In MAR, la parola d’ordine è personalizzazione  

Può una giovane azienda riuscire a distinguersi nel settore delle rettificatrici in tondo, un mercato in cui i principali player sono rappresentati da marchi storici e noti a livello nazionale e internazionale? Nel caso di MAR, azienda di Serravalle nella Repubblica di San Marino, la risposta è sì. La sua è una scommessa vinta, dove però niente è lasciato al caso o tanto meno all’improvvisazione… 

Se ufficialmente MAR ha meno di un decennio di vita (l’azienda viene fondata nel 2015 e inizia a produrre le proprie rettificatrici solo nel 2017), in realtà l’esperienza e il know-how in azienda sono molti di più (cinque soci e un’esperienza pluriennale maturata da ognuno nel settore della meccanica di precisione).  

Pochi anni, dunque, ma vissuti intensamente.  

Qual è quindi il bilancio di questi primi anni di attività? Lo abbiamo chiesto a Enrico Bollini, sales manager di MAR: “Dal punto di vista aziendale, la crescita e il progresso registrati in questi 7 anni ci riempie sicuramente di orgoglio. Sembra ieri che, tra mille dubbi ed incertezze, abbiamo deciso di aprire un’attività di assistenza tecnica in un capannone completamente vuoto. Da allora le sfide sono state quotidiane e sempre più complesse, ma grazie al nostro valido team di lavoro le stiamo affrontando con decisione e serietà. Chiaramente l’impulso iniziale basato sulle nostre singole esperienze si è via via trasformato in una strutturazione di tutti i reparti, con la creazione e la crescita di nuove figure, stando però attenti a mantenere un approccio rapido e fluido alle richieste della clientela. Il primo valore che portiamo avanti è proprio l’attenzione al singolo cliente, qualunque sia la richiesta”.  

La clientela di MAR è piuttosto variegata 

Abbiamo chiesto a Enrico Bollini qual è l’utilizzatore tipo delle rettificatrici in tondo MAR e che diffusione hanno attualmente le loro macchine a livello di mercato nazionale e internazionale. “In tutti i nostri modelli puntiamo alla massima tecnologia disponibile con un veloce ritorno economico dell’impianto. Non dimentichiamoci che le nostre macchine sono beni di investimento, e la sola proposta tecnologica non è sufficiente se non si è competitivi a livello economico. Questa “regola” ci ha permesso di vendere da subito le nostre rettificatrici in tondo a clienti molto differenti, sia artigiani che medie e grandi industrie nazionali. Nel creare le nostre macchine abbiamo poi cercato, fin da subito, di industrializzare i progetti con un occhio di riguardo alla manutenzione e all’assistenza tecnica, con l’obiettivo di renderle appetibili anche al mercato estero. Questo aspetto ci ha già permesso di vendere le nostre rettificatrici in tondo a clienti stranieri malgrado l’impossibilità (causa pandemia) a presenziare ad eventi internazionali. Nel prossimo futuro, abbiamo in previsione di prendere parte ad alcune fiere di settore in modo da iniziare ad espandere la nostra proposta soprattutto a livello europeo”.  

Assistenza e revisione rappresentano il 20% del fatturato attuale di MAR 

Come sottolinea lo stesso Bollini, uno dei punti di forza di MAR è sempre stata l’assistenza tecnica e il servizio di revisione dell’usato. “Attualmente l’assistenza tecnica presso clienti e la revisione in sede di macchinari rappresenta un 20% circa del nostro fatturato. In realtà, in termini assoluti è un valore in costante crescita da quando siamo partiti, ma d’altro canto la produzione di macchine nuove è “esplosa” negli ultimi tempi diventando la percentuale predominante del nostro fatturato. Il core business di MAR rimane però focalizzato a garantire velocità e attenzione sull’assistenza. A tal proposito, nell’ultimo anno abbiamo potenziato il personale produttivo raggiungendo un totale di 35 dipendenti, di cui una ventina addetti sia alla produzione che all’assistenza presso clienti. Per superare le difficoltà imputabili alla pandemia, un grande aiuto è arrivato anche dalle tecnologie di teleassistenza remota che ci hanno permesso, almeno sugli impianti più moderni, di ridurre i tempi di attesa e di identificare meglio i problemi occorsi. Estremamente importante è inoltre la possibilità di poter disporre di un magazzino ricambi ben fornito, soprattutto in caso di componenti ormai obsoleti e difficilmente reperibili anche online. In questo senso, abbiamo inserito una gestione automatica delle scorte minime e aumentato lo spazio disponibile utilizzando dei magazzini verticali automatici”.  

