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Innovazione tangibile con la stampa 3D

BTicino, storica realtà industriale italiana e oggi parte del Gruppo Legrand, è un punto di riferimento globale per innovazione, design e qualità nel settore delle apparecchiature elettriche e digitali. L’adozione della stampa 3D e la consolidata partnership con Stratasys hanno portato a un’evoluzione profonda dei processi interni, con vantaggi che spaziano dalla velocità di sviluppo all’ottimizzazione dei costi.

di Alberto Marelli

BTicino è una delle massime espressioni del Made in Italy, sinonimo di innovazione, ricerca continua della funzionalità e cura del design.
Fondata a Varese nel primo dopoguerra, l’azienda è tra i leader mondiali nella produzione di apparecchiature elettriche e digitali destinate a spazi abitativi, professionali e industriali”, spiega Luca Fontana, Responsabile officine costruzione e manutenzione stampi e prototipi BTicino.
BTicino esprime da sempre i valori di qualità, tecnologia e design italiano, con il merito di esser tra i primi ad aver introdotto i concetti di estetica e di comfort in un settore in cui le prestazioni dovevano essere quasi esclusivamente funzionali. “Nel tempo, BTicino si è distinta per un approccio pionieristico, interpretando e anticipando le esigenze emergenti della società. Questo spirito “first mover” ha guidato anche la decisione di integrare la stampa 3D nei propri processi, una scelta che si è rivelata determinante”, afferma Fontana.

Innovazione tangibile con la stampa 3D
Vista del reparto prototipi BTicino
Innovazione tangibile con la stampa 3D
L’introduzione della stampa 3D in BTicino risale ai primi anni 2000

L’inizio del percorso con la stampa 3D

L’introduzione della stampa 3D in BTicino risale ai primi anni 2000. A raccontarlo è Pasquale Alfano, Responsabile reparto prototipi BTicino, che guida un team impegnato nella realizzazione di particolari estetici e funzionali destinati allo sviluppo di nuovi prodotti o alla modifica di componenti esistenti. “Come per tutte le realtà di prototipazione, l’esigenza nasce dalla necessità di toccare con mano ciò che designer e progettisti hanno creato con il CAD.
La nostra attività interna ha come sfida quella di realizzare manufatti in tempi brevi e sempre più simili a quanto poi verrà implementato con la produzione di massa. Importante diventa trovare materiali sempre più affini alle materie plastiche dei prodotti definitivi e replicare in maniera sempre più fedele il comportamento dei componenti ottenuti mediante processi di iniezione plastica.
Nel tempo abbiamo testato diverse tecnologie, cercando quella più adatta alle nostre esigenze: particolari con un’elevata resa estetica e realizzati con resine performanti meccanicamente che ci permettano di assemblare, con agganci e scorrimenti, i prodotti fra loro
”.
Il primo passo per BTicino è stato quindi comprendere come integrare efficacemente l’Additive Manufacturing nei processi aziendali esistenti, affiancandola alle tecnologie tradizionali come fresatura e stampaggio ad iniezione. “Con il tempo abbiamo trasmesso la nostra esperienza diretta nella stampa 3D ai nostri progettisti che ormai sviluppano prototipi idonei a essere processati verso questa tecnologia”, sostiene Alfano.

Innovazione tangibile con la stampa 3D
Da sinistra: Pasquale Alfano, Responsabile reparto prototipi Bticino; Fabio Boiocchi, Marketing Manager Italy Stratasys; Luca Fontana, Responsabile officine costruzione e manutenzione stampi e prototipi BTicino

Affidabilità, qualità e supporto

BTicino ha deciso di affidarsi a Stratasys, azienda ai vertici nella stampa 3D industriale, dopo un’attenta valutazione delle tecnologie disponibili.
Stratasys ha saputo offrirci ciò che cercavamo: cicli rapidi e buona area di stampa nonché affidabilità. Sono stampanti 3D semplici da gestire su tutto il processo: dalla programmazione al post-processo, fino alla manutenzione e calibrazione”, afferma Alfano.
L’affidabilità delle stampanti Stratasys, unite a un servizio tecnico efficiente e personalizzato, ha consolidato una partnership che oggi rappresenta un elemento strategico per l’innovazione in BTicino.

Applicazioni pratiche della stampa 3D

Le stampanti 3D Stratasys vengono utilizzate quotidianamente dal reparto prototipi BTicino per la produzione e sviluppo di nuovi prodotti, ma non solo. “Nel tempo abbiamo introdotto la tecnologia additiva anche per la realizzazione di posaggi; dime per agevolare le operazioni di fresatura, laseratura, verniciatura, assemblaggio in linee di produzione, e quindi migliorare l’automazione o semplificare le procedure al personale in produzione”, sottolinea Alfano. “Grazie alla velocità di esecuzione e alla possibilità di poter realizzare i progetti anche durante le ore notturne, possiamo sperimentare la stampa 3D anche in altri ambiti; in affiancamento con i nostri reparti di manutenzione capita di realizzare componenti per la riparazione in maniera provvisoria o stabile di macchinari”.
L’uso intensivo (h24) delle stampanti 3D Stratasys permette un ciclo continuo di progettazione, stampa, valutazione e modifica. Questo approccio ha ridotto in modo significativo il time-to-market di BTicino, consentendo ai progettisti di lavorare in maniera più fluida e reattiva.

