
Prende avvio la nuova era delle macchine per elettroerosione a filo di AGIE CHARMILLES. Grazie alla stretta collaborazione tra il costruttore svizzero e Camozzi Automation, nascono infatti i nuovi modelli CUT S 400 e CUT S 600 che si distinguono per precisione, affidabilità e accessibilità.
di Edoardo Oldrati e Marcello Reale
Il 2025 è un anno importante per AGIE CHARMILLES, marchio storico della macchina utensile, che da luglio 2025 non è più parte del gruppo Georg Fischer: l’intera ex divisione GF Machining Solutions è diventata UNITED MACHINING e passata sotto il controllo di UNITED GRINDING group.
Un’operazione che ha dato vita a UNITED MACHINING SOLUTIONS che, così, rafforza la sua presenza sul mercato nel mondo come uno dei maggiori produttori di macchine utensili, con un fatturato totale di oltre 1,5 miliardi di dollari e circa 5.000 dipendenti in oltre 50 sedi, nei cinque continenti.
Si tratta di un polo industriale che mantiene la sua sede centrale a Berna, in Svizzera, e che è destinato a ridefinire l’orizzonte tecnologico della lavorazione meccanica avanzata, grazie anche ai 15 marchi ai vertici nei rispettivi settori.
È in questo scenario di cambiamento che nascono due nuove macchine per elettroerosione a filo, CUT S 400 e CUT S 600, frutto di una lungimirante collaborazione tra AGIE CHARMILLES e Camozzi Automation; una collaborazione avviata nel 2022 su piccole applicazioni e consolidatasi con lo sviluppo del progetto, appunto, delle macchine per elettroerosione che segnano un salto generazionale, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per il metodo stesso con cui sono state progettate.


Il cliente (e le sue esigenze) al centro
“Questo progetto, che in azienda è stato chiamato Cadagno – spiega Angelo Cescato, Head of R&D Mechanical Design di AGIE CHARMILLES – nasce da esigenze precise del mercato e dalla volontà di rispondere in modo diretto a richieste espresse da nostri key customer. Le due taglie in cui abbiamo sviluppato la macchina EDM, CUT S 400 e CUT S 600, rappresentano la risposta a domande molto pratiche: corse assi precise, per esempio 400 mm e 600 mm per l’asse X, usabilità simmetrica, totale accessibilità agli organi di manutenzione e significativa riduzione dei tempi di fermo macchina. È stato un lavoro svolto gomito a gomito con i clienti finali più importanti, i nostri key customer appunto, per mettere al centro di ogni scelta progettuale la strategia della customer centricity, traducendo le loro esigenze in termini di elettroerosione in scelte concrete”.
Il tema della simmetria è uno degli aspetti più innovativi, un unicum sul mercato dell’EDM: le nuove macchine CUT S 400 e CUT S 600, viste frontalmente, sono simmetriche e lo sono anche in termini di usabilità da parte del cliente; possono essere integrate in linee automatizzate con robot sia a destra che a sinistra, senza vincoli, e ogni componente soggetto a manutenzione è accessibile da entrambi i lati. Una scelta che si riflette anche sull’impronta a terra, studiata per ridurre al minimo l’ingombro e per agevolare la logistica: “Abbiamo cercato di pensare veramente fuori dagli schemi”, spiega ancora Cescato. “Il mio team di progettisti meccanici è stato il primo attore sul tema della riduzione al minimo dell’impronta a terra, valutando innumerevoli soluzioni progettuali. In definitiva, siamo riusciti a progettare le nuove CUT S in modo da rientrare nei container di trasporto standard, con evidenti vantaggi logistici ed economici”.

Pneumatica: ruolo cruciale nella concezione della macchina utensile
Se la meccanica è il cuore di ogni macchina per elettroerosione, è la pneumatica ad assumere in questa generazione un ruolo cruciale nella concezione della macchina utensile. Lavorare con centinaia di litri d’acqua deionizzata, in presenza di forti campi elettrici, pone sfide inedite in termini di qualità, affidabilità e precisione dell’aria. Da qui la scelta di coinvolgere Camozzi Automation non come semplice fornitore, ma come partner vero e proprio, chiamato a contribuire al design della soluzione pneumatica fin dall’inizio.