Accantoniamo per un attimo il discorso service, per parlare di MAR in veste di costruttore di rettificatrici in tondo. Due aspetti che contraddistinguono tutte le macchine a marchio MAR sono la modularità e l’elevato grado di personalizzazione. “Qual è il grado di personalizzazione raggiungibile e qual è il grado di coinvolgimento da parte del cliente? Sorrido a questa domanda pensando ad un caso recente: con un cliente straniero, con lavorazioni e materiali particolari, abbiamo progettato la macchina sul volo di rientro, partendo da un foglio bianco. Questo schizzo, inviato successivamente via mail al cliente, è stato discusso e definito come progetto tecnico che ha generato un modello unico e univoco per quella specifica applicazione. Tra l’altro, per esigenze di spazio, abbiamo dovuto “ribaltare” in verticale alcune lavorazioni, prevedendo di spedire la macchina in più parti preassemblate per poterla spostare attraverso spazi molto angusti. Più che parlare di co-design, in questo caso siamo andati addirittura oltre, perché si è trattato di inventare insieme al cliente qualcosa di nuovo, e non è neanche il caso più assurdo che abbiamo gestito in questi anni. Diciamo che spesso il cliente vuole qualcosa di “unico” sia per processo che per forma, in quanto il mercato attuale prevede una specializzazione sempre più estrema, e ciò ci permette di metterci continuamente in gioco con tutti i rischi connessi. Sino a oggi ogni progetto è andato a buon fine, e questo ci rassicura molto e ci motiva ulteriormente”.  

La famiglia di macchine MAR continua a crescere…  

Parliamo adesso delle rettificatrici in tondo. MAR ha iniziato con una linea di macchine universale, la serie Titan (), a cui si è affiancata la serie X con i modelli X500 (macchina compatta ma dalle grandi prestazioni) e la sorella “maggiore” X1000. Recentemente è stata lanciata una terza linea di rettificatrici in tondo, la MCR, sigla che identifica il modello più piccolo, anch’esso sviluppato con una concezione modulare e destinato a realizzare con massima precisione pezzi di piccole dimensioni. C’è un motivo particolare che ha spinto MAR a scegliere di coprire questo specifico segmento di mercato? Risponde Bollini: “In Italia, gran parte del mercato ha sempre privilegiato soluzioni generaliste, sia in termini di prestazioni che di dimensioni. Se da un lato le rettificatrici in tondo di taglia media, tipo 1.000 mm di distanza punte, rappresentano la maggioranza del nostro business, con alcuni modelli nuovi, come l’X500 e la MCR, abbiamo iniziato ad approcciare il mondo della meccanica di piccole dimensioni cercando di fornire soluzioni performanti e ingombri contenuti. Il successo della X500 sta nel prevedere un ingombro “finito” in uno spazio di 2.200×2.200 mm. A breve presenteremo una versione ancora più piccola, denominata X300 per via della massima lunghezza rettificabile, che avrà dimensioni a terra di circa 1.400×1.400 mm. D’altra parte, il nostro “bestseller”, il modello X1000, è adesso disponibile anche in versione 1.600 e 2.100, proprio per coprire al meglio una gamma completa di lunghezze che va dai 300 ai 2.000 mm circa. Da segnalare che, proprio di recente, abbiamo consegnato la nostra prima macchina specifica per lavorazioni da interni denominata Python, che apre la strada anche a una futura rettificatrice simultanea di fori da interni e rasamenti. In generale, ogni nuovo progetto rappresenta una potenziale gamma di prodotto con un elevato grado di personalizzazione, proprio come è avvenuto nei modelli sin qui realizzati”.  

