Scopriamo la sfida della Fibernomics 4.0 di Bystronic

I laser ad alta potenza come stanno cambiando il taglio della lamiera? L’automazione è una scelta obbligata nei processi di taglio? Durante la CuttingWeek abbiamo risposto a queste domande insieme Roberto Nicoli, managing director di Bystronic Italia, scoprendo scenari e potenzialità della Fibernomics 4.0.

Oggi parlare di innovazione tecnologica nei processi di taglio vuol dire parlare di incremento di potenze, soprattutto quando si parla di laser fibra. Avete recentemente presentato al mercato la versione di ByStar Fiber da 15 kW. La potenza è l’unico elemento da valutare? Nel prossimo futuro possiamo attendere anche ulteriori incrementi?

Nel mondo del taglio laser l’evoluzione è stata rapida e in questo scenario Bystronic si è posizionata in una posizione di leadership di innovazione, proponendo soluzioni nuove con aumenti di potenza continui che ci hanno portato due anni fa a presentare il 15 kW. E non siamo ancora arrivati al limite, vedremo delle sorprese a breve con potenze ancora più maggiori. Aumentare la potenza non è però tutto nel processo di taglio, bisogna valutare infatti valutare quattro aree importanti nel processo di taglio e nella scelta della propria macchina laser: la sorgente, la testa di taglio, la dinamica della macchina e l’interfaccia operatore. In tutti questi campi Bystronic ha sviluppato soluzioni innovative e che, grazie a opzioni e nuove tecnologie, sono in grado di dare un importante contributo all’efficienza.

I laser ad alta potenza con la loro elevata produttività influenzano non solo il processo di taglio, ma anche tutto ciò che c’è a monte e a valle del taglio. Partirei da ciò che viene prima del taglio: quindi la programmazione. Come sta cambiando la vostra proposta in questo ambito e quali necessità pongono, a livello di programmazione e interfaccia, macchine per il taglio laser così prestazionali?

L’acquisto o l’introduzione di un laser fibra ad alta potenza nella linea produttiva di uno stabilimento ha un impatto notevole: questo nuovo scenario che si crea lo abbiamo definito Fibernomics 4.0 e ha ripercussioni a monte e a valle del processo produttivo visto che può arrivare quasi a quadruplicare la quantità di pezzi tagliati rispetto al passato. Quindi i processi di taglio devono essere a monte programmati con un software che sia facile da utilizzare, gestibile, rapido e che permetta di gestirli anche a valle, perché una macchina che produce fino quattro volte di più di un 6 kW richiede anche una piegatura ad alta efficienza per potere gestire tutto il processo. Importante anche sottolineare come viviamo in una fase storica in cui tante tendenze, a partire dalla digitalizzazione di ogni ambito della vita quotidiana fino alla cronica carenza di manodopera specializzata in Italia, hanno portato Bystronic a cambiare l’approccio alla programmazione, sviluppando una serie di soluzioni, a partire dal software di programmazione remoto BySoft CAM, caratterizzate da un’interfaccia che, a detta dei nostri clienti, è tra le più semplici sul mercato. Anche per questo posso dire che sia cambiato l’approccio: non serve più un esperto di taglio laser o piegatura, ma un ragazzo che sia capace di utilizzare un device e interfacciarsi in maniera naturale sia col software di programmazione remoto sia col software a bordo macchina. Questo approccio lo abbiamo utilizzato infatti sia nel software di programmazione BySoft CAM sia nel software di controllo a bordo macchina ByVision Cutting. Si tratta di un’interfaccia di programmazione talmente semplice che ha aiutato i nostri clienti a fronteggiare la carenza di operatori specializzati. Inoltre, abbiamo interfacciato queste soluzioni con il gestionale dei nostri clienti per avere un controllo di processo a 360°: il cliente Bystronic riceve l’ordine dal suo cliente, lo carica sul gestionale, il software di programmazione si interfaccia col gestionale e acquisisce l’ordine, quindi si realizza il programma e lo si invia in macchina che, in un anello chiuso, restituisce il feedback al software informando di quanti pezzi siano stati fatti e se l’ordine è stato o no completato. A questo punto il gestionale sta crescendo e diventando un vero MES, Manufacturing Execution System, in grado di inglobare tutti i processi. Vedremo a brevissimo un software che non integra più solamente taglio e piegatura, ma anche saldatura, verniciatura, spedizione e imballaggio. Ogni fase del processo fino alla fatturazione è quindi gestita e interfacciata con le macchine.

L’automazione è una scelta quasi obbligata per poter valorizzare la produttività di una macchina per il taglio laser? So che avete scelto un approccio modulare a questo tema: in cosa si concretizza a livello di soluzioni? Possiamo parlare di automazione che cresce nel tempo insieme alle necessità e richieste del cliente?