“La macchina EDM – afferma Cescato – penso sia una delle macchine utensili più complesse: nell’elettroerosione ci sono tanti aspetti che sono affidati ancora all’empirismo e non alla matematica o alla fisica pura; c’è tanto ancora da scoprire e questo va a cascata su tutta la componentistica della macchina”. E il ruolo di Camozzi Automation è stato decisivo per lo sviluppo di queste due nuove macchine. “La differenza rispetto ad altre collaborazioni è stata subito chiara”, prosegue Cescato. “Camozzi Automation ci ha affiancato in ogni fase, sia con la figura del tecnico commerciale, Alessio Venuto, sia tramite un dialogo diretto con il loro ufficio tecnico. Non si è trattato di adattare un prodotto esistente, ma di progettare insieme una soluzione ex-novo, anche rimettendo in discussione nostre convinzioni storiche. Non è da tutti i fornitori avere il coraggio di dire “no” e proporre soluzioni nuove: il mio team ha avuto la possibilità di entrare nei reparti del plant di Camozzi, a Polpenazze (BS), per conoscere in dettaglio le soluzioni e impararne il loro funzionamento. Insomma, è stato un vero e proprio lavoro di co-design che ha portato alla soluzione finale con un tempo di sviluppo record: parliamo di 7-8 mesi!”.
Alessio Venuto, Sales Engineer di Camozzi Automation, conferma il valore di un rapporto costruito sulla fiducia e sull’ascolto reciproco: “Dire no a un cliente non è mai facile, ma è fondamentale quando si vogliono portare innovazione e valore aggiunto. Fin dall’inizio abbiamo messo a disposizione l’intera gamma delle nostre soluzioni, puntando sulle serie più recenti e innovative. Questa scelta è stata fatta affinché la nuova proposta per l’EDM di AGIE CHARMILLES rappresentasse una svolta per il settore della macchina utensile, e volevamo che anche la pneumatica fosse pronta alle sfide future, sia dal punto di vista tecnico sia economico”.

Pneumatica smart e pronta al futuro
Camozzi Automation ha introdotto sulle nuove macchine per EDM di AGIE CHARMILLES un sistema di trattamento aria centralizzato, basato sulla serie MD, in grado di garantire livelli di filtrazione estremamente elevati già a monte della macchina. Questo permette di proteggere tutti i componenti pneumatici e di assicurare una qualità dell’aria costante, riducendo il rischio di contaminazioni e guasti. “In passato – spiega Venuto – la filtrazione era spesso distribuita, con diversi gradi a monte e a valle. Centralizzare il tutto in un unico punto ha permesso di semplificare l’impianto e aumentare l’efficienza”.
Un’attenzione particolare è stata riservata anche alla precisione nella regolazione della pressione, fondamentale per alcuni sottosistemi della macchina. Qui sono stati introdotti regolatori ad alta precisione, capaci di rispondere alle richieste più stringenti dei processi di elettroerosione. “In più – prosegue Venuto – su punti strategici abbiamo integrato flussimetri digitali: il loro compito è monitorare in tempo reale il passaggio dell’aria e segnalare qualsiasi anomalia prima che si traduca in un guasto. In questo modo, l’intera architettura pneumatica non solo si adatta alle esigenze attuali, ma si prepara già a un futuro dove il controllo predittivo sarà lo standard”.

Per una futura integrazione
Il cuore pulsante del controllo è rappresentato dall’isola di valvole serie D, taglia 1, in configurazione multipolare di Camozzi. Si tratta di una soluzione che, oltre a permettere una diagnostica puntuale su ogni singola valvola, con la possibilità di rilevare e comunicare fino a cinque diverse tipologie di errore attraverso il lampeggio dei LED, è predisposta per una futura integrazione con uno dei protocolli di comunicazione più diffusi, EtherCAT. Questo significa che, quando il mercato richiederà davvero la manutenzione predittiva spinta, la macchina sarà già pronta per il salto di qualità senza necessità di modifiche strutturali. Infine, il vero valore aggiunto delle soluzioni fornite da Camozzi è stato la realizzazione di un pannello preassemblato con tutti i componenti integrati, ottimizzando così i tempi di set-up sulla macchina del cliente.
