Nell’immagine Giuseppe Lesce, Presidente FEDERMACCHINE.

Un appello al ministro dello Sviluppo Economico

FEDERMACCHINE ha inviato al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, una lettera, sottoscritta anche dalle associazioni federate tra cui FEDERTEC, in cui vengono evidenziate le difficoltà in cui si trova oggi il comparto dei beni strumentali.

Le problematiche riguardano i termini di consegna dei beni strumentali ordinati entro la fine dell’anno 2021, beni che godono dei vantaggi fiscali previsti dai provvedimenti di Transizione 4.0 a patto, però, che siano consegnati al cliente entro giugno 2022. Nella realtà, la gran parte delle aziende produttrici di macchinari dichiara di non riuscire a rispettare questi tempi, non per inefficienza, ma per condizioni indipendenti dalla loro volontà. La ripresa del mercato dopo la crisi del 2020, e la conseguente inaspettata concentrazione di ordinativi di macchinari in un tempo assai ridotto, unita alla difficoltà di reperimento delle materie prime e delle componenti elettroniche – sempre più scarse a causa dell’interruzione delle catene di fornitura specialmente legate al Far East – determinano, infatti, un allungamento nei tempi di consegna dei macchinari.

È necessario un intervento per allungare i termini di consegna

Tutto ciò comporta pesanti ripercussioni sia sui costruttori che, impossibilitati a rispettare i termini di consegna previsti da contratto, sarebbero soggetti a richieste di penali da parte dei propri clienti; sia sugli stessi clienti che vedrebbero ridurre il vantaggio fiscale (il credito di imposta scenderebbe dal 50% al 40%) derivante dall’acquisto del macchinario secondo quanto previsto dalla normativa. Viene pertanto richiesto un intervento immediato per allungare, di sei mesi, i termini di consegna dei macchinari ordinati entro il 31/12/2021, spostando la scadenza dal 30/06/2022 al 31/12/2022. FEDERMACCHINE ritiene che tale modifica non comporterebbe alcun aggravio sulle casse dello Stato poiché lo spostamento avviene all’interno dello stesso anno fiscale, ma avrebbe benefici immediatamente misurabili sull’intero sistema manifatturiero del paese.