Controllori ultracompatti CMMT-ST Festo sono utilizzati per compiti con bassi requisiti di potenza.

Sistemi Motion allo stato dell’arte accelerano la messa in funzione

I sistemi elettrici Festo e la digitalizzazione hanno offerto un valido contributo alla riduzione dei tempi di messa in funzione di una macchina complessa realizzata da Rem Automation. La maggior parte dell’automazione al suo interno è affidata ai sistemi Motion di Festo; la macchina integra l’intera serie di azionamenti CMMT-AS e CMMT-ST.

Rem Automation si occupa di automazione in vari settori tra cui Automotive, apparati elettrici, pompe idrauliche, riduttori e serrature per automobili.
La collaborazione con Festo, limitata in un primo tempo alla fornitura di componenti pneumatici e poi estesa anche alla parte elettrica, è nata nel 2007 e ha portato vantaggi in termini sia di tempistiche di progettazione, sia di performance: “Abbiamo deciso di sfruttare le tecnologie Festo in quanto le loro soluzioni ci permettono di risparmiare tempo nell’applicazione, con performance ottimali per quello che è il nostro utilizzo – racconta Massimo Marconcini, co-titolare di Rem Automation. È indubbia la qualità del prodotto e, inoltre, avere un unico fornitore ci consente di ridurre al minimo i tempi di messa in funzione del sistema”. Il rapporto di fiducia che si è instaurato è sottolineato dal ruolo primario della consulenza, che parte dalla scelta delle soluzioni in fase di progettazione meccanica. Marco Dottore, Application Sales Engineer – Electronic Light Assembly di Festo, ha seguito Rem Automation in tutte le fasi di scelta del prodotto, fino ad arrivare agli attuatori: “Si è trattato di un servizio a 360 gradi iniziato dalla progettazione – partita a settembre 2019 – e giunto alla messa in funzione, all’inizio del 2020”.

Isola robotica antropomorfa composta da sistemi Motion Festo per una massima flessibilità e sicurezza operativa.
Isola robotica antropomorfa composta da sistemi Motion Festo per una massima flessibilità e sicurezza operativa.

Un progetto sviluppato in sinergia con un cliente estero

Il mercato di Rem Automation è prettamente italiano, con qualche incursione in realtà estere, ma comunque pilotate da clienti italiani: “Stiamo lavorando per un nuovo cliente, un’azienda australiana che opera nel settore minerario – afferma Marconcini -. Quando abbiamo acquisito l’ordine non c’era un capitolato, quindi ci siamo rivolti direttamente a Festo. A livello di progetto si è visto subito il ritorno, soprattutto in termini di messa in funzione: re-introducendo i codici acquistati, il sistema si configura in tempo reale”.
L’oggetto del progetto, una macchina complessa in grado di lavorare prodotti di varie grandezze e forme, richiedeva una tecnologia in grado di adattarsi a lunghezze e diametri diversi. Per questo motivo l’azienda ha deciso di affidarsi ai sistemi elettrici Festo al fine di ridurre la messa a punto.

Modulo I/O remoto decentralizzato CPX-AP-I per l’integrazione di unità di valvole Festo.
Modulo I/O remoto decentralizzato CPX-AP-I per l’integrazione di unità di valvole Festo.

Sistemi elettrici gestiscono la maggior parte dell’automazione

La macchina è stata anche digitalizzata dal punto di vista del Motion e la maggior parte dell’automazione al suo interno è comandata da sistemi elettrici.
Il grande lavoro di co-engineering tra Festo, Rem e il loro progettista, ha portato al corretto dimensionamento degli assi, motori e azionamenti Festo necessari per le varie applicazioni. Il tutto senza perdere d’occhio la necessità di sfruttare prodotti adeguati alle caratteristiche tecniche e fisiche richieste per la macchina, ossia dimensioni e performance. La macchina integra gli azionamenti CMMT-AS e CMMT-ST, con un vantaggio notevole dal punto di vista della messa in servizio grazie alla nuova piattaforma di configurazione Automation Suite, che permette di sfruttare Profidrive. Quest’ultimo, infatti, standardizza il codice PLC, permettendo di scegliere se utilizzare Sinapos o Oggetto Tecnologico per la configurazione dell’asse.
“Inoltre stiamo lavorando con l’integrazione del modulo CPX-AP-I partendo dalla parte dell’isola robotica, sperando di estenderla anche al resto della linea”, prosegue Marconcini facendo riferimento all’isola su cui opera un robot antropomorfo centrale che sposta diversi pezzi.
A questa si aggiungono due banchi principali, gemelli, che consentono di ridurre i tempi ciclo di raddoppiare la produttività. Su entrambi i banchi si svolgono i primi step dei pianteggi, che dovendo lavorare su più lunghezze comportano cambi formato. I successivi step prevedono la marcatura laser e un test di rotazione: “L’isola produce rulli per nastri per il settore minerario, e i test sono fondamentali – conclude Marconcini -; se uno dei rulli si dovesse bloccare, creerebbe dei danni non indifferenti. Ed è questo il motivo per cui sono stati scelti i sistemi Motion di Festo per permettere la massima flessibilità e sicurezza operativa”.

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