BFT Burzoni: storia di un successo tutto italiano

In occasione del 50esimo anniversario, abbiamo intervistato Arianna Burzoni, Amministratore Unico di BFT Burzoni, che ha ripercorso per NewsMec le tappe più importanti che hanno scandito la crescita e decretato il successo dell’azienda di famiglia.

di Laura Alberelli

Quest’anno BFT Burzoni festeggia il suo primo mezzo secolo di attività. È nel 1974 infatti che Alberto Burzoni decide di fondare l’azienda di Podenzano (in provincia di Piacenza) che nel corso degli anni con il suo programma di utensileria è diventata un punto di riferimento nel campo delle lavorazioni meccaniche ad asportazione truciolo. Al timone dell’azienda c’è oggi la figlia Arianna Burzoni, che prosegue la strada intrapresa dal padre con la stessa passione e intraprendenza del suo fondatore. Ma per guardare al futuro, è bene ricordarsi sempre da dove si è partiti e non dimenticare mai le proprie origini, che fanno parte della nostra eredità personale e – in questo caso – imprenditoriale. “Penso che il traguardo dei 50 anni di un’attività non sia solamente un obiettivo lavorativo, ma rappresenti la massima espressione del coraggio del fondatore e di tutte le persone che sin dal primo giorno hanno creduto in una passione comune. La passione di cui stiamo parlando è quella dimostrata sin dagli esordi da mio padre, Alberto Burzoni, verso il mondo metalmeccanico. Alberto Burzoni, infatti, aveva iniziato il suo percorso lavorativo come apprendista in uno dei marchi di primo piano dell’industria meccanica italiana, ovvero la Innocenti, che si trovava a Lambrate nella periferia est di Milano. Quel lavoro lo aveva ottenuto presentandosi direttamente in officina e dimostrando sin da subito la sua voglia di fare, al punto di diventare in meno di due anni capo di un intero reparto. Alla Innocenti, (si parla degli anni Cinquanta, quando dalle catene di montaggio si produceva la Lambretta) Alberto impara l’arte e la fa sua. Capisce poi di voler mettersi in proprio e all’inizio degli anni Settanta decide di varare la sua nave imprenditoriale partendo proprio nella cantina di casa, in Via Cornegliana 11. La crescita esponenziale fatta insieme ai suoi primi Tecnici Commerciali di fiducia gli permette nel 1988 di trasferirsi già nella sede odierna, ai Casoni di Gariga a Podenzano.
Il mio arrivo in azienda risale al 1996, dapprima in qualità di agente di vendita, successivamente come Condirettore insieme a mio padre e adesso come Amministratore Unico.
BFT Burzoni è un’azienda dinamica e agile, proprio come la pantera che dal 2004 ne è il simbolo. Pantera che nel 2020 si è aggirata in carne e ossa nel magazzino di Gariga: grazie alla collaborazione con il caregiver del felino, è stato possibile girare alcune scene destinate alla realizzazione dell’emozionante video di presentazione aziendale”
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Un ascolto attivo

Nel corso di questi primi 50 anni di attività, la “Casa della Pantera”, come ormai viene soprannominata BFT Burzoni per via del suo marchio inconfondibile di cui parlava prima la stessa Arianna Burzoni, è stata testimone (da un lato) e protagonista (dall’altro) di importanti cambiamenti che hanno interessato il mondo della meccanica e, nello specifico, quello degli utensili. Abbiamo chiesto ad Arianna Burzoni di riassumerli per noi. “In un lasso di tempo così ampio, ovvero 50 anni, i cambiamenti sono stati davvero tanti. Basti pensare allo scenario agli esordi negli anni ‘70, un periodo in cui l’Italia arrivava da una grande crescita economica e dei consumi, dove tutto era in espansione e anche da costruire. Come ho detto in precedenza, mio padre ha creato la sua attività nella cantina di casa partendo davvero da zero. Abbiamo iniziato con 2 dipendenti fino ad arrivare a essere la realtà di oggi che conta 60 collaboratori, di cui 23 agenti.
In quegli anni il mercato era meno concorrenziale rispetto ad adesso, ma la globalizzazione lo ha reso molto più esigente e competitivo. In breve tempo, abbiamo capito come l’unico modo per differenziarci fosse puntare sulla qualità del prodotto e anche sull’importanza del servizio, mantenendo sempre un ascolto attivo verso le esigenze del cliente.
Inoltre, la disponibilità in pronta consegna è la risposta di una società sempre più veloce, come è la nostra: soprattutto chi lavora in conto terzi deve rispondere velocemente alle richieste dei committenti”
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Un’azienda dal cuore ecosostenibile

