OML: due novità sotto il segno del bloccaggio

Il sistema di bloccaggio/sbloccaggio Zero Point PLUS 5 e la morsa V5 visti a EMO Hannover sono la risposta di OML alle richieste di un mercato alla ricerca di soluzioni meno complesse ma con la qualità, l’affidabilità e l’unicità che caratterizza da sempre tutti i prodotti dell’azienda.

di Laura Alberelli

Ogni anno il catalogo di OML (azienda del gruppo SMW® Autoblok) viene aggiornato e ampliato con il lancio di nuovi prodotti la cui presentazione ufficiale coincide generalmente con alcune fiere espositive di grande richiamo, dove le aziende (clienti e potenziali) si danno tradizionalmente appuntamento per scoprire le più recenti novità tecnologiche destinate al comparto della meccanica.
Quest’anno il palcoscenico scelto da OML è stato (ovviamente) EMO Hannover, occasione in cui l’azienda ha presentato non una ma ben due novità: si tratta del sistema di bloccaggio/sbloccaggio Zero Point PLUS 5 e della morsa V5. Per coloro che non avessero avuto modo di visitare lo stand SMW® Autoblok ad Hannover, abbiamo chiesto a Lorenzo Bergantin, amministratore di OML, di introdurre ai lettori di NewsMec le due nuove soluzioni e di spiegarci in che segmento di mercato si vanno a collocare.

Un nuovo sistema Zero Point meccanico per il bloccaggio/sbloccaggio dei perni

Da sempre, OML è particolarmente attenta a quelli che sono i trend di mercato e le richieste provenienti dai propri clienti. I due nuovi prodotti presentati a EMO Hannover sono quindi la risposta a una richiesta specifica proveniente dalla clientela dell’azienda, come spiega Lorenzo Bergantin: “Tramite la nostra rete commerciale, i nostri clienti ci hanno chiesto di ampliare la nostra gamma di prodotti con soluzioni per il bloccaggio meno “evolute” (diciamo così), un po’ come quelle offerte dalla nostra concorrenza ma con le prestazioni, l’affidabilità e l’unicità che caratterizza tutti i prodotti a marchio OML.
L’obiettivo di OML non è infatti quello di copiare ciò che gli altri fanno, ma di sviluppare soluzioni uniche e innovative (e, pertanto, brevettabili). Abbiamo quindi sviluppato un prodotto “compatibile” con quello che è già disponibile sul mercato, ma mettendoci però del nostro. Abbiamo “rivoluzionato” il concetto stesso del prodotto, dando così vita a PLUS 5, un sistema Zero Point meccanico unico nel suo genere con bloccaggio/sbloccaggio dei perni con una rotazione di soli 140°. Il meccanismo per il bloccaggio dei perni è costituito da una camma azionata da un perno eccentrico, che assicura elevate prestazioni in termini di precisione e forza di bloccaggio. Ciò è merito soprattutto della camma che blocca contemporaneamente i quattro perni verso l‘esterno. Il sistema di trasmissione vettoriale delle forze agisce vincolando i perni in modo uniforme e in tutte le direzioni. OML fornisce i propri perni di bloccaggio, anche se il sistema PLUS 5 è comunque compatibile con i perni più comuni disponibili sul mercato. Per questo motivo, PLUS 5 è utilizzabile anche con attrezzature già in uso presso il cliente senza che si renda necessario cambiare i perni di bloccaggio. Attualmente, PLUS 5 è disponibile nei modelli 52 e 96 di interasse.
Se montato su una macchina utensile, il sistema Zero Point PLUS 5 permette di azzerare i tempi di setup della macchina o di ridurli del 90%. PLUS 5 è soprattutto indicato in applicazioni di meccanica generale (su macchine tradizionali, verticali e orizzontali), e in particolare nel settore delle macchine utensili a cinque assi
”.

Un nuovo sistema Zero Point meccanico per il bloccaggio/sbloccaggio dei perni
Lorenzo Bergantin, amministratore di OML (azienda del gruppo SMW® Autoblok).

Riflettori puntati sulla nuova morsa autocentrante per macchine a 5 assi

Oltre al nuovo sistema PLUS 5, a EMO Hannover OML ha presentato la nuova morsa V5 di cui ci parla lo stesso Bergantin: “La morsa autocentrante V5 è destinata a equipaggiare macchine a cinque assi, proprio come la serie IMG che sta riscuotendo grande successo sul mercato. V5 rappresenta la versione “light” della IMG. Da un punto di vista delle trasformazioni, V5 è meno performante rispetto a una IMG (che può essere facilmente configurata in versione autocentrante, doppio bloccaggio e fissa), ma è altrettanto valida da un punto di vista dell’automazione grazie a una serie di prerogative costruttive.
A differenza della serie IMG, le morse V5 sono quindi disponibili solo in versione autocentrante e hanno un concetto costruttivo più semplice e un’applicazione più ridotta, come ad esempio le sedi di chiavette per un utilizzo diretto su cave a T. Si tratta quindi di un prodotto più di “automazione”, se vogliamo, senza per questo perdere di vista un focus come la vite protetta che è ancora più importante in presenza di automazione dove il truciolo rappresenta un grosso problema. Non a caso, la morsa V5 – come la versione IMG – ha la vite di manovra autocentrante completamente protetta.
Le morse V5, come la serie IMG, vengono proposte con ganasce SinterGrip e con ganasce Basic senza SinterGrip. Il design compatto che contraddistingue le morse V5 garantisce una migliore accessibilità e aperture di uscita trucioli molto ampie. Su questo sistema, la forza di bloccaggio arriva fino a 32 kN (50 Nm). Attualmente, le morse V5 sono disponibili in due versioni, entrambe innovative e funzionali, in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza
”.

