Rallenta nel terzo trimestre 2021 la crescita delle fonderie

È un quadro congiunturale di non facile lettura, quello tracciato dall’ultima indagine trimestrale realizzata dal Centro Studi di Assofond – l’associazione di Confindustria che rappresenta le fonderie italiane – che evidenzia incertezza soprattutto per quanto riguarda le prospettive nel breve-medio periodo.

Il fatturato delle fonderie cresce ancora rispetto al trimestre precedente, ma solamente del +2% (il secondo trimestre aveva invece fatto segnare un +12% rispetto al primo quarto dell’anno). Nonostante questo rallentamento, la proiezione che le imprese fanno sul fatturato finale del 2021 rimane molto buona (+20% sul 2020) e in linea con le attese di un immediato recupero, con il 56% del campione che ritiene che la crescita del fatturato finale sarà addirittura superiore.

Minore fiducia nel breve periodo

Per le fonderie rispondenti la situazione economica attuale, nel suo complesso, non è peggiorata. L’indice ACT (che misura il giudizio su come le aziende abbiano trascorso il trimestre di riferimento) rimane sui 49 punti, ovvero in linea con la rilevazione precedente e prossimo alla soglia delle 50 lunghezze, dove i giudizi di normalità prevarrebbero su quelli di difficoltà. Il rallentamento impatta però sulla fiducia delle imprese nel breve periodo: l’indice SIX, che sintetizza le risposte sulle aspettative dei sei mesi successivi alla rilevazione odierna, cala di 15 punti rispetto al trimestre precedente toccando quota 57. Il valore dell’indice rimane dunque superiore ai 50 punti, soglia minima per una previsione di stabilità nel breve periodo, ma sono diminuite le aziende con maggiore fiducia sui prossimi trimestri.

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