Applicazioni pratiche della stampa 3D
BTicino continua a esplorare nuove frontiere della stampa 3D

Materiali e tecnologie: versatilità al servizio della progettazione

BTicino utilizza le tecnologie PolyJet e P3 DLP (Digital Light Processing) di Stratasys, che permettono di impiegare un’ampia varietà di resine altamente performanti. “Noi le scegliamo per l’elasticità, la resistenza, la trasparenza, il colore. A volte, se non abbiamo esigenze particolari, utilizziamo la più economica in modo da ottimizzare i costi nella realizzazione di parti che spesso hanno vita breve.
Ogni prodotto da realizzare viene indirizzato a seconda dell’esigenza su tecnologia e materiale più opportuno. Ad esempio, con la tecnologia PolyJet di Stratasys realizziamo anche costampati con parti solide/gomma o semplicemente caratterizziamo il pezzo con colori diversi
”, spiega Alfano.

Produzione in serie di parti di uso finale

L’ultima stampante 3D introdotta in BTicino è la Origin di Stratasys, una soluzione che sfrutta la tecnologia di fotopolimerizzazione programmabile P3™, in grado di produrre attrezzature e parti di uso finale con caratteristiche e qualità delle superfici paragonabili allo stampaggio a iniezione, usufruendo tuttavia delle potenzialità di progettazione offerte dalla fabbricazione additiva anche per geometrie complesse.
La macchina ci è stata presentata e proposta dai tecnici Stratasys i quali, grazie al rapporto di fiducia e conoscenza consolidato negli anni, conoscevano le nostre esigenze e ci hanno indirizzati verso la piattaforma Origin perché rispondeva perfettamente alle nostre esigenze.
Prima dell’acquisto ci hanno supportato in una serie di test che hanno confermato la validità della tecnologia
”, spiega Alfano. “Abbiamo apprezzato immediatamente l’alta definizione e la resa superficiale dei componenti prodotti con la Origin, che a differenza di altre tecnologie non rilascia residui di supporto sensibili al tatto e quindi particolarmente scorrevoli qualora dovessimo inserire all’interno dei prototipi componentistiche/contatterie che nel nostro caso sono quasi sempre di dimensioni ridotte.
Con la stampante 3D Origin siamo in grado di stampare prototipi complessi internamente, mantenendo riservatezza e qualità
”.

Produzione in serie di parti di uso finale
La stampante Origin di Stratasys
Produzione in serie di parti di uso finale
Origin è una stampante 3D di semplice utilizzo

Un caso concreto

Un’applicazione pratica che evidenzia il valore della stampa 3D all’interno dei processi produttivi di BTicino è lo sviluppo di una cover per dispositivo elettrico per testarne il materiale effettivo col quale sarà prodotto. “Stiamo affiancando tecnologie tradizionali, come la fresatura, alla stampa 3D. Ci muoviamo in maniera parallela su più parti del prodotto per poi poterne beneficiare in fase di assemblaggio”, afferma Alfano. “Stiamo realizzando con la tecnologia additiva la custodia in modo da testare la flessibilità nell’inserimento dei punti di aggancio del pezzo fresato a seconda delle diverse geometrie in fase di test. Le modifiche alla custodia, volte a perfezionarne l’accoppiamento, avvengono in tempo reale, considerando che nuovi oggetti si possono stampare e toccare con mano in poche ore”.

Prospettive future

BTicino continua a esplorare nuove frontiere della stampa 3D, soprattutto nel campo dei materiali simili alle plastiche definitive, per simulare in modo sempre più fedele i comportamenti reali. “L’obiettivo è avvicinare sempre di più il prototipo al prodotto finale, anche nei comportamenti funzionali e meccanici. La stampa 3D rappresenta uno strumento strategico, non solo operativo, per affrontare le sfide del futuro”, sostiene Alfano.
La sinergia con Stratasys, supportata da anni di collaborazione, test condivisi e aggiornamenti tecnologici continui, rappresenta un elemento chiave per l’innovazione sostenibile.

Prospettive future
Stampante 3D Origin in lavorazione

Conclusioni

La collaborazione tra BTicino e Stratasys attraverso il rivenditore Overmach (Platinum Partner di Stratasys) è un esempio virtuoso di come l’adozione della stampa 3D possa trasformare profondamente la cultura progettuale di un’azienda.
Dalla prototipazione rapida, fino alla coesistenza armoniosa con le tecnologie tradizionali, l’Additive Manufacturing è oggi parte integrante del DNA innovativo di BTicino.
Il futuro è già iniziato, e si costruisce – strato dopo strato – anche grazie alla stampa 3D.

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