Condition based monitoring

Condition based monitoring – Manutenzione predittiva con l’inverter

I protagonisti di SPS Italia Digital Days

Con l’inverter VLT® Danfoss trasforma il drive in un sensore intelligente in grado di monitorare le condizioni del sistema utilizzando i dati reali acquisiti durante l’intero ciclo operativo. Viene così creata una baseline di prestazioni ottimali del drive, misurate localmente nell’applicazione.

I dispositivi pronti per Industry 4.0 hanno spesso una intelligenza integrata e la possibilità di trasferire tutti i dati collezionati a un dispositivo di livello gerarchico superiore. I drive nelle applicazioni Industry 4.0 sono la maggiore sorgente di informazioni in un processo produttivo e possono svolgere un ruolo importante nel rendere l’industria e i processi preparati alla digitalizzazione, in virtù del loro ruolo privilegiato. Il drive, infatti, è un vero e proprio sensore elettrico in grado di monitorare o dedurre grandezze fondamentali come corrente, tensione, coppia, velocità, potenza, e così via. Queste grandezze sono però rilevate real time e con tempi propri di un sistema di controllo motore. La quantità di dati che ne deriva è enorme e va filtrata in modo che siano fruibili e comprensibili.

Il drive diventa un sensore intelligente

Con la famiglia di drive VLT®, Danfoss spinge ulteriormente in avanti questa naturale predisposizione, facendo diventare il drive, oltre che un attuatore, un sensore anche più intelligente. I drive intelligenti Danfoss monitorano le condizioni del sistema utilizzando dati reali acquisiti a tutte le velocità durante tutto il ciclo operativo, creando una baseline di prestazioni ottimali del drive, misurate localmente nell’applicazione. In caso di una deviazione significativa dalla baseline, il sistema avvisa l’utente, anticipando situazioni critiche che richiederebbero costosi interventi o costosi tempi di inattività non pianificati. Le attività di manutenzione possono quindi essere programmate e allinearsi ai servizi pianificati per ridurre i tempi di inattività. È possibile scegliere di archiviare i dati nel cloud o nell’archivio dati locale. Il Condition based monitoring offre un funzionamento senza problemi per il massimo tempo di attività e costi di installazione ridotti anche sui sistemi esistenti.