Sistema alluminio e recovery da Covid-19, liberiamoci subito dal dazio sull’import di grezzo

A cura di Mario Conserva

La sciagurata politica tariffaria sull’alluminio grezzo, suggerita da una lobby vecchio stampo, fatta propria e purtroppo mantenuta negli anni dai decisori dell’UE, sta mettendo a dura prova il sistema industriale europeo del metallo leggero, dipendente da una capacità produttiva interna di primario oramai agli sgoccioli e largamente insufficiente per alimentare le prime trasformazioni di estrusi, laminati e getti di fonderia e le successive lavorazioni e manifatture a valle. E’ ben noto che il dazio all’import introduce un aumento artificiale del prezzo di tutto il metallo impiegato nell’UE, su quel poco primario prodotto internamente, su quello importato in teorica esenzione doganale, sul grezzo prodotto da riciclo, con un extra costo per tutto il sistema calcolato intorno ad 1 miliardo di euro all’anno. In aggiunta vanno registrate le tensioni del mercato di questi ultimi tempi, strettamente collegate alla fame di primario della Cina, che sta chiudendo obsolete ed inquinanti smelter e sta rastrellando metallo per i propri utilizzi interni, in grande crescita; si intravvede quindi un altro grave rischio oltre a quello di avere un costo più alto per una materia prima sempre più indispensabile, e cioè uno scenario mondiale che esclude strutturalmente, a causa dell’onere del dazio all’import, la vecchia Europa dai flussi di primario. Tutto questo in un momento in cui il metallo leggero appare un grande protagonista tra i materiali del futuro, con una crescita globale da 65 milioni di tonnellate di primario prodotte nel 2020 a quasi il doppio previste nel 2050. Possiamo concederci il lusso, in pieno dibattito intorno al piano di recovery da Covid-19, di mantenere un freno allo sviluppo come questa assurda tariffa, un regalo per pochi, un ostacolo all’approvvigionamento, un grave peso anticompetitivo per tutto il downstream dell’alluminio, che vale oltre il 74% del fatturato dell’intera catena di valore ed oltre il 90% della forza di lavoro in Europa, e che è costretto a pagare di più la stessa materia prima rispetto alla concorrenza internazionale?