Poche righe per qualche riflessione sul mio mandato

a cura di Marco Francesco Bocciolone, Presidente di FEDERTEC

Era novembre dell’anno scorso quando a margine di una conferenza presso il Polo Territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, la dott.ssa Galbiati mi fece cenno del progetto di fusione tra ASSIOT e ASSOFLUID in FEDERTEC e mi chiese la disponibilità a ricoprire il ruolo di presidente durante il transitorio necessario a formalizzare la nuova associazione.

Il progetto mi è sembrato molto interessante anche per il bagaglio di conoscenze dirette di molte aziende delle due associazioni per attività comuni di ricerca e/o di trasferimento tecnologico. In un mondo sempre più multi- e inter- disciplinare portare in un’unica rappresentanza il mondo delle trasmissioni, della pneumatica e dell’idraulica non può non avere come risultato la crescita del potenziale tecnologico, delle competenze, delle conoscenze e della possibilità di fare lobby (nel senso positivo del termine!), condizioni indispensabili a supportare la competitività sul mercato mondiale.
Dal punto di vista personale la proposta mi è apparsa inoltre estremamente interessante dandomi l’opportunità di vivere “dall’interno” il mondo delle imprese e capirne meglio le dinamiche; punto di forza del Politecnico di Milano il rapporto con le aziende, dalle micro ai grandi gruppi internazionali: qualsiasi occasione che porti ad una maggior conoscenza reciproca – anche non necessariamente e solamente tecnico-scientifica – non può che essere un valore aggiunto per conseguire il pieno successo delle attività in cui si è partner.
Su queste basi molto convintamente ho accettato la proposta dei presidenti Galbiati e Di Monte sapendo che in ogni caso avrei potuto contare sulla loro esperienza e supporto.
Dal 22 di marzo FEDERTEC è ufficialmente costituita e oggi siamo alla vigilia dell’Assemblea Ordinaria che eleggerà il Presidente e formalizzerà gli organi di governo; a questo traguardo si è giunti avendo come base la convinzione di tutti della bontà e dell’indispensabilità del progetto conseguentemente superando quelle inevitabili criticità che nascono in una operazione dove mondi diversi convergono in una nuova realtà.
Chiudo coi i ringraziamenti: ai presidenti Assunta Galbiati e Domenico di Monte e a tutti i membri del Consiglio Generale che con determinazione “ci hanno messo la faccia” per raggiungere il risultato.