Esperienza di economia circolare nei metalli non ferrosi

L’economia circolare e la sostenibilità dei processi industriali sono nel codice genetico di Engitec Technologies, che da 25 anni progetta e fornisce impianti completi per il recupero e il riciclo dei metalli non ferrosi. Incontro con il Vice presidente Oliviero Lanzani ed il Direttore Commerciale e Marketing Carmelo Maria Brocato

Incontriamo nella sede di Engitec Technologies a Novate Milanese, a pochi chilometri a Nord di Milano, il Vice Presidente ingegner Oliviero Lanzani insieme all’ ingegner Carmelo Maria Brocato, Direttore Commerciale e Marketing, per parlare di questa azienda operante nel settore della metallurgia, che vanta radici molto profonde nell’importante segmento del recupero e riciclo dei metalli non ferrosi. “Engitec Technologies  Spa è in realtà un brand relativamente giovane”, esordisce Oliviero Lanzani, “compie quest’anno i 25 anni di vita,  ma come vedremo in una veloce cronistoria di quanto successo negli anni, vanta radici storiche di altissimo livello nel settore italiano e mondiale dei metalli non ferrosi, ed in particolare nelle tecnologie di recupero e riciclo, in quanto sorta e sviluppata nell’ambito del Gruppo Tonolli, che venne fondato a cavallo tra le due Guerre, a Paderno Dugnano come fonderia di rifusione  metalli e residui metalliferi non ferrosi”. 

In effetti, oggi è normale ed addirittura scontato parlare di ecosostenibilità, economia circolare, logistica e processi per il recupero ed il riciclo dei materiali metallici, ma solo cinquant’anni fa tutto questo non era nemmeno nella fantasia dei più illuminati “futurologi”, e di conseguenza era visto come “apparato tecnologico di secondaria importanza”. 

È vero, la metallurgia dei cosiddetti metalli secondari era vista un po’ come la parente povera della nobile metallurgia primaria, ma evidentemente in Tonolli qualcuno aveva lo sguardo lungo e fiducia nei concetti di virtuosità e riutilizzo dei materiali per recuperare metalli “secondari”; questo approccio permetteva di riportare in ciclo risorse, energie, valori, salvaguardando l’ambiente. Per esempio: da almeno venti anni si dice che l’alluminio secondario è assimilabile in tutto e per tutto ad una grande banca di energia, dato che l’utilizzo del rottame consente un risparmio energetico – se rapportato al primario – assimilabile al 95%. In questo spirito, da uno spin off all’interno dell’azienda negli anni ’80 prese vita Engitec Impianti dedicata essenzialmente all’idrometallurgia, al recupero di rame e zinco, alle tecnologie di recupero dei metalli e dei componenti delle batterie esauste, che nel gergo sono chiamate ULAB (Used Lead Acid Batteries)”.

Oliviero Lanzani, Vice Presidente e co-fondatore di Engitec Technologies
Oliviero Lanzani, Vice Presidente e co-fondatore di Engitec Technologies

Dalla metallurgia del recupero alla impiantistica del recupero, evidentemente questo è stato il percorso che vi ha portato alla posizione attuale di leader mondiale in importanti segmenti del riciclo dei non ferrosi.

“Questa è stata effettivamente la nostra linea di sviluppo, maturata in diverse fasi, decisivo il passaggio del 1998 quando la Engitec Impianti divenne Engitec Technologies, basata sull’impiantistica di tre segmenti principali: Grandi Impianti per la macinazione e il recupero dei metalli e componenti delle batterie Piombo/Acido; Fonderie per la rifusione dei componenti metallici recuperati; Raffinazione e alligazione dei metalli recuperati e produzione di lingotti di piombo per batterie. Oggi, con 25 anni di vita, Engitec Technologies SpA è una società di ingegneria, che progetta e fornisce impianti industriali – anche nella formula EPC (Engineering, Procurement, Construction) – completi per il recupero di metalli non ferrosi da fonti primarie e secondarie. Nel Quartier Generale di Novate Milanese, dove operano circa cento professionisti ha pure sede il Centro Ricerche di Engitec; qui vengono realizzate le attività di progettazione degli impianti e tutte le successive attività attinenti allo sviluppo della commessa, mentre la costruzione degli impianti è affidata a due fabbriche del gruppo specializzate nella costruzione di complesse carpenterie in acciaio inox; una è ubicata in Lombardia in zona Cremona e la seconda in Calabria in prossimità di Vibo Valentia. In termini di struttura aziendale, Engitec Technologies è oggi una società per azioni con azionista di maggioranza la famiglia Morandi di Cremona e tre soci fondatori che sono: Oliviero Lanzani, Guido Pizzocri e Gianni Bernazzani. La composizione societaria del gruppo è molto articolata e comprende moderne realtà che operano sia nella metallurgia ed economia circolare come Engitec Technologies sia nel settore della costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come la tedesca Richard Kablitz GmbH. Per dare ai nostri lettori qualche numero di riferimento, il volume d’affari del gruppo nel 2022 è stato nell’intorno di 100 milioni di euro”. 

