Gli effetti delle sanzioni: l’appello urgente di FACE alle Autorità UE

FACE, The Federation of Aluminium Consumers in Europe, ha divulgato un comunicato per richiamare l’attenzione delle Istituzioni europee sulle conseguenze delle sanzioni americane contro la Russia in vigore dal 6 aprile, che hanno colpito duramente le attività di UC RUSAL

di Mario Conserva

FACE richiama con urgenza l’attenzione delle autorità nazionali e dell’UE alla situazione nella quale ci troviamo come trasformatori downstream europei di alluminio e come utilizzatori e alle conseguenze per clienti e dipendenti dovute ai recenti sviluppi connessi alle sanzioni imposte a UC RUSAL. L’alluminio primario di RUSAL rappresenta il 20% dei consumi europei e il 30% delle importazioni dell’UE di questa materia prima. La situazione critica di sistema del mercato UE dopo le sanzioni pone un numero di importanti questioni connesse alla protezione garantita dai valori e dai trattati UE; a parte i danni e i problemi industriali, di mercato, forniture e prezzi per l’industria europea dell’alluminio, dove il 95% della forza lavoro è impiegato nel settore del downstream. C’è una dimensione di punizione collettiva applicata de facto alle aziende e ai cittadini dell’UE influenzati direttamente o indirettamente dagli effetti extra-territoriali delle sanzioni. Inoltre, vi è un impatto sui diritti fondamentali dell’UE, in particolare uno dei pilastri dei trattati UE, il diritto di libera circolazione del capitale nell’UE, e l’Articolo 16 della Carta Fondamentale dei Diritti dell’Unione Europea che riguarda la libertà di condurre un’impresa, in quanto le aziende e i cittadini dell’UE sono costretti a subire restrizioni nei pagamenti e nelle transazioni commerciali. La carenza del metallo e gli elevati aumenti dei prezzi successivi all’imposizione delle sanzioni hanno avuto effetti negativi rispetto anche a importanti politiche dell’UE, come la competitività e l’accesso alle materie prime (politiche industriali e commerciali UE), e le politiche UE sul clima e l’ambiente, oltre all’implementazione dell’accordo di Parigi sul clima: l’alluminio prodotto da RUSAL e le sue affiliate ha un’impronta di carbonio molto ridotta, mentre le possibili opzioni sostitutive hanno un’impronta di carbonio e ambientale molto più elevata. La sopravvivenza della nostra industria è in gioco. Speriamo che le nostre autorità nazionali ed europee faranno il possibile con urgenza per proteggere i nostri diritti fondamentali e importanti politiche dell’UE nelle attuali circostanze.

Bruxelles, 19 aprile, 2018

Mario Conserva, Segretario Generale, FACE
Tel: + 39.3357194359
Email : mario.conserva@edimet.com

La Federazione di Consumatori di Alluminio in Europa (Federation of Aluminium Consumers in Europe – FACE), creata nel 1998, rappresenta trasformatori downstream indipendenti e utilizzatori finali di alluminio nell’UE.

6, Rond-Point Schuman, 1040, Bruxelles, Belgio.
Tel: +32.22347711
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