Artem Asatur, Co-presidente dell’Associazione Russa dell’Alluminio

In Russia la produzione di alluminio primario non si è interrotta nemmeno durante la fase più acuta dell’epidemia, ma l’intero settore downstream ha fortemente ridotto l’attività. Il ritorno alla normalità dovrà essere l’occasione per spingere su un maggior uso di energie rinnovabili e un uso più razionale e sostenibile delle risorse naturali

Che cosa ha prodotto in generale l’attuale emergenza sanitaria sullo stile di vita nel paese?

Già a gennaio le autorità russe hanno istituito un Consiglio di coordinamento governativo per controllare l’incidenza del nuovo Coronavirus nella Federazione Russa. Per contenere e prevenire la diffusione del virus le autorità hanno annunciato giorni non lavorativi dal 30 marzo al 3 aprile, che sono stati poi prolungati al 30 aprile. Le misure variano da regione a regione con le più severe misure di quarantena introdotte a Mosca, dove il numero di persone infettate dal coronavirus è il più alto.
Il regime dei “giorni non lavorativi” non si applica alle operazioni delle imprese a ciclo continuo, come la RUSAL. Tuttavia, poiché la salute e la sicurezza dei clienti e dei dipendenti è sempre stata una priorità per le imprese responsabili, le aziende hanno attuato le necessarie misure di prevenzione, ad esempio, il personale d’ufficio lavora da casa e i lavoratori industriali sono regolarmente sottoposti a test per le malattie e ricevono tutti i mezzi di protezione. Allo stesso tempo, la direzione sta valutando la possibilità di un orario di lavoro a rotazione, il che significa che i lavoratori non tornano a casa dopo il loro turno di lavoro, ma rimangono presso la sede dell’impresa. Questo regime è già stato attuato in diverse imprese energetiche in Russia.
Il governo russo riceve regolarmente feedback da diverse aziende attraverso una stretta collaborazione con le associazioni di categoria. Come risultato di questo lavoro di cooperazione, esiste ora un piano d’azione per lo sviluppo economico sostenibile e il sostegno alle imprese. Questo non è un documento definitivo e sarà aggiornato in base all’evoluzione futura della situazione attuale.

Quali sono le possibili conseguenze generali per l’economia nazionale e globale?

In generale, ci aspettiamo un rallentamento dell’economia, ma a questo punto è troppo presto per stimarne la portata. Potrebbe essere chiaro dopo che ci saremo resi conto della profondità e della durata della crisi. Le catene del valore esistenti saranno perturbate, ma appariranno quelle nuove. Molto dipenderà dall’efficacia delle misure adottate dal governo russo e dalle strategie delle imprese.

Come ha reagito il vostro sistema industriale dell’alluminio, nei vari segmenti, all’emergenza Covid-19?

Il regime dei “giorni non lavorativi” dichiarato in Russia ha colpito ogni settore di attività, compresa l’industria dell’alluminio. Alcune imprese sono state costrette a tagliare la produzione o addirittura a sospendere le operazioni. Tuttavia, ci sono casi in cui gli impianti hanno aumentato la produzione. Si tratta dei produttori di imballaggi in alluminio per forniture mediche e materiali da costruzione i cui prodotti sono necessari per la rapida costruzione di strutture mediche. In alcuni casi i produttori di imballaggi in alluminio hanno segnalato una crescita di fatturato.

Come vede il futuro del settore dell’alluminio a livello locale e globale?

La crisi rallenterà ma non fermerà la crescita del consumo di alluminio in tutto il mondo e in particolare in Russia. Ci aspettiamo in futuro l’inevitabile aumento della domanda di tecnologie per il risparmio energetico e delle risorse.
L’anno scorso la Russia ha adottato l’Accordo di Parigi, il che significa che la questione sarà all’ordine del giorno in Russia.

Ritiene che il concetto di alluminio verde sarà premiato nei prossimi anni?

La situazione attuale ha dimostrato come il genere umano dipenda dalla natura e come i fattori esterni possano avere un impatto sull’economia globale. Ci auguriamo che l’uso razionale delle risorse naturali prevalga nel prossimo futuro e che si assista alla crescente domanda di tecnologie verdi e di materiali a basso contenuto di carbonio, come ALLOW, l’alluminio a basso contenuto di carbonio introdotto da RUSAL nel 2017.