Presse OSKAR FRECH in Franciacorta

“Bollicine Franciacorta” e impianti per la pressocolata nella serata organizzata da OSKAR FRECH per i clienti italiani

by Alberto Pomari

Le colline della Franciacorta e le bellissime cantine dell’azienda vinicola Bonomi di Coccaglio (BS), fanno da cornice al convegno organizzato da OSKAR FRECH, la nota azienda tedesca specializzata nella costruzione di impianti per la colata sotto pressione, che con questo evento di luglio presenta ai suoi principali clienti italiani le ultime novità. Numerosi i partecipanti, tutti attenti e interessati, provenienti dalla crema dell’industria italiana specializzata in questo settore. Tra un calice di “bollicine” e la presentazione dell’ultima generazione di macchine di pressocolata trasportate in questo luogo per l’occasione, parliamo con la responsabile marketing dell’azienda Paulina Haller, con Louis Braun, responsabile camera fredda Linea K, con il Direttore vendite macchine a camera fredda Linea GDK Jurgen Lamparter e citiamo anche Jochen Leibbrand, responsabile camera calda Linea W, che non ha potuto partecipare alla serata.

Guardando alla cornice e alla grande partecipazione, si capisce che Frech crede moltissimo nella comunicazione e nella promozione dei propri prodotti in Italia e in particolare nel polo metallurgico dell’area bresciana. Senz’altro la nostra filosofia sia produttiva sia commerciale punta molto sul contatto diretto, presentare in vivo le macchine è secondo noi il modo migliore per rendere veramente partecipe la clientela dei nostri prodotti, delle novità tecnologiche e delle iniziative commerciali pensate dalla nostra direttrice Marketing, Paulina Haller. Siamo presenti in Italia da oltre trent’anni inizialmente per la commercializzazione delle nostre macchine per pressocolata a camera calda, la tecnica utilizzata specificamente per le leghe Zama con zinco, alluminio, magnesio e rame di largo impiego nella componentistica generale dei trasporti, della meccanica e delle costruzioni. Come noto, nel processo a camera calda l’alimentazione del metallo fuso è inserita in un forno, si ottiene un ottimo controllo della temperatura con alta produttività e una struttura metallurgica omogenea. Ricordiamo invece che nella tecnica a camera fredda l’alimentazione del metallo avviene a temperature non rigidamente controllate, e con pressioni di esercizio molto superiori rispetto alla calda. Questo processo perde in produttività rispetto alla calda, ma offre maggiore flessibilità di utilizzo dei materiali. Oggi le nostre macchine vengono proposte al mercato italiano sia per la camera fredda che per la camera calda. Gli impianti a camera fredda prodotti in Germania da oltre trent’anni, sono oggi commercializzati anche in Italia grazie alla collaborazione con la DSI Srl, che si occupa non solamente della commercializzazione e installazione, ma anche dell’assistenza tecnica post vendita.

Qual è la vostra strategia commerciale?
I pressocolati ottenibili con i nostri impianti sono numerosissimi e destinati a una gamma molto vasta d’impieghi finali. E’ chiaro che i due mercati della camera calda e di quella fredda sono differenti, il primo è più legato alla componentistica generale senza particolari requisiti strutturali, il secondo è maggiormente rivolto all’automotive e ad applicazioni performanti. Abbiamo clienti che utilizzano entrambe le tecnologie, ma oggi si sta andando verso la specializzazione, per questo motivo abbiamo creato al nostro interno reparti vendita specializzati. Stiamo sviluppando la tecnologia fredda per macchine fino a 4.800 tonnellate di potenza, in particolare per il mercato Italiano e siamo già pronti a sviluppare impianti di potenza superiore, perché il mercato sembra andare in questa direzione. Presenteremo al prossimo GIFA 2019 le nostre ultime novità.

Quali sono i vostri principali mercati e come vedete oggi il mercato delle macchine per la pressofusione in Europa?
La nostra azienda esporta circa il 50% della produzione in Europa e il restante 50% nel resto nel mondo, l’Italia rappresenta oggi uno dei principali mercati, sicuramente uno dei più dinamici e dei più interessanti. Negli ultimi anni Frech ha continuamente migliorato le proprie performance ampliando le quote di mercato, pur in una situazione congiunturale non molto favorevole. Nei prossimi anni ci aspettiamo che il trend positivo continui, emergono nuovi mercati, per esempio la Turchia, e non possiamo assolutamente dormire sugli allori!