I materiali metallici protagonisti della mobilità del futuro

MeMo – Metals for road mobility: si è tenuto al Kilometro Rosso di Bergamo il convegno internazionale organizzato dall’Associazione Italiana di Metallurgia per approfondire le tendenze e il futuro dei materiali metallici per la costruzione di automobili e veicoli pesanti

di Mario Conserva

MeMo – Metals for road mobility, è il veloce acronimo del convegno organizzato dall’AIM dal titolo “Trends and future of alloys for automotive and trucks”, che si è tenuto presso il Kilometro Rosso di Bergamo il 21 e 22 novembre scorsi. Temi centrali del convegno erano lo sviluppo e l’innovazione nei materiali metallici impiegati per la costruzione degli autoveicoli e l’analisi di come le tecnologie per la mobilità muteranno nei prossimi anni in funzione dei nuovi criteri di propulsione che si candidano per il futuro dell’automobile, e insieme le conseguenze che sono prevedibili a livello mix di materiali. L’attenzione è stata rivolta da una parte ai materiali ferrosi, tradizionali protagonisti con ghise e acciai nella fabbricazione dei veicoli, dall’altra dei metalli leggeri, in grande evidenza e in straordinaria crescita negli ultimi decenni in particolare con le leghe di alluminio, capaci di offrire contemporaneamente alleggerimento, resistenza meccanica, formabilità, resistenza alla corrosione, riciclabilità e costi d’impiego contenuti.
Introduzione ai lavori d’eccezione da parte dell’ingegner Alberto Bombassei, presidente e fondatore di Brembo, il quale ha tracciato un quadro a tutto campo dello sviluppo dei materiali per l’alleggerimento nel campo dei trasporti, intrecciato con le dinamiche della sua azienda e i profondi cambiamenti in termini di nuovi tipi di propulsioni e delle nuove tecnologie per la mobilità. Dal punto di vista dei materiali, Alberto Bombassei ha sottolineato la sana competizione tra alluminio, acciaio e ghise, un percorso fatto di neutralità tecnologica che da una parte deve premiare l’eccellenza mentre dall’altra deve criticare il mancato recupero e riciclo e l’informazione distorta e pilotata, come la demonizzazione insensata del diesel e la miopia verso i problemi ambientali dietro l’angolo dell’auto elettrica.
Recupero e riciclo, non recycling ma addirittura upcycling, hanno tenuto banco alla tavola rotonda moderata da Stefano Ferrari, Responsabile Ufficio Studi di Siderweb, sul come affrontare il domani dell’automotive, alla quale hanno partecipato Alessandro Lombardi (ORI Martin), Enrico Frigerio (EF Group), Enio Gritti, Direttore FMB, e Arnaud Guerendel (SSAB). Ancora sui temi generali, molto complete le analisi di Antonello Vona di Coface e di Gianfranco Tosini di Siderweb sugli scenari futuri per l’accoppiata auto e metalli.
Di estremo interesse infine le relazioni focalizzate sugli sviluppi delle leghe di alluminio, con particolare riferimento agli studi della OMR presentati da Enio Gritti sui getti di fonderia strutturali in leghe leggere, insieme con quelli illustrati da Streparava, dall’Università di Brescia e dal Politecnico di Milano su materiali, progettazione e fabbricazione di veicoli leggeri. Particolarmente interessante lo studio sulla metallurgia e le caratteristiche di alcune leghe leggere da fonderia sviluppato e presentato da Università di Bologna, Jönköping University (Svezia) e Ducati Motor, mentre il Politecnico di Torino ha analizzato la resistenza alla corrosione di componenti automotive in lega d’alluminio realizzati con additive manufacturing.