Euroimpianti, ai vertici mondiali nelle linee di verniciatura per alluminio e metalli

Gianluca Baruffaldi, CEO dell’azienda di Valeggio Sul Mincio: “Il segreto dei nostri impianti, migliaia installati in tutto il mondo in 45 anni di attività, è la modularità e la serialità dei componenti, carte vincenti per linee ad assoluta garanzia tecnica, personalizzate su esigenze specifiche del cliente, competitive, ecosostenibili”

Euroimpianti Srl è un’azienda italiana con sede a Valeggio Sul Mincio in provincia di Verona, che vanta più di 45 anni di esperienza nella progettazione e costruzione di impianti per la verniciatura di qualsiasi superficie metallica. Fondata nel 1976, fece i primi passi muovendosi nel territorio italiano, già ai primi degli anni ’80 l’azienda allargò il proprio orizzonte esportando i primi impianti di verniciatura in Europa; si avviò così un percorso di presenza internazionale in continua crescita, sino a portare Euroimpianti tra le aziende leader mondiali del comparto. Il gruppo attualmente è composto da oltre 80 dipendenti, annovera migliaia di impianti installatiin tutto il mondo, dispone oltre allo stabilimento centrale di Valeggio, di siti produttivi, sedi commerciali e distributori esclusivi collocati in aree geografiche strategiche, in modo da assicurare ovunque al mercato di riferimento un servizio professionale, efficace e completo. Incontriamo in video-conferenza il General Manager Gianluca Baruffaldi ed entriamo subito in argomento chiedendogli una breve cronistoria sui primi 45 anni di vita dell’azienda. “Euroimpianti nasce nel 1976, fondata da mio padre Osvaldo insieme a un altro socio, entrambi forti di una buona esperienza sulle tecniche di verniciatura sia a liquido sia a polveri, per realizzare impianti di verniciatura industriale dei metalli, a quei tempi in massima parte per ferro e acciaio, ma anche per alluminio, che proprio in quegli anni stava prendendo piede, specialmente per i sistemi di serramenti, quindi per i profilati estrusi. Fummo tra i primi a sviluppare gli impianti in verticale, soluzione che dette una nuova svolta a tutto il settore. Quest’anno celebriamo i 45 anni d’attività, ma abbiamo conservato il carattere di impresa familiare. Io sono in azienda da 32 anni e, dopo la scomparsa di mio padre, la porto avanti con mio fratello Massimo, che si occupa dell’area tecnica e della produzione”.

Quali sono stati i cambiamenti più sostanziali dell’azienda in questi 45 anni?

“Sono due gli elementi che caratterizzano il nostro percorso di crescita dal 1976: innanzitutto il consolidamento del know-how tecnico di Euroimpianti, in secondo luogo, in virtù e naturale conseguenza dello sviluppo delle conoscenze tecniche, il forte livello d’internazionalizzazione che abbiamo raggiunto nella nostra attività. Partirò da quest’ultimo punto, vedremo poi in un secondo tempo i particolari più significativi dell’impronta tecnologica e produttiva dei nostri impianti. Quando iniziammo c’era il mercato nazionale, e su quello abbiamo valorizzato le nostre conoscenze dei primi anni. Si lavorava molto sui materiali ferrosi, ma erano già evidenti l’effervescenza e la potenzialità dell’alluminio e degli impianti a polveri verticali. Fummo i primi, negli anni ’80, a concentrarci su questo tipo di soluzione, che da oltre 10 anni costituisce la parte predominante del nostro business. La grande esperienza nel mercato nazionale con gli impianti verticali ci ha aperto le porte al mercato globale, specialmente per la straordinaria crescita dell’alluminio e della verniciatura degli estrusi. Oggi la mente e il cuore produttivo dell’azienda sono in Italia, ma il mercato è per il 90% all’estero, e non è un caso se il nostro 45° anniversario lo celebriamo anche con l’apertura della nostra filiale in Germania, che va ad aggiungersi al sito produttivo in Brasile e alle altre filiali con magazzini ricambi e centri assistenza a Miami e Barcellona. Ma non è tutto, abbiamo dei partner che da anni lavorano con noi e per noi, in decine di paesi chiave, particolarmente in quelli che hanno sviluppato in modo quasi esplosivo il fabbisogno di alluminio verniciato, dal Sud America, al Messico, Canada, Spagna, Portogallo, Egitto, Indonesia, Australia. In realtà la tecnologia impiantistica italiana in questo settore è eccellente, e noi siamo ben lieti di contribuire a rappresentarla al meglio”.

Parliamo ora degli aspetti tecnologici e industriali degli impianti che realizzate in tutto il mondo: quanti ne producete, con quali caratteristiche,
perché hanno successo?

