
Pandora AI è una soluzione software di Tecnovation basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale, pensata su misura per il mondo degli stampi e dello stampaggio. Gli utenti possono porre qualsiasi domanda, ricevere report incrociati, grafici, ottenere analisi predittive e integrare il risultato ai sistemi di fabbrica.
di Adriano Moroni
Nel cuore dell’industria manifatturiera italiana si nasconde un patrimonio inespresso: i dati. Enormi quantità di informazioni raccolte quotidianamente, ma che spesso restano silenziose, archiviate, quasi inutilizzate. Tecnovation, Solution Factory nata nel 2007 con sedi a Pordenone, Pavia e Jesi (AN), ha deciso di dare voce a questi dati. Lo ha fatto con Pandora AI: un sistema intelligente che si nutre dell’esperienza aziendale, impara e restituisce valore, decisioni e vantaggi competitivi. Non è un concetto astratto, ma una realtà concreta, già in uso in alcune delle più avanzate aziende italiane del settore stampi e stampaggio.
“Abbiamo creato Pandora AI per dare finalmente valore ai dati che ogni stampista ha già in azienda. Non servono grandi rivoluzioni: basta metterli nelle condizioni di parlare, di suggerire, di aiutare chi decide ogni giorno in produzione. Pandora AI è uno strumento pratico, pensato con chi lavora sul campo, per ottenere risultati reali fin da subito”, spiega Igino Mortari, CEO di Tecnovation.
Il sistema Pandora AI sfrutta l’Intelligenza Artificiale, una tecnologia in piena espansione nel nostro Paese. Il mercato dell’AI ha infatti raggiunto 1,2 miliardi di euro nel 2024, con una crescita del +58% rispetto al 2023. “Oggi le aziende italiane – anche piccole e medie – investono in AI per analizzare dati, ottimizzare la produzione, e prendere decisioni più rapide e strategiche”, afferma Mortari.

Un progetto nato da un bisogno reale
Un anno fa, in Tecnovation è stato avviato un progetto di ricerca partendo da una constatazione semplice, ma importante: le aziende hanno già una quantità enorme di dati a disposizione, ma li utilizzano poco e male. “La maggior parte di questi dati viene consultata solo saltuariamente e raramente diventa un supporto concreto per migliorare le decisioni quotidiane”, sottolinea Mortari. “Ci siamo chiesti: come trasformare questo patrimonio nascosto in un vantaggio reale per l’azienda? Per rispondere, abbiamo messo in campo tutto ciò che abbiamo: la nostra esperienza nei processi produttivi, la conoscenza dei sistemi già esistenti in azienda, le relazioni con i clienti e il dialogo con il mondo della ricerca. Abbiamo analizzato le tecnologie AI disponibili, confrontato approcci, testato prototipi, discusso con chi ogni giorno vive la fabbrica.
Il risultato è stato chiaro: serviva uno strumento che non imponesse un nuovo modo di lavorare, ma che si inserisse nei flussi esistenti, valorizzando ciò che già c’è. Uno strumento accessibile, sicuro, che parlasse la lingua dello stampista”.
Pandora AI: l’assistente intelligente per lo stampista
Lo scorso giugno, durante l’AI Innovation Day, Tecnovation ha presentato ufficialmente Pandora AI: una soluzione software basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale, pensata su misura per il mondo degli stampi e dello stampaggio.
Pandora AI non sostituisce i software già in uso (ERP, MES, CAD/CAM, database e così via), ma si connette ad essi, li ascolta, li analizza e restituisce informazioni in tempo reale. “È un agente che apprende dai dati presenti in azienda, li elabora in locale – senza inviarli nel cloud – e li traduce in report, analisi, alert, suggerimenti operativi e indicazioni predittive, colloquia con gli asset dell’azienda”, dichiara Mortari. “Un po’ come un bambino che impara osservando e fa tesoro dell’esperienza, Pandora AI cresce con l’azienda, ne conosce il lessico, i ruoli, le priorità. È profilabile, quindi ogni figura aziendale, dall’operatore al responsabile di produzione, può ricevere le informazioni più rilevanti per sé. Ed è sempre disponibile: anche su app mobile, per avere un “alleato” a portata di mano, sempre aggiornato”.