Integrazione tra know-how applicativo, meccanica e digitale
La collaborazione tra AGIE CHARMILLES e Camozzi Automation è stata molto più di una classica relazione cliente-fornitore. A dimostrarlo sono i ridotti tempi di sviluppo: poter lavorare fianco a fianco con chi costruisce la parte pneumatica ha accelerato tutte le fasi della costruzione delle macchine, permettendo al team di AGIE CHARMILLES di raggiungere obiettivi estremamente sfidanti.
“La formazione che abbiamo ricevuto nel Competence Center Camozzi, dove il nostro team di validazione ha potuto letteralmente “entrare nelle viscere” dei componenti pneumatici – sottolinea Cescato – è stata una novità assoluta e un’occasione di grande arricchimento del nostro know-how. La dimensione umana e di apertura è stata il filo conduttore di tutta la collaborazione”.
“Da parte nostra – gli fa eco Venuto – la volontà di lavorare in questo modo c’è sempre stata, ma non tutti i clienti sono disposti ad aprirsi. Con AGIE CHARMILLES abbiamo trovato uno staff di progettisti pronto a mettersi in gioco e a coinvolgerci non solo come fornitori, ma come veri partner. È questo che consente di portare valore aggiunto e soluzioni fuori standard, altrimenti ci si limita a vendere il prodotto da catalogo. Quando si lavora insieme, emergono peculiarità applicative che rendono il sistema unico, realmente pensato su misura per la macchina e per il cliente finale”.
Natura multidisciplinare del gruppo
L’integrazione tra know-how applicativo, meccanica e digitale è uno degli aspetti su cui Camozzi Automation ha investito maggiormente negli ultimi anni, e che in questo progetto trova una delle sue massime espressioni. La possibilità di arricchire i componenti fisici con funzionalità smart e strumenti di diagnostica evoluta nasce infatti dalla natura multidisciplinare del gruppo, che spazia dalla componentistica alla meccatronica digitale, fino alle applicazioni in settori come il tessile e le linee di automazione industriale.
La storia della nuova EDM AGIE CHARMILLES e del co-design con Camozzi è, dunque, un modello: quando la pneumatica non è più un dettaglio da aggiungere a progetto finito, ma un elemento cardine della progettazione condivisa, la macchina che ne nasce è più intelligente, più robusta, più pronta alle sfide della fabbrica digitale. E tutto questo diventa tangibile nel risultato finale: una produttività più alta, una maggiore affidabilità e una soddisfazione del cliente finale che va oltre la semplice somma delle parti.
Precisione superiore ridefinita
La nuova serie di macchine per elettroerosione a filo CUT S 400/600/800 di AGIE CHARMILLES definisce nuovi standard di precisione. Queste macchine sono progettate per offrire elevate prestazioni, ridurre i costi operativi e migliorare la produttività nella produzione ad alta precisione.
AGIE CHARMILLES CUT S 400 è pensata per i settori che richiedono i massimi livelli di precisione e affidabilità, come la produzione di stampi, l’industria automobilistica, aerospaziale, la produzione di dispositivi medici, l’ICT e l’ingegneria di precisione.
AGIE CHARMILLES CUT S 600 è il nuovo modello di medie dimensioni della gamma di macchine per elettroerosione a filo di fascia alta dell’azienda. Progettata per colmare il divario tra la CUT S 400 e la CUT S 800, la CUT S 600 combina un’elevata precisione, una corsa dell’asse più ampia e una predisposizione ottimale all’automazione per soddisfare le esigenze dei produttori di stampi e di tutti coloro che eseguono lavorazioni di alta precisione.




