Mauro Rizzolo, presidente ASSIOT.

Intervista a Mauro Rizzolo di FEDERTEC

L’Assemblea annuale di FEDERTEC, il prossimo 28 giugno, sarà anche l’occasione per celebrare i cinquant’anni di ASSIOT, con un anno di ritardo a causa della pandemia da Covid-19. Con il presidente Mauro Rizzolo, abbiamo parlato non solo di andamento del mercato e di tecnologia, ma anche di un nuovo “sentire”: oggi, più che mai, per un’azienda è importante non rimanere isolata, ma condividere esperienze e skill, in altre parole “fare sistema”.  

di Silvia Crespi

InMotion: Per il comparto rappresentato da ASSIOT, il consuntivo 2021 è stato decisamente positivo. A fronte, però, di questi “numeri”, vi sono problemi che stanno mettendo a dura prova le aziende: rincari delle materie prime, difficile reperibilità di alcune componenti, catene di fornitura interrotte. Come possono le aziende affrontare e superare queste sfide?  

Mauro Rizzolo: La pandemia ha già avuto effetti importanti sull’economia. A questi si sono aggiunti problemi quali il rincaro delle materie prime, la non disponibilità dei componenti e la ‘disruption’ delle catene di fornitura, con conseguenti aumenti dei costi di spedizione e dell’energia senza precedenti. 

Credo che i punti chiave siano una strategia prezzi efficiente, una gestione efficace delle variazioni di prezzo lordo/netto e una focalizzazione decisa sulla innovazione: quest’ultimo punto ritengo sia fondamentale perché innovare significa aumentare la produttività, ridurre sprechi e costi e migliorare la posizione sul mercato: abbiamo quindi più beni e servizi, con la conseguenza logica della crescita dell’economia.

InMotion: Il comparto rappresentato da ASSIOT rappresenta una realtà di assoluto valore per l’economia italiana, ma non sempre tale importanza viene “riconosciuta”. Cosa può fare un’associazione di categoria perché il comparto acquisti una maggiore visibilità e rappresentatività?

Mauro Rizzolo: Innanzitutto ritengo che il primo passo debba essere compiuto a livello di ogni singola azienda: bisogna creare un ambiente di lavoro stimolante, nel quale rispetto, fiducia e responsabilità devono essere gli elementi base.

Questi valori diventano poi le fondamenta di una identità associativa, che deve promuovere in modo unitario, organico e strategico gli interessi degli associati a tutti i livelli, con pari dignità valorizzandone però le differenze.

Il passo successivo è avere una visione d’assieme, combinare le diverse forme e rappresentare le esigenze in comune in modo da ottenere risultati di cui gli associati possano trarre beneficio.

Ma come ho già più volte ripetuto, quando ci si associa, si deve essere pronti a dare per poter ricevere in cambio qualcosa: significa anche mettere a disposizione le proprie competenze, secondo le proprie disponibilità, in modo da migliorare la qualità e la quantità dei servizi proposti. In altre parole è necessario uscire dalla propria ‘zona di comfort’, impegnarsi e aprirsi a nuove conoscenze ed esperienze, entrare a far parte di un network che fornisce stimoli e supporto al miglioramento personale.

Il comparto rappresentato da ASSIOT rappresenta una realtà di assoluto valore per l’economia italiana.
Il comparto rappresentato da ASSIOT rappresenta una realtà di assoluto valore per l’economia italiana.

InMotion: Come può un’associazione di categoria supportare le aziende in un contesto difficile come l’attuale? Più in generale, come vede l’evoluzione del ruolo di un’associazione di categoria?

Mauro Rizzolo: In un contesto difficile l’unità è sempre un valore aggiunto. Ecco quindi che l’associazione è il luogo dove l’azienda associata può trovare supporto e consulenza sotto molti aspetti: da quelli classici come la formazione, marketing, eventi, alle nuove esigenze come la digitalizzazione, la sicurezza informatica, la compliance e via discorrendo.

Io nutro però una forte convinzione, che vorrei spiegare con alcuni concetti. Qualsiasi sistema vivente o sociale, produttivo o distributivo, se isolato dall’ambiente che lo circonda si degrada, si decompone e scompare. Lo stesso vale per un’impresa che mira all’isolamento: solo chi fa parte di un sistema fortemente integrato riesce a sopravvivere. 

È necessario fare rete per mantenere la propria individualità e per cogliere le occasioni che possono favorirne lo sviluppo, ma al tempo stesso utilizzare le infinite risorse che lo sviluppo dell’informazione rende disponibili. 

L’associazione deve quindi evolvere verso un “sistema” di rappresentanza, utilizzando le conoscenze, le informazioni e le opportunità che ne conseguono, proponendosi come un tramite per individuare partner che abbiano le specifiche competenze per costruire strumenti e interventi su misura, utilizzabili da ciascun associato. Alcune attività in tal senso sono già state avviate…

InMotion: Robotica, digitalizzazione, AI, sono termini che ha utilizzato recentemente parlando delle tecnologie a disposizione delle aziendeper rimanere competitive. Ma anche la sostenibilità in produzione è altrettanto importante… 

Mauro Rizzolo: È sicuramente così. Sentiamo sempre più parlare di sostenibilità; è un concetto importante e complesso nello stesso tempo. Nella sua definizione classica è la caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto a un certo livello indefinitamente. La sua prima applicazione pratica è inambito ambientale, perché è una prerogativa essenziale per garantire la stabilità di un ecosistema, ma è molto importante anche in ambito economico e sociale.

Possiamo dire che le tre condizioni di sostenibilità (ambientale, economica e sociale) definiscono il benessere e il progresso e sono strettamente correlate tra loro.