Carmelo Maria Brocato, Direttore Commerciale 
e Marketing di Engitec Technologies
Carmelo Maria Brocato, Direttore Commerciale e Marketing di Engitec Technologies

Quali sono in sintesi le tecnologie impiantistiche che maggiormente identificano a livello mondiale le vostre specializzazioni? 

“Le tecnologie impiantistiche sviluppate da Engitec 
Technologies si riferiscono essenzialmente ai seguenti 

settori:
Tecnologia CX® per la macinazione e recupero del piombo ed altri componenti dalle batterie esauste, inclusi sistemi completi di filtrazione gas di scarico dei forni.

GMS Product Line che fornisce impianti per la fusione ad induzione di metalli non ferrosi e ferrosi e per la colata di metalli non ferrosi quali alluminio, rame e leghe di rame;

Tecnologia Ezinex® per il Recupero dello zinco dalle polveri di acciaieria generate dai forni ad arco;

Tecnologia STE per il trattamento e recupero delle scorie saline provenienti dai forni rotativi per alluminio secondario;

Tecnologia SPL per il trattamento e recupero delle celle elettrolitiche esauste per alluminio primario; 

Tecnologia Ecuprex per il recupero del rame da rottame a bassa concentrazione o blister”. 

La metallurgia dei non ferrosi è stata oggetto in questi ultimi decenni di importanti studi e ricerche, in particolare nei metalli più giovani come l’alluminio, con lo scopo di ottimizzarne i cicli produttivi e le possibilità di impiego. Dal vostro punto di vista come avete vissuto questa fase di forte crescita di conoscenze?

“Il nostro fiore all’occhiello è il Centro Ricerche dove opera una forza lavoro pari al 10% circa del personale totale di Engitec. Infatti, sin dalle prime origini della nostra attività, gli investimenti in R&S hanno costituito parte integrante della missione aziendale, finalizzata alla messa a punto di tecnologie di riciclo continuamente aggiornate per assicurare al mercato efficienza e piena conformità ambientale. Attraverso la attività continua di questo gruppo abbiamo naturalmente adeguato le caratteristiche delle nostre tecnologie impiantistiche agli sviluppi metallurgici avvenuti negli ultimi decenni, studiando e mettendo a   punto le tecnologie più avanzate per il recupero   di piombo, rame, zinco e alluminio sia da fonti primarie sia secondarie, inclusi rottami, scorie, polveri e concentrati di minerali. Il mercato mondiale ci ha dato credito e soddisfazioni, le migliori credenziali di know-how, esperienza ed affidabilità dell’azienda ci arrivano dai nostri clienti che apprezzano le soluzioni di processo efficienti e innovative che abbiamo via via sviluppato in 25 anni di vita. Ne sono testimonianza gli 85 impianti realizzati da Engitec Technologies in ogni continente tra i quali il più grande mai costruito capace di trattare circa 350.000 t/anno. I numeri parlano chiaro, in qualità di fornitore globale di tecnologia, ingegneria e apparecchiature nel segmento specifico, la nostra azienda è riconosciuta dall’industria mondiale per le soluzioni di processo affidabili, sicure, efficienti e innovative implementate negli stabilimenti di tutto il mondo. Guardiamo naturalmente al futuro e dedichiamo grande attenzione alle nuove tematiche poste ad esempio dagli sviluppi di nuovi materiali per la mobilità; la cresciuta sensibilità generale sugli importanti problemi di recupero e riciclo, sviluppo di economie circolari e grande attenzione alla ecosostenibilità nella gestione delle risorse, sottolinea l’importanza delle nostre trascorse attività e ci apre nuovi spazi in cui investire tutte le nostre competenze. Vorrei quindi concludere con uno slogan che ci vien attribuito dai nostri clienti nel mondo: Engitec Technologies, master in circular economy!”