Reggiana Macchine Utensili festeggia 50 anni

Reggiana Macchine Utensili, conosciuta da 20 anni anche come RMU Marking, nel 2022 festeggia 50 anni di attività nel settore della marcatura indelebile con tecnologia laser, micropunti e graffio. Per celebrare questo importante traguardo ripercorriamo la storia attraverso le parole del fondatore Stanislao Ruozi e illustrando i progetti futuri con i figli Alessandro e Sonia.

Reggiana Macchine Utensili nasce a Reggio Emilia nel 1972. Da oltre 20 anni è conosciuta con il nome di RMU Marking e si occupa di progettazione e produzione di sistemi per la marcatura indelebile con tecnologia laser, micropunti e graffio. Ogni macchinario è costruito interamente in Italia, dal software alla produzione meccanica. La progettazione interna concede il vantaggio di poter soddisfare le richieste del cliente per creare un prodotto ad hoc, e allo stesso tempo gestire e minimizzare i tempi di consegna. RMU Marking ha da poco rinnovato i propri sistemi di marcatura laser, con una nuova estetica della testa sorgente. I macchinari rientrano nel Piano Impresa Industria 4.0 e sono personalizzabili con sistemi di visione o con magazzini verticali per il carico e scarico dei pezzi. Che siano laser da banco o integrati in linee di produzione rappresentano una soluzione ideale al problema della tracciabilità interna. 

Per festeggiare il cinquantesimo anniversario dall’apertura, Stanislao Ruozi, per tutti Luciano, ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera e il passaggio di consegna ai figli, oggi a capo dell’azienda.

Stanislao Ruozi, per tutti Luciano, fondatore di Reggiana Macchine Utensili.
Stanislao Ruozi, per tutti Luciano, fondatore di Reggiana Macchine Utensili.

Come nasce Reggiana Macchine Utensili? 

Nei primi anni ‘70 ero dipendente di una azienda bolognese che aveva aperto una filiale a Reggio Emilia. Dopo cinque anni di lavoro insieme, in cui mi occupavo dell’ufficio acquisti e della rivendita, il titolare mi ha proposto la cessione dell’attività reggiana. Fare il commerciale mi è sempre piaciuto, vendere mi veniva naturale. Questo mi ha permesso di accumulare provvigioni e in questo modo ho potuto accettare la sua proposta economica. Mi sono confrontato con mia moglie, impiegata nella stessa azienda, e abbiamo deciso di intraprendere insieme questa nuova avventura. Sono tornato da Bologna con le chiavi della società e abbiamo iniziato a vendere quelle poche macchine utensili che erano rimaste a magazzino. Successivamente abbiamo ampliato la rete di contatti che già avevamo sul territorio emiliano e così è nata RMU.

Quando avete deciso di specializzarvi nel settore della marcatura e quali sono state le sfide riscontrate? 

Conoscevamo già i sistemi per marcare perché facevano parte del nostro pacchetto di macchinari a catalogo. Ai tempi erano davvero tanti i rivenditori di macchine utensili e ci siamo resi conto che era necessario distinguersi. Il mercato della marcatura aveva secondo noi ampi margini di crescita e di conseguenza abbiamo concentrato le nostre risorse su quello. Il nostro primo modello è stato l’F2, presentato alla fiera di Parma. 

Ha riscosso un buon successo nelle aziende di componentistica e ha segnato il nostro inizio nel settore. Da lì i modelli proposti sono aumentati e abbiamo iniziato a collaborare con il settore automotive, da sempre fortissimo in Emilia Romagna. Poi sono subentrati i laser e una volta definita la nostra gamma base ci siamo ritenuti pronti per realizzare macchine personalizzate a seconda delle esigenze del cliente.

Ha da poco compiuto 91 anni, nel corso dei suoi anni di lavoro ha assistito a cambiamenti sostanziali a livello tecnologico e di gestione di impresa, con quale atteggiamento li ha affrontati? Ha qualche episodio che ricorda con piacere?