Bystronic ha cominciato a pensare a un concetto modulare da anni ormai e ha integrato aziende specializzate in automazione – una in Svizzera e una a San Giuliano Milanese – proprio per rafforzarci anche sul lato automazione che crediamo fermamente sia il futuro della tecnologia di taglio. Il vero collo di bottiglia nei processi di taglio non è la potenza sul laser, ma l’automazione carico/scarico del materiale che deve riuscire a gestire le tempistiche di taglio di un laser fibra.

Il concetto Bystronic di automazione è creare una soluzione che sia flessibile, quindi adattandoci al layout del cliente, modulare e ovviamente scalabile nel tempo. La nostra automazione cresce a seconda della crescita del business del nostro cliente. Si parte da macchina singola fino a crescere con una soluzione più complessa con carico/scarico, poi si aggancia una singola torre e quindi si fa crescere il magazzino automatico. È un concetto che stiamo sviluppando, che permetterà di integrare anche macchine non Bystronic garantendo loro un’efficienza e una produttività adeguate al business del cliente. Tutto questo grazie al supporto che Bystronic può offrire grazie al dipartimento interno Solution Center che si occupa proprio di seguire i nostri clienti per aiutarli passo dopo passo nella crescita della loro Smart Factory.

Il processo di taglio influenza anche le lavorazioni successive: penso alla piegatura ad esempio. Bystronic, che propone anche soluzioni per la piegatura, come affronta questa evoluzione dei processi? Il futuro va verso celle che comprendano taglio e piegatura, magari controllate da un unico software?

L’obiettivo è creare anche per i nostri clienti un processo produttivo integrato, con a monte della catena produttiva un software di programmazione che permetta con la stessa interfaccia grafica di gestire il programma di taglio, ma allo stesso tempo quello di piegatura, di engineering e quindi gran parte del ciclo produttivo. A valle c’è infatti la piegatura dove Bystronic ha sviluppato tutta una serie di tecnologie di prodotti in grado di sostenere il carico e il volume di pezzo tagliato che i nostri laser alta potenza garantiscono. All’interno di questa ampia gamma sottolineo che Bystronic infatti propone una linea top, Xpert Pro, che è l’evoluzione della ben nota Xpert con nuove tecnologie brevettate, e una soluzione come ByBend Smart, quasi una Xpert Pro semplificata di molte opzioni per renderla più competitiva sul mercato. Chiude la gamma il segmento entry level con Xpress, un’ottima macchina per cominciare a entrare nel mondo della piegatura Bystronic. Sul tema automazione anche nella parte piegatura ormai il mercato è molto ricettivo e richiede soluzioni specifiche come il cambio utensile automatico, modulare e estendibile sulla nostra pressa piegatrice Xpert Pro, oppure il sistema di cambio automatico robotizzato che permette di preparare i vari lavori, montare gli utensili in macchina in tempo mascherato senza penalizzare il tempo operatore. Molto interesse anche per le celle di piegatura, in particolare per Mobile Bending Cell, perfetta per le nostre presse più piccole da 40 o la 80t e dotata di un robot a 6 assi e ruote per movimentarla in stabilimento secondo necessità. Abbiamo anche una vera e propria cella di piegatura robotizzata con un robot a 6 assi di diverso tonnellaggio a seconda dell’applicazione del cliente e cambio utensili automatico.

Torniamo sul processo di taglio. Oggi il mercato sta esplorando nuove soluzioni per quanto riguarda i gas di assistenza. In questo ambito Bystronic ha firmato recentemente una partnership con Airco: quali vantaggi poterà ai clienti Bystronic?

È un tema sicuramente interessante in questi anni e perché Bystronic non è rimasta a guardare. Nelle tecnologie di taglio infatti oltre alle tradizionali tecniche di taglio ossigeno o taglio ad azoto, si è sviluppata anche questa tecnologia che utilizza una miscela di gas azoto con all’interno una parte di ossigeno (nei nostri test oscilliamo su percentuali che variano dall’8% al 5% fino addirittura a un 3%). Per lavorare in questo modo è necessario un gas mixer e in questo ambito Bystronic ha sottoscritto accordi per due partnership globali: quella con Airco, una ditta tedesca con cui abbiamo già collaborato per svariati anni e con cui dal primo gennaio di quest’anno lavoriamo anche sul mercato italiano; e quella con MSS, azienda con cui abbiamo una serie di partnership per lo sviluppo dei parametri di taglio. Questa tecnologia permette migliore qualità di taglio e migliore velocità di taglio. È ovvio che non vale a 360° per tutte le applicazioni e per tutti i materiali, il gas mixer non è la soluzione a tutti i problemi, ma sicuramente su acciai al carbonio e su spessori medio-elevati (dagli 8-10 mm in su) garantisce dei benefici. Tra i vantaggi anche che si surriscalda molto meno il materiale, quindi evitando eventuali deformazioni e distorsioni da surriscaldamento da processo termico. Bystronic è convinta che sia una tecnologia interessante in cui crediamo, ma ai nostri clienti suggeriamo sempre di contattare i nostri esperti per eventuali prove di taglio e verifiche in modo da controllare che questa tecnologia di taglio sia adatta alle esigenze del cliente.

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