L’offerta di BFT Burzoni è particolarmente ampia e si rivolge ai più diversi ambiti produttivi, come ci conferma la stessa Arianna Burzoni. “Con i nostri prodotti siamo in grado di coprire circa il 90% delle lavorazioni meccaniche, permettendoci così di raggiungere pressoché qualsiasi mercato. Il principale punto di forza però che ci viene riconosciuto e che ci differenzia è la nostra specializzazione nella realizzazione di soluzioni per lavorazioni di acciaio inossidabile e super leghe resistenti al calore. Risorse primarie della nostra azienda sono la preparazione e la professionalità della rete di agenti presenti su tutto il territorio, che è un nostro motivo di orgoglio. Si tratta di una vera e propria squadra che, diretta dal direttore commerciale Gian Luca Andrina, ha il compito di mantenere l’ascolto attivo. Per rispondere alle specifiche richieste viene coinvolto anche l’Ufficio Tecnico, cui fa capo l’ingegner Pierluigi Pozzi, dove si realizzano gli utensili speciali in tempi molto brevi”.
Oltre all’ampia gamma di prodotti e a un team di persone e tecnici specializzati in grado di fornire soluzioni effettivamente in grado di risolvere problemi e in tempi brevi, un altro elemento distintivo dell’azienda è la sua anima green. BFT Burzoni è un’azienda ecosostenibile. Nel nostro piccolo, stiamo contribuendo all’evoluzione green alla quale – sia da privati cittadini sia da azienda – è necessario aderire per poter rispettare il nostro pianeta. In quest’ottica, dal 2021 BFT Burzoni si impegna a diminuire il proprio impatto sull’ambiente e adopera packaging provenienti da fonti rinnovabili. Gli imballaggi dei nostri utensili vengono prodotti con la canna da zucchero, una base biologica di etanolo che rende la confezione riciclabile e amica dell’ambiente.
Per ogni chilo di bioplastica coltivata, vengono assorbiti 2,15 kg di CO2 nell’atmosfera. Al contrario, con la produzione di plastica proveniente da fonti convenzionali, si immetterebbero quasi 2 kg di CO2 per ogni kg di plastica.
Inoltre, grazie al servizio di riaffilatura e rivestimento riusciamo a garantire una seconda vita agli utensili con un conseguente risparmio economico e ambientale.
In ultimo, non certo per importanza mi piace ricordare che l’economicità risiede anche nella corretta applicazione dell’utensile, un mindset che abbiamo fatto nostro e che cerchiamo di trasmettere anche ai nostri clienti”
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Qualità, professionalità senza dimenticare il fattore umano

In compagnia di Arianna Burzoni si è parlato del passato e del presente di BFT Burzoni. È arrivato il momento di parlare del futuro, da un punto di vista tecnologico ma anche di prospettive di crescita dell’azienda.
“Da un punto di vista tecnologico, la crescente evoluzione in questo ambito impone un aggiornamento continuo di nuove qualità di metallo duro, rivestimenti e geometrie di taglio per rimanere allineati all’avanzamento tecnologico delle macchine utensili. Ogni elemento ha la finalità di rendere sempre più performante la lavorazione. A prescindere dall’evoluzione tecnologica, credo però che “l’utensile del futuro” risieda nella capacità dell’operatore di applicare al meglio lo strumento che si trova a utilizzare. Per questa ragione, puntiamo molto sulla formazione del nostro personale e sul servizio di consulenza per i nostri clienti.
Da un punto di vista di prospettive di crescita futura, l’obiettivo di BFT Burzoni è riuscire a completare ulteriormente la propria offerta. Per fare ciò, abbiamo in previsione di organizzare una serie di corsi di formazione personalizzati in base alle esigenze del cliente, in modo da garantire massima produttività grazie al miglior utilizzo degli utensili”
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A conclusione della nostra intervista ad Arianna Burzoni, abbiamo chiesto all’Amministratore Unico di BFT Burzoni qual è il segreto del successo dell’azienda di famiglia. “Se dovessi analizzare i punti cardine della crescita costante di BFT Burzoni che ci hanno permesso di consolidare il marchio fino a farlo diventare un importante punto di riferimento nell’ambito delle lavorazioni meccaniche ad asportazione truciolo penserei a caratteristiche come la flessibilità progettuale, la qualità e l’alta tecnologia dei prodotti, la disponibilità in pronta consegna dell’intera gamma, la professionalità e la preparazione tecnica della nostra forza vendita.
Se dovessi invece ricercare l’elemento distintivo di una realtà come la nostra, la troverei senza dubbio nel fattore umano. A mio padre, Alberto Burzoni, piaceva ricordare che “si può crescere solo grazie all’impegno di tutti i collaboratori. La mia filosofia è sempre stata quella di creare armonia e collaborazione all’interno della mia ditta. Lavorare deve essere, oltre a una necessità, un piacere, un luogo dove esprimere e realizzare al meglio le proprie capacità”
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