“Detto in grande sintesi, lavoriamo da 45 anni sullo stesso soggetto, gli impianti di verniciatura per qualsiasi superficie metallica. Il concetto di base che ha improntato la nostra azione è sempre stato quello di puntare sulla realizzazione d’impianti modulari e standardizzati, con grande attenzione all’ecosostenibilità e agli aspetti energetici, tipico della tecnologia italiana, con un focus particolare, specialmente in questi ultimi anni, sull’automazione e sulla digitalizzazione dell’intero sistema logistico e produttivo. Il nostro principale punto di forza è quello che, come solo pochi altri fabbricanti, progettiamo e realizziamo l’intero impianto, in ogni dettaglio, al nostro interno. Partiamo dalla progettazione con una decina di ingegneri, disponiamo di carpenteria interna e realizziamo in casa tutti i componenti, singolarmente progettati, codificati e testati. Curiamo al massimo il potenziale di modularità di ogni particolare per semplificare, perfezionare e tenere tutto sotto controllo; alla serialità delle singole parti, che significa contenimento dei costi e dei tempi di lavorazione, si contrappone l’unicità dell’impianto specifico, realizzato secondo le esigenze individuali dell’utilizzatore finale mettendo insieme, come in un grande meccano, elementi standard predisposti secondo cicli produttivi noti, consolidati e garantiti sotto tutti gli aspetti. In sostanza, eseguiamo direttamente al nostro interno ogni fase del progetto, vendita, consulenza, sviluppo esecutivo, produzione, installazione e collaudo, quindi abbiamo il massimo controllo su quanto fabbrichiamo, insieme alla completa rintracciabilità e possibilità di intervenire sulla storia produttiva dei componenti; disponiamo di uno staff dedicato che elabora ogni singolo progetto nella nostra logica costruttiva di modularità e flessibilità, ottimizzato per le esigenze produttive, prestazionali e logistiche di ogni cliente. Per concludere, il nostro lavoro non è finito con la consegna dell’impianto, perché stabiliamo con i clienti un rapporto duraturo e continuativo, garantendo il meglio con attività di assistenza post vendita, consulenza tecnica, fornitura di ricambi e formazione del personale”.

Quanti impianti riuscite a realizzare e con quali risultati aziendali? Avete risentito dell’effetto pandemia in questi ultimi due anni?

“Sfruttiamo al meglio il concetto di serialità e modularità dei componenti delle singole parti dell’impianto, siamo quindi in grado di realizzare tra 4 e 5 impianti completi al mese, vale a dire da 50 a 60 l’anno. Come accennavo prima, circa l’80% di questi impianti va in giro per il mondo e sono tutti destinati all’alluminio, i restanti sono destinati al mercato domestico. Riguardo ai risultati, il nostro fatturato medio degli ultimi anni si aggira sui 30 milioni di euro globali, di cui 25 milioni generati dalla sede italiana, il resto da filiali e sedi estere. Riguardo all’effetto Covid-19, siamo stati fortunati, le conseguenze per noi nel 2020 sono state quasi nulle e vediamo che anche l’anno in corso si sta sviluppando senza preoccupazioni. Certamente siamo stati avvantaggiati dall’avere da una parte una ben precisa logistica costruttiva dell’impianto che ci ha dato totale tranquillità, dall’altra una forte presenza capillare sull’estero, con partnership consolidate con tecnici e specialisti locali che lavorano con noi, quindi una buona diversificazione di mercati che ci ha assicurato un interessante equilibrio produttivo anche in tempi difficili”.

Cosa distingue in particolare la vostra missione aziendale, e quali linee di sviluppo prevede per il futuro del vostro business?

Il nostro segmento è un’area molto esclusiva e delicata, è una partita che si gioca a livello mondiale tra meno di una decina di attori, noi come Euroimpianti siamo tra i primi tre; come ho detto anche prima l’esperienza italiana nel settore è ai massimi livelli e apprezzata dovunque. La sfida è nella grande cura dei particolari e nel continuo miglioramento, nell’attenzione agli aspetti ambientali e al risparmio energetico, nel garantire al mercato certezza tecnica e rapidità e tutto ciò significa avere come paradigma fondamentale dell’azienda il concetto d’innovazione continua e la perfezione di un lavoro di squadra. Con i nostri impianti lavoriamo in prevalenza su un materiale vincente come l’alluminio, che ha brillanti prospettive di crescita ovunque, sia in mercati maturi come l’Europa, il Giappone e il Nord America che in mercati di sviluppo più recente come l’Asia, l’Africa, la Russia. L’alluminio verniciato sarà sempre più impiegato in tante applicazioni finali, dall’edilizia alla meccanica, all’automotive e ai trasporti in genere, all’elettrotecnica, alle infrastrutture, all’arredamento; noi siamo presenti un po’ dappertutto, per questo guardo al nostro futuro con una buona dose di ottimismo”.