Tokbo porta l’IoT nel settore degli elementi di fissaggio

Col suo sistema, Tokbo vuole portare l’IoT nel settore degli elementi di fissaggio: i bulloni diventano sensori per monitorare in tempo reale fattori come forza di serraggio, temperatura, vibrazioni e inclinazione, supportando la manutenzione predittiva.

Tokbo è la start-up dei sistemi di fissaggio “intelligenti”. Nasce dalla joint venture fra il Gruppo Agrati, specialista nella produzione di soluzioni di fissaggio, ed e-Novia, attiva nell’ambito delle soluzioni deep-tech. Aggiungendo una componente elettronica e di “intelligenza” ai sistemi di fissaggio, il sistema di Tokbo supporta la manutenzione predittiva e la sicurezza della struttura su cui viene applicata, in qualsiasi settore. L’idea ha preso forma inizialmente come soluzione full wireless, per poi passare a una soluzione customizzabile full-wire, tramite la quale i bulloni si connettono a una piattaforma dedicata per la visualizzazione del digital twin, a cui può accedere il cliente stesso. In questo modo, i sistemi di fissaggio diventano sensori per il monitoraggio in tempo reale di diversi fattori come forza di serraggio, temperatura, vibrazioni e inclinazione. Viti e dadi vengono posizionati nei punti critici da monitorare, trasmettendo dati sulla tensione e sull’allungamento, sulle accelerazioni subite e sull’inclinazione esistente. Tokbo consente così di comprendere in tempo reale le condizioni operative delle strutture, intercettando tempestivamente le anomalie.

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Ai sistemi di fissaggio viene aggiunta una componente elettronica e di “intelligenza”.

Una soluzione customizzabile ideale per molteplici settori

Spiega Ivan Moroni, CEO di Tokbo: «Siamo focalizzati sul mondo delle infrastrutture e delle reti di trasporto, perché la necessità di monitorare la sicurezza è più importante che mai. Il nostro sistema è in grado di tenere sotto controllo, in tempo reale e in modo continuo, tutte le infrastrutture o i macchinari su cui viene applicato». Con Tokbo la sicurezza viene migliorata in due modi: monitorando direttamente lo stato di funzionamento, e anticipando, sulla base dei parametri raccolti, ogni potenziale problema attraverso una manutenzione predittiva. Grazie alla sua flessibilità di applicazione, il sistema può essere facilmente utilizzato per tutti i sistemi filettati come bulloni, ancoraggi o barre. Viene ampiamente applicato non solo dalle società di gestione di infrastrutture come ferrovie, metropolitane, autostrade e aeroporti, ma anche da diversi attori industriali come ad esempio produttori di macchinari per l’acciaio o di gru. Ma le applicazioni possibili sono ancora di più: basti pensare al monitoraggio di frane, edifici, ponti o anche sulle navi, con il controllo delle sospensioni dei relativi motori. Tokbo sta inoltre sviluppando una seconda versione di soluzione full wireless per alcune esigenze specifiche. In aggiunta, la soluzione brevettata comprende un sistema di cablaggio diretto che fornisce l’alimentazione sia da rete sia mediante dei pannelli solari, ed evita la manutenzione legata alla sostituzione delle batterie.

Gli obiettivi per il futuro

La start-up controllata da Agrati ha l’obiettivo di superare in tre anni 1,5 milioni di fatturato. Entro la fine dell’anno verranno installati venti sistemi attivi presso i clienti, fra cui aeroporti, ferrovie, metropolitane, gru, navi e impianti industriali. Si possono già contare 183 sensori e 29 gateway. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento per il monitoraggio di giunti, infrastrutture e sistemi industriali, allargando il mercato anche a Svizzera, Giappone, Stati Uniti e America Latina.