Registrato quest’anno un aumento del fatturato del 5% rispetto al 2022

Come abbiamo scritto in precedenza, questi due nuovi prodotti sono stati presentati a EMO Hannover. Abbiamo quindi chiesto a Lorenzo Bergantin un suo parere in merito all’edizione appena conclusasi della fiera e, più in generale, qual è lo scenario più probabile del mercato per i mesi a venire. “Devo ammettere che le mie aspettative per EMO Hannover non erano positive, soprattutto a causa della scarsa vivacità del mercato negli ultimi periodi. In realtà, le cose sono andate meglio di quanto credessi. Abbiamo registrato una buona affluenza, motivo per cui posso ritenermi molto soddisfatto.
Al di là del discorso fiera e parlando in termini più generali, temo purtroppo che il 2024 non sarà un anno dei migliori, soprattutto considerando il rallentamento che si sta registrando non solo sul mercato italiano ma a livello mondiale. Ovviamente, spero di essere smentito un po’ come è successo per la EMO, ma saranno i dati a parlare.
Per quanto ci riguarda, fortunatamente OML continua a lavorare e i risultati ci sono e sono davvero buoni. Rispetto al 2022, stiamo registrando un +5% di fatturato e credo che finiremo il 2023 mantenendo questo risultato. Si tratta di un dato particolarmente significativo, perché ottenere un +5% su un 2022 che è stato un anno più che positivo non è cosa da poco. Non posso però negare che il rallentamento c’è e lo avvertiamo anche noi: agli inizi di settembre, abbiamo accusato una forte battuta di arresto, mentre a partire da ottobre il mercato sembra essere ripartito. In questi mesi abbiamo diversi ordini da evadere e stiamo lavorando a pieno regime, motivo per cui il 2023 si concluderà in maniera positiva. Il 2024, invece, resta un grande punto di domanda…
”.

Un’azienda in crescita, sia sul mercato interno sia estero

L’ultima volta che abbiamo incontrato l’amministratore di OML ci è stato detto che uno degli obiettivi che l’azienda si è prefissata di raggiungere in un prossimo futuro è quello di aumentare la percentuale di fatturato proveniente dall’export in modo da arrivare a un 50-50, tra export e mercato interno. Abbiamo chiesto a Bergantin a che punto sono con la “conquista” del mondo: “Non è facile passare da un 30-70 a un 50-50. Ci stiamo lavorando e occorre tempo, ma lentamente i risultati stanno arrivando. Oggi il nostro fatturato è composto da 55% export e 45% fatturato interno. Questo però non significa che l’export aumenta a discapito del fatturato nazionale: il fatturato proveniente dal mercato italiano è costante se non in crescita, contestualmente però il fatturato estero cresce a sua volta in quanto aumentano i volumi. Per affermarci sui mercati esteri più strategici per OML – come Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina – ci appoggiamo alle filiali SMW® Autoblok già presenti sul territorio, mentre su altri mercati ci avvaliamo della collaborazione di rivenditori esclusivisti che importano il nostro prodotto e lo distribuiscono sul territorio”.
Dalle parole di Lorenzo Bergantin è evidente come OML sia un’azienda sana e in continua crescita. Per proseguire in questa direzione, è necessario investire in maniera costante in nuove tecnologie così da supportare una capacità produttiva in continuo aumento. “Il più recente investimento sostenuto quest’anno è stato l’acquisto di una nuova rettificatrice Favretto di medie dimensioni. Il grande successo che stiamo riscuotendo con la serie IMG, si è tradotto per l’azienda in un aumento della capacità produttiva a livello di fresatura, che rappresenta una parte importante del processo di produzione. Nella fase finale del processo, per le operazioni di finitura della morsa si è dunque resa necessaria una rettifica. Abbiamo quindi investito in una nuova rettificatrice per piani Favretto di medie dimensioni, che ci permette di far fronte alle richieste attuali. La rettificatrice Favretto è solo l’ultimo investimento, in ordine di tempo, sostenuto dall’azienda. Circa un anno e mezzo fa, OML ha investito in due centri di lavoro orizzontali Kitamura con pallet 800×800 mm serviti da magazzino Fastems con 64 stazioni (arrivato in azienda circa un anno fa). Come vede, la nostra politica di investimenti in nuove tecnologie non si ferma. Al momento non abbiamo in previsione altri investimenti, ma non lo escludiamo in futuro”.
Sempre parlando di futuro, abbiamo chiesto a Lorenzo Bergantin se ci sono altre novità di prodotto in serbo per i propri clienti. “Il sistema Zero Point PLUS 5 e la morsa autocentrante V5 sono i primi prodotti di una gamma che svilupperemo nei prossimi mesi. Nel nostro prossimo futuro, saremo quindi impegnati a costruire la gamma che avrà taglie diverse e diversi accessori. OML ha sempre qualche novità da proporre. Per saperne di più, non perdeteci di vista”.

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