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PEI: un viaggio lungo 45 anni

PEI celebra quest’anno 45 anni di attività nel settore dei sistemi di protezione per macchine utensili, un traguardo che testimonia la solidità, la competenza e la capacità di innovazione che hanno contraddistinto l’azienda sin dalla sua fondazione.

di Alberto Marelli

PEI festeggia un traguardo importante: 45 anni di attività al servizio dell’industria meccanica. Fondata nella primavera del 1980 da Giorgio Tabellini, tuttora Presidente del Gruppo, l’azienda ha saputo evolversi costantemente, diventando un punto di riferimento a livello internazionale nella progettazione e produzione di sistemi di protezione per macchine utensili.
Dalla sua sede in Emilia-Romagna, cuore pulsante della meccanica italiana, PEI ha costruito una solida reputazione grazie a un mix vincente di innovazione tecnologica, qualità artigianale e attenzione alle esigenze dei clienti. In questi 45 anni di attività, l’azienda ha ampliato la propria gamma di prodotti – dalle protezioni telescopiche ai soffietti, dai rulli avvolgibili ai sistemi completi di sicurezza – mantenendo sempre al centro la sicurezza degli operatori e l’efficienza degli impianti.
La prima sede dell’azienda contava appena 100 m2 di dimensione; nel corso degli anni e un paio di traslochi, PEI è cresciuta notevolmente: oggi conta 34.000 m2 di superficie coperta tra tutte le sue sedi in Italia e all’estero; 420 dipendenti; 60 milioni di fatturato annuo, con una quota export del 50% in venti mercati mondiali, e oltre 70 brevetti internazionali.

PEI: un viaggio lungo 45 anni
Giorgio Tabellini, fondatore e Presidente PEI, ha festeggiato con tutti i suoi dipendenti i 45 anni di attività

Un obiettivo: proteggere gli operatori dagli infortuni

La nascita di PEI scaturisce in seguito a un grave infortunio che Giorgio Tabellini subì alla mano, il primo ottobre 1969, quando era capo officina in un’azienda nel settore delle macchine utensili. “Mentre ero sdraiato sul lettino dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna presi due decisioni: che dovevo tornare a studiare e che dovevo dedicarmi alla protezione dagli infortuni sul lavoro”, spiega Tabellini. “Ricominciai a studiare di sera e mi diplomai in ragioneria, poi mi iscrissi alla facoltà di economia, ma non riuscii a finire per il lavoro sempre più impegnativo: ero socio di un’azienda a Pontecchio Marconi (BO) prima di fondare la PEI. All’epoca non c’erano protezioni sulle macchine utensili, e lì mi inserii con un obiettivo: proteggere gli operatori da infortuni come quello che avevo subìto io”.
La massima da sempre seguita da Giorgio Tabellini è “vola basso, schiva i sassi e mira in alto”; seguendola con costanza, l’imprenditore è arrivato a festeggiare i 45 anni di vita dell’azienda PEI e i 40 anni dell’odierno braccio produttivo del Gruppo, che è la S.P.E.R. di Solarolo Rainerio, in provincia di Cremona, guidata col socio Vittorio Mardegan.