Nelle rettificatrici tondo, grandi prestazioni in un ingombro ridotto 

La rettificatrice in tondo X500 è solo uno dei più recenti modelli introdotti sul mercato da MAR. Prima di entrare nel merito di questo specifico modello, Enrico Bollini sottolinea come per la realizzazione delle proprie macchine esistono diversi capisaldi che si ritrovano in tutte le rettificatrici a marchio MAR. “Per ogni modello abbiamo dei “paletti” imprescindibili e comuni, come ad esempio il basamento in granito naturale, il cinematismo a motori lineari di serie, gli elettromandrini custom costruiti su nostra specifica, e soprattutto il nostro software a maschere grafiche indispensabile nella personalizzazione richiesta dai clienti. La proposta di MAR si rivolge sia ai settori cosiddetti “classici” della produzione meccanica sia (come accade sempre più spesso) in ambiti in cui viene richiesta la lavorazione di materiali innovativi o di forme particolari. Da sempre, con i nostri fornitori abbiamo stretto una partnership per garantire personalizzazioni di prodotto che non aumentino i tempi di consegna che mai come in questo periodo rappresentano un vero e proprio tallone di Achille”. Torniamo a focalizzare l’attenzione sulle macchine MAR e in particolare sulla rettificatrice in tondo a montante mobile X500, destinata a lavorare diametri esterni o interni fino a 500 mm di lunghezza e un diametro rotante di 250 o 360 mm. Il basamento di granito naturale è dotato di 3 punti di livellamento in modo da poter essere sempre in appoggio su ogni pavimentazione. Il granito è lavorato in Italia con precisioni identiche a quelle dei banchi di riscontro più accurati e precisi, garantendo così una lunga durata. La disposizione a croce degli assi X e Z, unita al movimento tramite motori lineari, assicura il minor ingombro possibile a terra (2.200×2.200 mm).  

Una delle novità che identifica il modello X500 è il passaggio delle varie connessioni, che dalla torretta plurimandrino Torque scendono attraverso il basamento per poi entrare direttamente in armadio elettrico. In questo modo, si riducono al minimo le lunghezze cavi e si eliminano le giunzioni o le prolunghe. Sulla torretta si possono alloggiare fino a 2 elettromandrini, con configurazioni variabili sia per mole da esterni che interni. Sia l’asse X che Z scorrono su una tripla guida lineare con pattini a ricircolo di rulli, movimentati da motori lineari di ultima generazione e controllati da righe ottiche assolute pressurizzate. La rettificatrice è dotata di serie di una testa porta pezzo (asse C) universale per lavorazioni tra centri fissi o rotanti, con motore Torque e cono attacco Morse 4 / ASA 4 (in opzione Morse 5 / ASA5). In alternativa, è possibile disporre di una testa portapezzo con elettromandrino per lavorazioni solo a sbalzo con velocità fino a 2.000 giri/min e alloggiamento per disco diamantato. Il gruppo, montato su guide lineari e bloccato da freni elettropneumatici, può essere movimentato in automatico tramite vite a ricircolo di sfere accoppiata a motore brushless digitale, con posizione controllata da riga ottica assoluta pressurizzata.  

Le prospettive per il futuro di MAR 

Per concludere abbiamo chiesto a Enrico Bollini di MAR in che modo sta cambiando il mondo della rettifica, anche in virtù di Industry 4.0, e quali sono i progetti in cantiere dell’azienda. “Il mondo evolve a una velocità sempre più elevata, così come le specializzazioni richieste. In Italia, l’avvento del 4.0 ha scardinato il vecchio modo di lavorare, obbligando un ricambio generazionale che impone, oggi più che mai, di investire su giovani in grado di interpretare e gestire il digitale. Le aziende dovranno quindi investire sempre più in ricerca e sviluppo per non perdere competitività. Non è lontano il momento in cui le macchine, oltre a segnalare problemi, potranno anche fornire risposte e soluzioni in maniera indipendente e autonoma. In qualità di costruttori dobbiamo quindi saper modulare la nostra proposta in modo da essere sempre più vicini ai nostri clienti, fornendo loro assistenza, formazione anche da remoto e sinergie.  

Per quanto riguarda il futuro di MAR, l’obiettivo dell’azienda è quello di diventare un punto di riferimento nel mondo della rettifica, senza porci limiti temporali o limiti in termini di spazio. Per questo motivo ci siamo “fatti in tre”: oltre alla sede di Serravalle di MAR, siamo presenti anche a Concorezzo (MB) con il marchio FEF e ad Alessandria (AL) con il marchio SAGITECH. Queste aziende si focalizzano, rispettivamente, nella costruzione di rettificatrici speciali o ad asse verticale (FEF) e nella produzione di rettificatrici in tondo dedicate al mondo automotive (SAGITECH), ciascuna sfruttando sinergie di prodotto con MAR e gli stessi aspetti tecnici e di appeal. La presenza capillare sul territorio ci permette anche di fornire una risposta più rapida e localizzata a livello di assistenza tecnica, che rimane una delle nostre priorità”.  

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