Una questione di Value Proposition: l’Associazione come punto di riferimento

A cura di Sergio Sartori, Vicepresidente FEDERTEC

Mai come ora l’industria italiana avverte come pressante la necessità di riflettere profondamente sulla propria competitività e sul proprio futuro. Necessità che si concretizza nelle singole imprese in un lungo percorso di riflessione strategica, teso a migliorare la propria specificità nel processo di creazione di Valore.
Grazie alle possibilità rese disponibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, anche in Italia si è aperta una stagione di cambiamento e pianificazione strategica volta a riguadagnare competitività a fronte di incertezza e volatilità sui mercati internazionali (i.e. costo dell’energia e materie prime, inflazione), instabilità e sconvolgimenti geopolitici e ancora minacce socio-sanitarie che tutt’oggi ci affliggono.
La risposta a queste sfide macroeconomiche, all’ecosistema e il contesto lavorativo, incerto e variabile, in cui oggi ci troviamo ad operare è incarnata dal concetto di “Cultura del Cambiamento”. Pare evidente come la trasformazione in atto vada ben oltre la sola attenzione allo sviluppo tecnologico (la cosiddetta Digital Transformation), seppur centrale ed abilitante. Di fatto non è possibile prescindere da una profonda rivoluzione di carattere culturale del tessuto aziendale, nella quale le persone, in primis, assumano il ruolo di attori protagonisti e promotori attivi del cambiamento dei processi aziendali. In quest’ottica il ruolo di un’Associazione come FEDERTEC risiede proprio nella possibilità di creare valore per i propri soci, ponendosi come punto di riferimento autorevole, fonte di aggregazione e confronto su queste tematiche. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma dove, mediante il confronto e la condivisione, si facilita la comprensione del contesto globale, l’identificazione dei fattori di cambiamento esterni ed il loro potenziale effetto sulle nostre Imprese. È infatti in luoghi come FEDERTEC che presenti e futuri manager si incontrano, scambiano idee, si confrontano, ed imparano gli uni dagli altri. Il concepimento e la promozione di attività di divulgazione e formazione (tra questi mi permetto di citare la recente proposta di progetto “Transizione digitale per lo scambio dati di filiera”) hanno lo scopo e, ancor più, la responsabilità di ispirare e accompagnare questo processo di cambiamento. In particolare, nell’ambito della formazione tecnica, la collaborazione con l’Industria ricopre un aspetto cruciale: partnership dedicate tra istituti formativi, quali ITS, Centri di Ricerca e università, e aziende del settore rappresentato da FEDERTEC sono la chiave di volta per lo sviluppo di percorsi formativi innovativi, in linea con le esigenze effettive del mercato e tali da garantire rilevanza ed efficacia nel plasmare una forza lavoro competente e pronta ad affrontare le sfide tecnologiche in continua evoluzione.L’obiettivo fondante di FEDERTEC di essere riconosciuta come effettivo punto di aggregazione e riferimento passa anche tramite attività istituzionali, di stampo più tradizionale e forse dal sapore un po’ âgé, come la regolamentazione normativa. Rispetto alla trasformazione culturale in atto, tali attività assumono in realtà una rilevanza ancor più netta. Di fatto le norme svolgono un ruolo fondamentale nel configurare il panorama industriale globale. La loro importanza si estende ben oltre alla mera standardizzazione, influenzando di fatto ed in modo diretto l’efficienza, la sicurezza e l’innovazione nei diversi settori. Per questo motivo il processo di sviluppo e valutazione degli impatti di una norma sul nostro comparto non può, e non deve, prescindere dalla partecipazione attiva delle singole aziende interessate. Uno dei principi fondamentali che guidano l’attività di normazione è la consensualità, la capacità di identificare soluzioni condivise, atte a soddisfare le esigenze di tutte le realtà economiche, industriali e sociali impattate. A maggior ragione un’associazione come FEDERTEC non può che non avere un ruolo da protagonista in questo processo in quanto, per costituzione, si pone come ente terzo super partes, in grado di supportare e rappresentare le esigenze tanto delle piccole che delle grandi aziende.
In questo assume vero significato la base della nostra realtà associativa: “Il meglio di ognuno di noi, insieme!”