Presentata l’edizione 2024 di IVS.

Presentata l’edizione 2024 di IVS

Cresce IVS – Industrial Valve Summit, l’appuntamento internazionale delle valvole industriali di base a Bergamo, la quinta edizione si terrà il 15 e il 16 maggio 2024, che amplia la parte di convegni e occasioni di networking spaziando sull’intera settimana di riferimento.

Si è svolta il 19 luglio a Milano, presso Palazzo delle Stelline, la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione di IVS – Industrial Valve Summit, il più importante evento internazionale dedicato alle tecnologie delle valvole industriali e alle soluzioni di flow control, promosso da Confindustria Bergamo e Promoberg, che si svolgerà a Bergamo il 15 e 16 maggio 2024.

La quinta edizione della manifestazione segue di due anni l’ultimo appuntamento, e continua nel percorso di crescita che l’ha contraddistinta sin dalla prima edizione. In corrispondenza di IVS 2024, gli organizzatori arricchiranno l’offerta di eventi collaterali e momenti di confronto creando una vera e propria “settimana delle valvole”. Il sipario si alzerà nella mattina del 14 maggio con l’inaugurazione del Summit e, nel pomeriggio, con l’apertura anticipata dei padiglioni riservata ai soli espositori, per offrire una preziosa opportunità di interlocuzione tra i protagonisti della supply chain che aderiscono a IVS. Il 15 e 16 maggio la rassegna entrerà nel vivo e i padiglioni apriranno le porte al pubblico internazionale delle valvole, con centinaia di espositori e migliaia di operatori specializzati.

Contestualmente proseguirà l’ampio calendario di conferenze, tavole rotonde, workshop e laboratori che costituiscono il programma scientifico di IVS, che negli anni si è dimostrato uno spazio dove interpretare il cambiamento e approfondire le ultime innovazioni tecnologiche, individuando e analizzando le sfide a cui è chiamato il comparto. Venerdì 17 maggio, a seguito della due giorni espositiva, si offrirà un’ulteriore occasione di incontro tra le delegazioni straniere presenti in fiera e gli attori della supply chain allargata dell’Oil&Gas. Oltre a essere uno strumento di valorizzazione del Made in Italy, Industrial Valve Summit si conferma un appuntamento chiave per mettere a sistema competenze, risorse e know how, promuovendo al contempo l’eccellenza della produzione industriale nazionale e del tessuto imprenditoriale locale.

I numeri della quarta edizione e le previsioni per la quinta

In occasione di IVS 2022, nonostante le limitazioni ai viaggi in vigore in alcune aree del mondo e i delicati scenari globali, il Summit ha accolto 12.000 visitatori (+12% rispetto al 2019) provenienti da più di 60 Paesi, segnando una partecipazione record. IVS ha ospitato quasi 300 aziende espositrici (+17% sul 2019), provenienti da 12 Paesi: Italia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Francia, Corea del Sud, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Sudafrica, Turchia e Repubblica Ceca. Da record anche le superfici del summit, che si è sviluppato su 15 mila metri quadrati complessivi, grazie alla creazione di un terzo padiglione.

Numeri che raccontano come IVS si sia affermato come un appuntamento imprescindibile per tutta la filiera globale connessa alle valvole industriali e al controllo del flusso. In vista di IVS 2024 si prevedono adesioni internazionali in crescita, grazie alle partnership con AVR ANIMA (l’associazione industriale di categoria che rappresenta le aziende italiane del settore valvole e rubinetteria), ICE (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), Confindustria Assafrica & Mediterraneo (la Rappresentanza internazionale di Confindustria che supporta le imprese italiane nel loro percorso crescita in Africa e Medio Oriente) e UNIDO ITPO Italy (l’Ufficio italiano per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale). Le sinergie porteranno in fiera una serie di delegazioni internazionali composte da rappresentanti istituzionali e imprenditori, che avranno l’opportunità di interfacciarsi con gli operatori della filiera dell’Oil&Gas, dando vita a momenti di confronto e ad attività di matchmaking. Rimanendo in tema di presenze internazionali, gli organizzatori di IVS confermano la presenza di una selezione di invitati di standing primario fra decisori, operatori e speaker internazionali.

L’Osservatorio “The Oil&Gas Valve Industry in Italy”

È stato inoltre presentato l’aggiornamento 2023 dell’Osservatorio IVS-Prometeia “The Oil&Gas Valve Industry in Italy”, realizzato con il contributo dell’ufficio studi di Confindustria Bergamo. Il nuovo studio fotografa lo stato del comparto italiano, che ha mantenuto la sua posizione tra i settori di punta del manifatturiero nazionale con oltre 210 imprese, 9.300 addetti e 2,7 miliardi di euro di fatturato. L’Italia si conferma leader europeo con il 34,2% della quota di mercato, e si attesta sul podio mondiale dei maggiori esportatori. I due terzi della produzione italiana di valvole (65,5%) sono realizzati in Lombardia e, in particolare, il territorio di Bergamo rappresenta il fulcro di questa filiera d’eccellenza. Entro un raggio di 100 km dalla provincia ha sede un distretto industriale che genera oltre il 90% della produzione nazionale.

La ripresa dei settori legati all’energia a seguito della pandemia si è rivelata lunga e graduale, e la supply chain delle valvole Oil&Gas non ha fatto eccezione. Nel 2021, il comparto italiano ha recuperato a ritmi moderati ma insufficienti a riagganciare i livelli pre-pandemia: il valore della produzione, infatti, è inferiore del 18% rispetto al 2019. Tuttavia, la situazione è migliorata notevolmente nel 2022, quando l’export ha mosso passi da gigante, crescendo del 16% sul 2021. I migliori risultati si sono registrati in mercati geograficamente vicini, in primis l’Europa occidentale, dove l’Italia ha sovraperformato i concorrenti. Un dato positivo che tampona la frenata dell’export in Arabia Saudita, innescata soprattutto dalla crescita della quota di mercato cinese nella Penisola Arabica, spinta dai crescenti legami tra Pechino e Riyad. Ad alimentare prospettive positive per il settore è la crescita degli investimenti delle compagnie petrolifere e del gas, che nel 2023 continueranno a salire. Ad incidere è un contesto favorevole dei prezzi delle materie prime, i forti flussi di cassa e la crescente strategicità della sicurezza energetica nelle agende dei governi e del panorama produttivo.