Ho sempre lavorato con grande passione ed entusiasmo. Per questo ho capito fin da subito che i nuovi strumenti che uscivano sul mercato ci sarebbero serviti a lavorare meglio. Ogni nuova tecnologia me la accaparravo, sono stato tra i primi a mettere il telefono portatile sulla macchina per poter rispondere alle telefonate anche in viaggio dai clienti, cosa che oggi per fortuna si può fare in modo più sicuro. Ho potuto contare sui miei figli e sui miei dipendenti per un aiuto e mi sono fidato più volte delle loro intuizioni. Ho lavorato fino a 83 anni, ma sicuramente quello che ricordo con più piacere sono le relazioni umane che ho creato. Forse è questo il cambiamento che mi piace meno rispetto al passato. Ai tempi ci conoscevamo tutti e c’era fra noi un profondo rispetto, tra clienti, fornitori e anche tra i concorrenti. Non c’era niente che non si potesse discutere davanti a una fetta di salame e ancora oggi ho tanti amici in giro per il mondo.

Reggiana Macchine Utensili nasce a Reggio Emilia nel 1972 e quest’anno festeggia 50 anni di attività.
Reggiana Macchine Utensili nasce a Reggio Emilia nel 1972 e quest’anno festeggia 50 anni di attività.

Alessandro Ruozi, RMU Marking è una azienda a gestione familiare, ma quali sono i valori e i punti di forza imprescindibili che vorreste venissero tramandati nel tempo?

In RMU Marking i valori condivisi sono soprattutto rivolti alla soddisfazione del cliente. Il nostro punto di forza principale la qualità del Made in Italy. I nostri sono prodotti realizzati completamente in Italia e questo ci garantisce di controllare con mano ogni processo produttivo garantendo un risultato finale ottimale. A questo si collega la flessibilità e i veloci tempi di consegna e di assistenza (sia presso il cliente che da remoto). La soluzione che proponiamo è spesso su misura e ogni macchinario è personalizzabile. Infine ci piace aggiornarci sulle ultime tecnologie presenti sul mercato, quindi anche l’innovazione è fra le nostre priorità. Questo offre opportunità di crescita ai nostri collaboratori e dipendenti e rende l’ambiente di lavoro stimolante.

Sonia Ruozi, cosa pensate del mercato attuale della marcatura? 

Crediamo che il mercato sia ancora in espansione e abbia possibilità di crescita interessanti. Ovviamente la situazione economica e politica attuale non è delle più rosee, ma rispetto al passato sono sempre di più i competitor, in particolare nel campo dei laser e provenienti dai paesi orientali. Questo significa che l’interesse per la marcatura è vivo, soprattutto per quanto riguarda la tracciabilità. Operare in un mercato con tante proposte simili è più complesso per questo ritengo che i nostri tratti distintivi che sono stati citati prima (personalizzazione e velocità di assistenza) possano fare la differenza sul mercato italiano, a partire banalmente dal poter fare un corso di istruzione sull’uso del macchinario gratuitamente e di persona.

Quali sono le sfide che sta affrontando RMU in questo periodo storico e quali provvedimenti ha intrapreso per superarle?

Sicuramente una nostra priorità è stata gestire il problema degli approvvigionamenti di particolari elettronici. Abbiamo messo in campo delle strategie nuove e ci siamo preparati per tempo in modo da poter continuare a soddisfare tutte le richieste senza gravare sui clienti. Abbiamo rivalutato l’impatto aziendale dal punto di vista ambientale ed energetico: intraprenderemo un processo di certificazione ambientale oltre a quello di qualità ISO 9001 già presente da quasi dieci anni. Abbiamo rivisto tutti i prodotti per aumentare il loro risparmio energetico. Dal punto di vista tecnico stiamo ampliando la gamma di laser sia sul fronte delle tecnologie che lato software interessandoci in particolare alle textures e all’engraving 3D.Infine lato commerciale continuiamo a osservare con attenzione la situazione politica estera attuale e ci sembra saggio continuare a investire sul mercato italiano.

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