Ecco quindi che dobbiamo concentrarci su uno sviluppo sostenibile. In ambito ambientale per mantenere la qualità, la riproducibilità e la disponibilità delle risorse naturali. In ambito economico per garantire efficienza economica e reddito per le imprese e per generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione. In ambito sociale per garantire la qualità della vita e le condizioni di benessere umano legate a sicurezza, salute, istruzione, democrazia, partecipazione, giustizia, equamente distribuite per classi e genere.

L’associazione può e deve avere un ruolo attivo nello sviluppo sostenibile, supportando ed accompagnando i soci nel percorso obbligato, perché oggi non ci sono alternative, non si può stare a guardare, è necessario un approccio sostenibile. 

Oggi diventare socialmente più responsabili è vantaggioso per la reputazione di un’azienda; anche se in prima battuta può non essere evidente, è un mezzo per ridurre costi e rischi ed aumentare la spinta all’innovazione, un nuovo stimolo per la filiera, per i prodotti e per il modello di business.

InMotion: In un momento difficile come l’attuale, è importante anche rivedere il nostro modo di vivere la realtà, anche nel quotidiano. Può condividere le sue riflessioni?

Mauro Rizzolo: All’inizio di ogni nuovo anno, mi ritrovo a riflettere su desideri e obiettivi di vita, sia lavorativi che personali. Questa volta, però, le riflessioni sono state più profonde. A causa della pandemia, in questi due anni ci siamo trovati a comportarci in modo inusuale per un essere umano: siamo nati per condividere tempi e spazi, per muoverci, più o meno freneticamente, in libertà, ma siamo stati costretti a cambiare atteggiamento. Tutto ciò ha sicuramente avuto un grosso impatto su tutti noi: noto sempre più atteggiamenti e comportamenti, sia in ambito professionale che privato, non consoni a una convivenza serena. È giunto il momento di ripartire dalla base e di concentrarsi su tre aspetti fondamentali: Cultura, Rispetto e Sicurezza.

InMotion: Come declina questi tre elementi?  

Mauro Rizzolo: Iniziamo con la sicurezza. Il termine deriva dal verbo latino “colere”, vale a dire coltivare. È l’insieme di conoscenze che concorrono a formare la personalità e ad affinare le capacità ragionative di un individuo, ma per fare questo sono necessari lo studio, la lettura, l’esperienza, l’approfondimento: tramite tali azioni contribuiamo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà individuali, specialmente la capacità di giudizio. Tutto ciò ha una valenza fondamentale nei rapporti tra individui, così come nei rapporti di lavoro. È assolutamente necessario tornare a occuparci della cultura, a investire tempo e denaro perché solo così possiamo migliorare la nostra visione delle cose, solo così possiamo ispirare il buono, il vero ed il bello nella vita delle persone che incontriamo, ma la cultura deve essere metabolizzata e non solo citata. 

Il rispetto è il sentimento e l’atteggiamento che nasce dalla consapevolezza del valore di qualcosa o di qualcuno. È l’osservanza delle regole, è prestare attenzione a quanto ci sta attorno e a chi ci sta intorno. Non è una questione di forma, ma di sostanza. Si tratta di riconoscere il valore del nostro interlocutore e la legittimità della sua posizione e dei suoi interessi. Per le aziende dimostrare rispetto è fondamentale… 

Infine, la sicurezza. Il termine deriva dal latino “sine cura”, cioè senza preoccupazione; significa essere consapevoli che una certa azione non provocherà dei danni futuri. Tralasciando quella personale e nazionale, la sicurezza assume sempre più un ruolo fondamentale nel mondo del lavoro.

Il tema della sicurezza sul lavoro è tornato purtroppo prepotentemente alla ribalta negli ultimi mesi. Il compito di garantire la sicurezza dei lavoratori è del datore di lavoro, ma è anche e soprattutto il compito di ogni persona all’interno dell’azienda. Comportamenti non in linea con quanto previsto dai vari decreti legislativi, seppur limitati a pochi casi numerici, fanno sì che l’opinione pubblica ritenga che ci sia ancora molto da fare, mentre sono molte le aziende che si impegnano seriamente su tale aspetto.

Ma anche sicurezza informatica è un tema di grande attualità. È indispensabile definire linee guida di Cyber Security, così come è necessaria una formazione specifica ad ogni livello aziendale con l’obiettivo di educare e rendere consapevoli tutti i collaboratori dei rischi che l’azienda corre in tale ambito. Per fare ciò è necessario affidarsi ad esperti del settore e dedicare risorse e tempo, non è più possibile, a mio avviso, ritardare azioni concrete.

Vi è, infine, un aspetto che normalmente non consideriamo sotto il cappello della sicurezza: parlo della sicurezza energetica, vale a dire la disponibilità di rifornimenti energetici affidabili a prezzi ragionevoli. Viviamo oggi un periodo difficile, nel quale la continuità di forniture di energia è assicurata grazie a notevoli incrementi del prezzo della stessa. La situazione è difficile da gestire per tutte le aziende e un intervento in tal senso è indispensabile da parte di tutti gli attori, governo incluso.

La associazione può giocare e giocherà un ruolo attivo nella diffusione e nella salvaguardia della cultura, del rispetto e della sicurezza: sono i valori fondamentali dell’associazione, che si declinano con azioni specifiche quali la formazione, le riunioni delle commissioni, le riunioni del Consiglio Direttivo, le attività a supporto degli associati, solo per fare alcuni esempi.

Personalmente mi impegno con costanza a perseguire questi tre aspetti, e a diffonderli il più possibile.