L’importanza dell’edilizia per il mercato italiano degli estrusi

Le vendite di estrusi per serramenti e sistemi di facciate continuano a correre nel 2023 nonostante la battuta d’arresto seguita al ridimensionamento di Superbonus ed Ecobonus statali.

L’anno 2022, come già avvenuto nel 2021, ha ancora fatto registrare un ulteriore risultato molto positivo nelle vendite di profili di alluminio nell’edilizia con un aumento a due cifre rispetto all’anno precedente, specie nella distribuzione di estrusi destinati alla costruzione di serramenti. Sicuramente gran beneficio per l’ottenimento di tali risultati è stato dovuto ai diversi incentivi previsti dai provvedimenti governativi in questi due anni, come Ecobonus e Superbonus. 

Effetti benefici sembravano proseguire anche all’inizio di questo 2023, ma un decreto emesso dal governo a metà febbraio ha modificato la disciplina riguardante la cessione dei crediti di imposta e lo sconto in fattura, ed ha di fatto posto il divieto alle amministrazioni locali e regioni di procedere a questi sconti che avrebbero avuto un impatto diretto sul debito pubblico, lasciando in vigore le forme di Bonus solo nella forma di detrazione di credito d’imposta. Questa serie di vicende ha subito creato incertezza nel mercato delle costruzioni – compresi i serramenti – rallentando oltre l’abituale calma del periodo le vendite di estrusi di alluminio tra fine febbraio e i primi di marzo. 

Successivamente comunque, notizie di altro tipo hanno alimentato speranze per il mercato edilizio, come il possibile accoglimento di alcune richieste di modifica al decreto di metà febbraio e in particolare:
– la proroga di tre mesi (dal 31 marzo al 30 giugno 2023) per la conclusione dei lavori con Superbonus al 110% nelle villette;
– lo sblocco dei crediti tramite la compensazione con gli F24 così come richiesto da ABI e Ance.

Altri emendamenti prevedono anche la possibilità per le banche di cedere i crediti alle partecipate pubbliche.

Siamo ragionevolmente sicuri che nonostante le preoccupazioni derivanti dal perdurare del conflitto in Ucraina, che condiziona tutti i diversi mercati, l’usuale dinamismo delle imprese italiane che operano sul mercato edilizio saprà ottenere risultati interessanti anche nel 2023 e negli anni a venire grazie agli investimenti nel settore delle costruzioni nel settore pubblico con l’attuazione dei PNRR , ed ancora all’utilizzo dello sconto in fattura del 50 %.

E’ chiaro d’altra parte che il settore edilizio del nostro Paese è al centro dell’attenzione dei nostri decisori in quanto non solo è assolutamente fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi strategici riguardanti l’efficienza energetica e tutte le nuove esigenze dell’abitare e del costruire, ma anche perché ovviamente il segmento rappresenta un elemento basilare per la crescita del PIL italiano. Tutto questo fa ben sperare per il futuro, così come il fatto che dopo una fase di straordinari rialzi, si registra il ritorno delle quotazioni dei premi delle billette di alluminio ai valori del 2021.