostituzione delle tecnologie più tradizionali”.
Parlando di visione artificiale, quali sono le tendenze e le richieste dei costruttori di macchine speciali di assemblaggio e collaudo? “I sensori, intesi in senso lato come sistemi che rilevano informazioni sul campo e le trasmettono a una sede centrale, offrono soluzioni tecnologicamente molto avanzate, anticipando forse anche le richieste del mercato. Se vogliamo individuare una tendenza – aggiunge Diani – riceviamo manifestazioni d’interesse sulla tecnologia iperspettrale, sistemi cioè in grado di suddividere l’immagine in tutte le sue componenti spettrali anziché nelle tre classiche bande rosso, verde e blu. Si utilizzano quindi telecamere particolari in grado di rilevare perfino, in certi casi, la composizione chimica di un oggetto”.

Evoluzione della governance e iniziative di networking
Il trasferimento nella nuova sede non è, tuttavia, l’unica grossa novità che riguarda iMAGE S. Dallo scorso dicembre, infatti, l’azienda fa parte del gruppo Next Imaging, controllato dal fondo italiano di private equity Ambienta, focalizzato su tematiche di sostenibilità. Si tratta di un passaggio ulteriore nella governance dell’azienda, che non comporta alcun cambiamento nella gestione operativa.
“Oltre all’attenzione alla sostenibilità, che noi condividiamo in pieno (la nuova sede iMAGE S dispone di un impianto fotovoltaico, uno di depurazione dell’acqua, di un sistema di purificazione dell’aria e, più in generale, ambisce a essere il più possibile autosufficiente in termini di consumi, ndr), il fondo Ambienta ha una conoscenza profonda del mercato della visione artificiale. L’ingresso nel gruppo Next Imaging fa parte di un progetto di consolidamento e di crescita dell’azienda che sarà reso possibile anche dal rapporto con le altre aziende, sia italiane che internazionali, che fanno parte del fondo”, spiega Diani. Da sempre, conferma Milena Longoni, iMAGE S crede nella condivisione di conoscenze, nell’associazionismo e nel networking, come prova l’adesione di lunga data alle principali organizzazioni internazionali – EMVA (European Machine Vision Association) e AIA (Automated Imaging Association) – ma anche l’impegno nel ridare vita all’IMVG (Italian Machine Vision Group), il Gruppo che riunisce le principali aziende operanti nella visione artificiale in Italia e che ha contribuito a organizzare lo Smart Vision Forum, previsto a Bologna il prossimo 25 giugno. “L’evento dovrà essere il punto di partenza per il rilancio dell’IMVG: a cominciare dalla definizione delle linee guida del settore, sono tante le iniziative che si possono portare avanti con un obiettivo che riteniamo fondamentale anche per il futuro delle nostre aziende: diffondere il più possibile, e con la massima competenza, la cultura della visione”.

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