Pareti ventilate: una grande opportunità per l’edilizia sostenibile e l’efficientamento energetico

L’alluminio e l’acciaio possono sostenere lo slancio verso l’efficientamento energetico degli edifici? Risponde Matteo Trombetta Cappellani, presidente e amministratore delegato del gruppo formato da Metalcoat, Alusteel Coating, Alpine Anodizing e Aleu, illustrando i vantaggi dei rivestimenti in metallo preverniciato.

“Uno degli interventi che il mondo delle costruzioni può implementare per rispondere alle sempre più pressanti richieste del mercato è quello delle pareti ventilate, in alluminio o acciaio”, parola di Matteo Trombetta Cappellani, Presidente e Amministratore Delegato di Metalcoat, Alusteel Coating, Alpine Anodizing e Aleu, aziende leader nella produzione e commercializzazione di questi materiali. “In Italia oggi siamo abituati a pensare e mettere in pratica soluzioni in muratura, il cosiddetto ‘cappotto’, ma in realtà questa tecnica di rivestimento offre innumerevoli vantaggi.”

Cosa si intende precisamente con facciata ventilata? Si tratta di un sistema di rivestimento delle pareti dell’edificio che lascia una camera ventilata tra il rivestimento e l’isolante. Un intervento, quindi, che applica un paramento al muro esistente, con una struttura di supporto ancorata alla parete. “Nella camera ventilata, per effetto del riscaldamento dello strato d’aria dell’intercapedine rispetto all’aria ambiente, si produce il cosiddetto “effetto camino” che genera una ventilazione continua. Opportunamente dimensionate l’entrata e l’uscita dell’aria, si ottiene una costante evacuazione del vapore acqueo proveniente sia dall’interno che dall’esterno dell’edificio, mantenendo asciutto l’isolante e ottenendo un migliore rendimento dell’isolamento e un grande risparmio nel consumo energetico. Nella comunità accademica europea è considerato il sistema più efficiente per risolvere l’isolamento dell’edificio, eliminando i ponti termici così come i problemi di condensazione e ottenendo così un ottimo comportamento termoigrometrico dell’edificio”.

I vantaggi dei rivestimenti in alluminio o acciaio

Secondo i dati ISTAT, in Italia circa il 25% degli edifici è stato costruito prima del 1945 e solo il 14% degli edifici ha meno di trent’anni: una situazione che richiede urgentemente di intervenire sull’esistente per migliorarne efficacemente la classe energetica. Le pareti ventilate offrono una soluzione tecnologica efficiente e sostenibile: alluminio e acciaio sono materiali riciclabili e sostenibili per eccellenza, che permettono di salvare il 95% dell’energia necessaria per produrre nuovo materiale. Inoltre, grazie alla facilità e ai bassi costi di smaltimento, l’impatto ambientale di queste soluzioni è ridotto ai minimi termini. “Con materiali come l’alluminio e l’acciaio preverniciato utilizzati per il rivestimento esterno,” analizza Trombetta Cappellani, “oltre agli innegabili vantaggi di isolamenti termico, la facciata ventilata offre anche una durabilità tecnica ed estetica superiore alle coperture in muratura. In termini di resistenza alla corrosione, deterioramento e manutenzione, poi, i risultati sono imbattibili”. Uno dei motivi che spesso porta a non prendere in considerazione questa soluzione è il costo iniziale da sostenere, superiore a quello del cappotto termico esterno. A lungo termine, però, essa porta a un netto miglioramento del valore dell’immobile e a una sostanziale riduzione dei costi energetici per tutto l’edificio. “Mentre in Europa si tratta di una soluzione molto applicata, in Italia siamo ancora frenati da alcuni dubbi, uno dei quali è rappresentato dalla resa estetica”, prosegue Trombetta Cappellani. “Anche qui, però, la nostra filiera può venire in aiuto alle ditte costruttrici: oltre alle performance tecniche dei nostri prodotti preverniciati, infatti, siamo in grado di fornire ai progettisti e ai designer una gamma pressoché infinita di tipologie di verniciatura e di finiture”.

Metalcoat potenzia la capacità produttiva di laminati preverniciati

Le aziende guidate da Matteo Trombetta Cappellani sono punto di riferimento in Europa nella produzione e commercializzazione di alluminio preverniciato e anodizzato e di acciai preverniciati e hanno recentemente allargato la propria capacità produttiva con un investimento industriale di grande rilievo. Metalcoat, infatti, lo scorso 5 settembre si è aggiudicata la gara di acquisizione del ramo d’azienda e delle relative linee produttive di Plalam ad Ascoli Piceno, nella zona industriale di Campolungo. L’azienda, operativa da oltre cinquant’anni, è uno dei principali produttori nel panorama globale del coil-coating. Lo stabilimento si estende su una superficie di 110.000 metri quadrati (di cui 60.000 coperti), con due linee produttive di elettrozincatura e verniciatura. Quest’ultima possiede una capacità produttiva di 40.000 tonnellate/anno per i laminati in alluminio e di 120.000 tonnelllate/anno per quelli in acciaio zincato al carbonio e in acciaio inossidabile. 

“È un punto di svolta storico per Metalcoat”, commenta Trombetta Cappellani. “Da oggi l’azienda si colloca come il terzo player produttivo a livello europeo nella verniciatura in coil-coating, entrando da protagonista nei mercati internazionali e arricchendo in modo decisivo l’offerta del nostro gruppo. Prevediamo un investimento complessivo da 10-12 milioni di euro nell’arco di tre anni. Del resto l’attaccamento e il sostegno al territorio rappresentano una chiave di volta del nostro modo di fare impresa. Per questo siamo certi che la nostra operazione darà ulteriore lustro al contesto industriale ascolano, che nel 2022, secondo l’ultimo rapporto di Confindustria Marche, ha registrato la migliore crescita occupazionale di tutte le province marchigiane, passando dal 59,6% del 2021 al 65,1% dello scorso anno”.

Situate rispettivamente a Bergamo e Ascoli Piceno, Somaglia (Lodi), Cologno al Serio (Bergamo) e Gallarate (Varese), Metalcoat, Alusteel Coating, Alpine Anodizing e Aleu impiegano un centinaio di collaboratori e nel 2022 hanno raggiunto un fatturato aggregato di 54 milioni di euro con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente.