Foundry Ecocer potenzia il suo team e guarda a nuovi mercati internazionali

Anthony Tropeano è nuovo consigliere strategico del gruppo di Maurizio Sala.

di Mario Conserva

Anthony Tropeano è un nome di spicco nel mondo dei metalli e in particolare dell’alluminio, 38 anni complessivi di attività; dopo aver studiato al Jersey City State College e alla Fairleigh Dickinson University, dove ha ricevuto il suo MBA, ebbe l’incarico di Executive Vice Presidente e Chief Operating Officer di Italimpianti America, Inc. – Pittsburgh, Pennsylvania, poi dal 1994 entrò in FATA, dove ha ricoperto posizioni di vertice sino al massimo livello di Chief Executive Officer nel 2016. Per molti anni ha guidato con successo le due divisioni operative di FATA, FATA Hunter (leader mondiale nella progettazione e realizzazione di impianti di laminazione per l’alluminio) e FATA EPC (fornitore di impianti completi su base LSTK-EPC), come amministratore delegato.
La notizia è che dal gennaio di quest’anno Tony ha concluso il suo rapporto con FATA SpA, ha costituito una sua società, la TT Consulting Inc., che fornisce servizi di consulenza manageriale per i settori metallurgico, minerario e terziario, ed è entrato a far parte come Senior Advisor del gruppo Foundry Ecocer srl, l’azienda italiana attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti e materiali di consumo per fonderie non ferrose e produttori di metallo secondario in tutto il mondo. Incontriamo Tony Tropeano presso la redazione bresciana di A&L, insieme a Maurizio Sala, CEO di Foundry Ecocer, e parliamo di questa importante collaborazione in un settore che si sta muovendo ormai da tempo con una dinamica molto interessante.

Mr. Tropeano, quali sono i punti più qualificanti della sua stretta collaborazione con Foundry Ecocer, rispetto alla sua ricca esperienza nella grande impiantistica delle prime lavorazioni dell’alluminio?
In tanti anni di attività di vertice in Fata ho maturato evidentemente una profonda conoscenza sui principali mercati mondiali nel campo delle trasformazioni e lavorazioni delle leghe leggere, quei settori produttivi in cui i materiali, i sistemi e le soluzioni per le fonderie di Foundry Ecocer trovano impiego sempre più diffuso; siamo convinti che con la mia consulenza strategica sia possibile accelerare e facilitare la penetrazione in molti mercati specifici a elevate potenzialità di crescita, integrando al meglio la flessibilità tipica dell’azienda con le mie conoscenze sulle caratteristiche e le esigenze di importanti utilizzatori finali.

In quali aree mondiali pensa di impegnarsi con maggior efficacia in questo nuovo tipo di attività?
In questa prima fase di screening guardiamo con molto interesse al Middle East, area in cui Foundry Ecocer ha già impostato iniziative molto promettenti, oltre naturalmente a Paesi che, come tutti sappiamo bene, si stanno avviando ad un significativo processo di crescita sulla filiera del metallo leggero, come Russia e India. Un’attenzione particolare sarà poi dedicata all’area nordamericana, da sempre al centro dell’interesse di Maurizio Sala, su cui concentreremo sforzi comuni notevoli. Foundry Ecocer ha una gamma di offerta non solo ampia e diversificata, ma anche, sotto l’aspetto tecnico e funzionale, sempre rinnovata e misurata sulle specifiche necessità del cliente, non sarà troppo difficile il confronto con la concorrenza, anche la più agguerrita, sui mercati difficili ed esigenti.

Parliamo della produzione di foglio in colata continua, quali sviluppi pensa si possono verificare in questo settore, per quali mercati e per quali destinazioni finali del prodotto?
La sua domanda si lega molto bene a quanto dicevamo prima in merito all’innovazione dei prodotti, le tecnologie dell’alluminio in fonderia viaggiano ormai a super velocità e lo stesso devono fare i materiali di consumo per gli impianti, in particolare nel campo del foglio destinato agli usi alimentari, laddove produttività e qualità metallurgica devono essere ai massimi livelli possibili. Al riguardo Foundry Ecocer si è mossa molto bene, un ottimo esempio è quello di Oman Aluminium Rolling Company, un impianto di colata continua da 140 mila tonnellate l’anno di coil standard in leghe 3000, 5000 e 8000, localizzato vicino allo smelter di Sohar, in cui con l’utilizzo di un nuovo materiale ceramico di Foundry Ecocer a bassa dispersione termica per i canali di colata, si sono raggiunti dei livelli di efficienza veramente molto rilevanti e straordinariamente competitivi.

Concludiamo questa breve conversazione con una nota di stretta attualità: l’alluminio italiano ha recentemente preso contatto con il sistema indiano del metallo leggero, due mondi molto diversi ma proprio per questo molto bene integrabili con i loro punti di forza e di debolezza. Non crede che un maggior interscambio di conoscenze e diffusione dati in particolare con paesi come l’India riguardo all’importanza della conservazione e della distribuzione delle derrate alimentari possa coinvolgere la produzione di packaging in alluminio di adeguata efficienza?
E’ un’opportunità di cui abbiamo parlato a lungo con il presidente Sala, la questione riguarda il mercato indiano ma non solo, conosco molto bene gli impianti cui lei fa riferimento, e l’approccio innovativo di Foundry Ecocer per materiali ad hoc in questi tipi di produzioni sarà una carta in più per lo sviluppo del nostro business.