Safety & Industrial Security: accessi sicuri e dati protetti

Per rispondere alle esigenze della cybersecurity, Pilz propone un firewall industriale (SecurityBridge) e un sistema di identificazione e autorizzazione per gestire l’accesso al macchinario agli utenti autorizzati.

In ottica 4.0, anche la Direttiva Macchine subirà delle importanti modifiche. Innanzitutto, si passerà da Direttiva a Regolamento e l’applicazione dovrebbe essere obbligatoria dal 2026 per tutti gli stati membri. Inoltre, una particolare attenzione verrà data al tema della cybersecurity: la protezione dalle minacce informatiche diventa un requisito essenziale, così come la security per la safety sarà obbligatoria.

In questo solco si inserisce il technical report IEC TR 63074:2022 che fornisce le linee guida per l’applicazione della IEC 62443 nei termini degli aspetti di vulnerabilità di security che possono avere effetti sulla sicurezza funzionale.

Le proposte di Pilz per la sicurezza degli accessi

  • un firewall industriale (SecurityBridge) che viene incontro alle esigenze del mondo OT e che permette, tramite una connessione VPN, di limitare l’accesso ai dispositivi facenti parte della rete di sicurezza alle sole persone autorizzate, garantendo che il software che gestisce la sicurezza del macchinario/impianto non sia manipolato.
  • un sistema di identificazione e autorizzazione per gestire l’accesso al macchinario alle sole persone autorizzate (“Identification and Access Management”, IAM), venendo incontro ai più recenti standard normativi come l’ISO TR 22053 che riporta le misure tecniche per ridurre al minimo la probabilità che si verifichino errori umani pericolosi, passando anche per la selezione modale sicura o l’esigenza di adattare le funzioni di sicurezza a chi si interfaccia con il macchinario.

A questi aspetti strettamente legati alla safety si affiancano aspetti di processo: è possibile regolare l’ergonomia del macchinario in funzione dei parametri memorizzati sul dispositivo, migliorando la produttività e riducendo infortuni/malattie professionali, oltre che tracciare le attività dell’operatore in ottica di efficienza e manutenzione predittiva.

Servo-drive PMC SC6 e PMC SI6
Controller di azionamento compatti e combinabili in modo flessibile

Con i servo-drive PMC SC6 e PMC SI6 si beneficia di controller di azionamento combinabili in modo flessibile con il vantaggio di una struttura compatta. Per sei assi nel quadro elettrico è sufficiente una larghezza complessiva di soli 180 mm! La rapida messa in servizio dei servo-drive PMC SI6 e PMC SC6 avviene mediante la targhetta identificativa elettronica del motore che mette a disposizione, in modalità digitale, tutti i dati del motore rilevanti dal punto di vista meccanico ed elettronico, parametrizzati in modo totalmente sicuro ed estremamente semplice. I controller di azionamento possono essere collegati tramite qualsiasi protocollo di comunicazione basato su Ethernet, come ad esempio EtherCAT e PROFINET. I servo-drive compatti PMC SI6 offrono una soluzione scalabile multiasse, particolarmente adatta per l’impiego in macchine e impianti di grandi dimensioni a partire da 4 assi. PMC SC6 è, al contrario, una soluzione standalone espandibile che può essere impiegata in modo ottimale in macchine e impianti compatti. I vantaggi in sintesi: • Controller asse singolo e asse doppio con una corrente nominale in uscita fino a 50 A (PMC SI6) e/o 19 A (PMC SC6) e 250% di capacità di sovraccarico • Soluzione monocavo conveniente e salvaspazio • Comunicazione integrata EtherCAT o PROFINET • Funzioni di sicurezza integrate nell’azionamento fino a PL “e” • Comando freni integrato • Utilizzo della corrente nominale asimmetrico sui controller doppio asse per azionamento di motori di potenza differente.

Servo-drive PMC SC6 e PMC S16