La sostenibilità al centro delle politiche aziendali PEI

PEI rappresenta una bella testimonianza di imprenditorialità sul territorio, una storia di successo che passa anche attraverso l’innovazione continua, l’investimento costante nella ricerca e sviluppo e, non ultimo elemento, la sostenibilità.
In quest’ambito il Gruppo PEI non solo è concentrato nella riduzione degli sprechi e nella diminuzione dei consumi, ma anche nella ricerca di nuovi materiali che risultino conformi a quanto prescritto dalle normative europee e green nonché al benessere delle persone.
Da un anno, poi, l’impegno si è fatto ancora più stringente, in concomitanza con la pubblicazione della nuova direttiva europea CRSD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che impone a determinate imprese di rendicontare la propria sostenibilità. Si tratta delle proposte presentate dall’UE nell’ambito del cosiddetto “Pacchetto Omnibus” per la redazione obbligatoria a partire dal 2026 del “Report di sostenibilità”, che deve fornire informazioni sugli aspetti ambientali, sociali e di governance delle attività aziendali, in base ai parametri ESG.
A gennaio l’Italia, insieme a Germania e Francia, ha avanzato un’istanza alla Commissione Europea chiedendo di abbassare i parametri obbligatori della nuova direttiva, che riguardava anche numerose piccole e medie imprese, che avrebbero faticato ad assolvere tutti gli obblighi nei tempi previsti, rischiando di perdere terreno sui mercati europei e mondiali.
A fine marzo, il Consiglio UE ha accettato di posticipare gli obblighi di rendicontazione e di ridurre l’elenco delle PMI obbligate a tale procedura.
Il percorso sostenibile di PEI, iniziato prima della direttiva europea, procede comunque con un iter ben definito. “Abbiamo stabilito un piano biennale, il quale prevede per il 2025 l’implementazione di tre linee principali, oltre a GDPR e Whistleblowing che sono obbligatorie: codice di condotta, politica ambientale e politica di sicurezza nell’ambiente di lavoro”, afferma Tabellini.

La sostenibilità al centro delle politiche aziendali PEI
Il Gruppo PEI è particolarmente attento al tema della sostenibilità

Riciclo dei materiali

L’azienda ha investito nel riciclo di materiali per gran parte della produzione nel settore automotive (brand PEI Mobility) e delle macchine utensili, nello specifico alluminio, acciaio e tessuti gommati (PVC).
Le percentuali di lavorazioni green sono consistenti: in merito all’alluminio e all’acciaio che utilizziamo nei nostri prodotti, almeno il 70% consiste in materiale riciclato, per i tessuti adottati sulle nostre protezioni industriali siamo in grado, a seconda della tipologia, di raggiungere addirittura il 90% di materiale riciclato”, sottolinea Tabellini.
I princìpi di responsabilità animano peraltro tutte le attività produttive e commerciali PEI che, conformemente al proprio codice di condotta in tema di politica ambientale, intende proteggere l’ecosistema e prevenire l’inquinamento generale.
Infine, sempre in una logica di sostenibilità, è molto sentito da parte dell’azienda il legame con il territorio circostante. “Un’attenzione che esprimiamo attraverso diversi progetti, come il sostegno alla Filarmonica di Bologna o per l’acquisto di nuove attrezzature al reparto Radiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna.
E numerose altre iniziative in ambito sociale e solidale, a dimostrazione del fatto che fare impresa in maniera etica e responsabile vuol dire anche favorire la crescita di una comunità, restituendo al territorio parte della ricchezza che ci ha permesso di crescere durante questi 45 anni di storia aziendale
”, conclude Tabellini.

Le novità PEI in mostra

PEI sarà presente all’edizione 2025 di EMO ad Hannover con la gamma completa di protezioni, unica azienda sul mercato in grado di fornire protezioni per ogni tipo di macchina utensile, e qualche upgrade di prodotto, soprattutto legati ai soffietti con lamelle.
Novità che mirano sempre di più a ridurre gli ingombri, aumentare velocità e performance, oltre a garantire un minor dispendio energetico.
In particolare, segnaliamo Unique Steel Cover EVO, soffietto con lamelle inox che avrà un ingombro del pacco chiuso ulteriormente ridotto, fino al 40% in meno rispetto ai soffietti tradizionali.
Le dimensioni sempre minori delle protezioni garantiscono leggerezza e quindi minor consumo alle macchine utensili, oltre all’adattarsi alle linee sempre più minimali degli impianti.

Le novità PEI in mostra
Unique Steel Cover EVO, soffietto con lamelle inox, avrà un ingombro del pacco chiuso ulteriormente ridotto, fino al 40% in meno rispetto ai soffietti tradizionali
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