SPECIAL REPORT – GIFA 2019: Il report dell’evento, la presenza italiana, il ruolo trainante dell’associazione Amafond e i commenti degli espositori

Si è tenuta a Düsseldorf dal 25 al 29 giugno 2019 la 14a edizione della GIFA, appuntamento fieristico di primaria importanza organizzato da Messe Düsseldorf dedicato a tecnologie e lavorazioni metallurgiche, in particolare nel campo della fonderia. Con circa 2.360 espositori provenienti da tutto il mondo, il quartetto fieristico GIFA, METEC, THERMPROCESS e NEWCAST ha in pratica coperto l’intero mercato internazionale. L’evento ha visto la presenza complessiva di 220 aziende italiane, e l’associazione AMAFOND, molto attiva con il presidente Maurizio Sala ed il direttore Fabrizio Carmagnini, in collaborazione con ICE-Agenzia, ha realizzato una collettiva italiana molto rappresentativa ai padiglioni 11 e 16, per un totale di 41 aziende.
Nella hall 16 si sono concentrate le aziende italiane della fonderia con tecniche di formatura sia verde sia no-bake, spara anime e prodotti collaterali: Sogemi Engineering, Induction, R.N.G. Raffineria Metalli Guizzi, Sider Technology, O.M.LER, O.M.L.E.R. 2000, Officine Meccaniche Belloi&Romagnoli, TVT Termoventiltecnica, O.M.A.R., Bianchi, Protec-Fond, Prometal, Primafond, Progelta, Cime Crescenzi Induction Melting, Eurofilter, Vibroprocess, Mec Master, Gilardoni, Euromac, Laviosa Chimica Mineraria, Foundequip, Duedi, Tecno Vibrazioni Venanzetti ed Ecochimica System.
Nell’altra area italiana, localizzata alla Hall 11, erano presenti le aziende che operano nel settore delle macchine e dei prodotti per il die-casting: F.lli Fossati, Agrati A.E.E., Diesse Presse, Ieci, Brondolin, Albertini Macchine, Gi-Zeta Impianti, Mecc-Lan, O.M.C., Vito Rimoldi, Botta Forni Industriali, FoundryEcocer, Meccanica Pi.Erre, Sib, Metef ed NDT Italiana.

Amafond porta l’arte italiana in Gifa 2019
Importante protagonista tematico della presenza italiana è stato il percorso culturale tematico impostato da Amafond, un raffinato connubio tra scienza, arte e storia: nel padiglione 16 veniva ricordato l’anniversario dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci tramite la proiezione di un video (gentile concessione del Museo Galileo di Firenze) con la simulazione della fusione del Cavallo Sforza in un’unica colata di bronzo, seguendo il progetto, mai realizzato, pensato da Leonardo. Interessantissima poi un’esposizione di otto manufatti in ghisa provenienti dal Museo Italiano della Ghisa della Fondazione Neri di Longiano (Cesena, www.museoitalianoghisa.org), realizzati nel periodo 1880-1920, un prezioso e unico pezzo di storia della metallurgia. Sempre nel padiglione 16 erano esposti quattro getti artistici in bronzo del pluri premiato artista contemporaneo Giacinto Bosco (www.giacintobosco.com). Il padiglione 11 ospitava, invece, sette opere d’arte contemporanea in alluminio realizzate da 7 differenti artisti che hanno in comune la loro partecipazione al Premio Comel (www.premiocomel.it). L’originale accostamento tra tecnologie metallurgiche e creatività artistica, insieme alla accurata organizzazione di Amafond, hanno assicurato grande visibilità e partecipazione al padiglione italiano, con una straordinario via vai di visitatori e di delegazioni provenienti da tutte le parti del mondo. Va detto infine che l’intera GIFA 2019 ha funzionato benissimo, con oltre 72.500 visitatori provenienti da 118 Paesi. Molto significativi in particolare i dati sulla internazionalità dell’evento: le presenze estere sono infatti aumentate dal 65% nel 2015 al 70% per quanto riguarda gli espositori e dal 62% al 66% per i visitatori.