Dati che diventano decisioni
Le aziende che stanno già utilizzando Pandora AI parlano di un vero e proprio cambio di paradigma: non più semplici “dati consultabili”, ma un sistema in grado di fornire risposte concrete a domande operative. “Quanto è probabile che una macchina vada in fermo nella prossima settimana?”, “Quale stampo ha i cicli produttivi più efficienti?”, “Che criticità potrà avere la mia officina tra tre giorni?”, “Quali preventivi simili ho già fatto e come sono andati?”: domande complesse, alle quali Pandora può rispondere in pochi secondi.
Pandora AI: un supporto strategico, non una “scatola nera”
Uno degli aspetti che rende Pandora AI unica è la specificità e trasparenza del processo. “L’obiettivo non è fornire “sentenze” inaccessibili, ma costruire consapevolezza”, sostiene Mortari. “L’AI non sostituisce l’intelligenza umana, ma la potenzia. I responsabili di produzione non delegano, ma decidono meglio e più velocemente. I preventivisti non si affidano al caso, ma alle esperienze già vissute. I manutentori non rincorrono i guasti, ma li anticipano.
Questa è la visione che ci guida: un’AI al servizio della persona, non viceversa. Non una moda, ma un’evoluzione naturale degli strumenti di lavoro”.

Il valore dell’esperienza condivisa
Lo sviluppo di Pandora AI non sarebbe stato possibile senza il contributo attivo di numerose imprese – stampisti e stampatori – che hanno messo a disposizione casi reali, esigenze pratiche, dubbi e intuizioni. “Il progetto è cresciuto ascoltando la fabbrica, non chiusi in laboratorio. E questo ha permesso di creare una soluzione su misura, concreta, utilizzabile, senza tempi lunghi di adozione”, sostiene Mortari.

Il futuro è già iniziato
A dicembre è prevista la distribuzione della nuova versione di Pandora AI, che includerà funzionalità ancora più avanzate: maggiore capacità predittiva, nuove integrazioni con sistemi di visione e tracciabilità, suggerimenti proattivi sulla manutenzione e un’interfaccia ancora più fluida. “Il nostro obiettivo resta comunque immutato: rendere il dato aziendale un elemento attivo, capace di generare valore, migliorare la qualità del lavoro e aumentare la competitività dello stampista”, conclude Mortari.
Con Pandora AI, Tecnovation ha dimostrato che l’Intelligenza Artificiale può uscire dai laboratori e diventare una risorsa quotidiana per gli stampisti. Non si tratta di “fantascienza industriale”, ma di strumenti concreti, reali, già funzionanti.
Chi saprà valorizzare oggi i propri dati, sarà più competitivo domani. E Tecnovation è pronta ad accompagnare le aziende in questo percorso.
Un patrimonio verticale e concreto
Con quasi vent’anni di esperienza sul campo, Tecnovation è oggi uno dei partner di riferimento per chi opera nella meccanica di precisione, e in particolare nel mondo della costruzione stampi e dello stampaggio. Un settore dove ogni errore costa caro, ogni fermo macchina pesa, ogni decisione deve essere rapida e precisa. “Il nostro team, composto da analisti, programmatori, consulenti e tecnici con competenze verticali, lavora da sempre a stretto contatto con le realtà produttive”, sostiene Mortari. “A questo si aggiunge un network solido di collaborazioni con università e centri di ricerca come il Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, che ci permette di restare costantemente aggiornati e innovativi”.
Tecnovation si contraddistingue per il suo metodo innovativo che pone al centro la collaborazione in ogni fase del progetto. “Il coinvolgimento attivo di tutti gli attori è fondamentale per il successo di qualsiasi iniziativa, e per questo motivo strutturiamo il nostro lavoro in modo da favorire un’interazione costante e proficua”, spiega Mortari.
Nel tempo l’azienda ha sviluppato soluzioni software modulari, integrabili e scalabili: dalla pianificazione e monitoraggio della produzione alla gestione logistica, dalla manutenzione predittiva alla preventivazione, fino ad arrivare all’integrazione con i paradigmi dell’Industria 4.0 e 5.0.





