Sostenibilità, etica e responsabilità

A cura di Carlo Contasta, Vicepresidente FEDERTEC

Nata dalla fusione di ASSIOT e ASSOFLUID e, successivamente di FNDI (Federazione Nazionale della Distribuzione Industriale), FEDERTEC non solo vale circa 15 mld di fatturato, 290 imprese e svariate migliaia di posti di lavoro, ma rappresenta l’intera filiera Italiana della componentistica per la trasmissione di potenza, la meccatronica e l’automazione industriale; con la mission di contribuire a renderla più sostenibile, etica e responsabile. Con queste premesse l’attuale presidente Mauro Rizzolo mi ha proposto il ruolo di Vicepresidente con la delega alle Sinergie di Filiera. Essendo a capo di un’azienda del comparto distribuzione (associata a FNDI) ho accettato con enorme piacere, al servizio di cause che sono ormai diventate una missione di vita più che un lavoro: sinergia, filiera, integrazione, catena del valore e così via.

La governance FEDERTEC, eletta lo scorso 14 giugno, è convinta che lavorare per una filiera sostenibile significhi innanzitutto recuperare valore attraverso comunicazioni e interazioni più immediate ed efficienti, a monte e a valle della filiera stessa. In quest’ottica la digitalizzazione offre grandi opportunità di integrazione ma, come spesso accade quando si parla di innovazione, è condizione indispensabile che produttori, distributori e clienti condividano standard e paradigmi tecnologici su cui investire. Conscia di ciò FEDERTEC ha dato vita lo scorso anno a un tavolo di lavoro che vede la partecipazione di imprenditori, direttori commerciali, responsabili IT ed enti di ricerca, dedicato allo scambio dati digitali. La sfida è creare uno ‘standard di filiera’ con il quale automatizzare l’importazione dei listini, il flusso dell’ordine, fino all’allineamento dei dati tecnici dei componenti tra produttore e distributore. 

Inoltre, in collaborazione con il Made di Milano, Competence Center per l’industria 4.0, stiamo lavorando alla stesura di progetti, finanziabili dal PNRR, sia per l’integrazione della realtà aumentata nei processi logistici, che per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nei servizi collegati alla manutenzione industriale. La possibilità di lavorare in cluster, con la supervisione di enti di ricerca ed in modalità scalabile, offre un’opportunità unica, per approcciare investimenti intorno a temi cosi innovativi e specialistici. Oltre a creare efficienza, sostenibilità significa interrogarsi sul futuro che stiamo costruendo e su ciò che lasceremo alle generazioni che verranno, anche prendendosi cura di chi guiderà nel futuro le nostre aziende: i giovani. 

Come associazione di filiera abbiamo il dovere quindi di creare uno spazio per gli imprenditori e i manager del domani al fine di sostenere i delicatissimi passaggi generazionali con l’individuazione di percorsi formativi, offrendo la disponibilità di tutor dedicati a momenti di confronto generazionale e promuovendo, presso i giovani, i valori fondamentali alla base della nostra tradizione imprenditoriale e associativa. Tutto questo però non è sufficiente: per evitare che si crei una distanza incolmabile tra il mondo del presente e quello del futuro e che le nostre imprese invecchino, occorre ascoltare i giovani rendendoli parte attiva nei processi decisionali che riguardano l’innovazione, lo sviluppo e la comunicazione. È proprio con questo intento che è stato costituito il gruppo “FEDERTEC Giovani”.

Sostenibilità, digitalizzazione, responsabilità verso le generazioni future… per affrontare e vincere queste sfide dobbiamo ampliare i nostri orizzonti uscendo dagli schemi del passato. Fino a qualche tempo fa la distribuzione era vista spesso in contrapposizione con la produzione; oggi FEDERTEC è un ecosistema in cui sono entrambi indispensabili e sinergici. Questa evoluzione di pensiero è stata agevolata da occasioni di confronto come ‘La giornata del distributore’. Contiamo di far diventare questa giornata, che coinvolgerà produttori e distributori, l’evento di riferimento per l’intera filiera. Già il prossimo appuntamento di ottobre coinvolgerà AIMAN, l’Associazione Italiana Manutentori Industriali. Oggi il confronto, il dialogo, l’apertura all’altro, l’integrazione multidisciplinare sono indispensabili. Dobbiamo ricordare che non siamo solo imprenditori e lavoratori, ma persone, anche al femminile. Sono convinto che le donne presenti in FEDERTEC possano dare, con la loro sensibilità ed esperienza, un grosso aiuto. La presenza di tre donne nell’attuale consiglio direttivo FEDERTEC è un buon punto di partenza!

E come ama ripetere il nostro presidente: Federtec, il meglio di noi insieme!