Eagle presenta iNspire 30kW 6G

Alla Cutting Week 2023 abbiamo approfondito le caratteristiche che rendono un sistema di taglio laser ad alta potenza efficiente e redditizio con demo, video e confronti tra impianti con potenze, accelerazioni e tecnologie diverse. Ad affrontare questo tema, anche analizzando le soluzioni di automazioni, ci hanno aiutato Andrea Porta e Ivo Pasqualini di Eagle Italia che ci hanno anche presentato la più recente proposta di Eagle: la iNspire 30kW 6G, una macchina laser fibra ad elevatissime prestazioni.

Gli incrementi nel costo di materiali ed energia e un mercato sempre più competitivo obbliga tutte le aziende che lavorano la lamiera a una maggiore attenzione ai temi della produttività e affidabilità. Eagle risponde a questa richiesta in modo chiaro dicendo “higher power, higher profit”. Perché la strada per rendere redditizio il processo di taglio passa dalle alte potenze?

Andrea Porta “Questa è sicuramente la filosofia che guida ogni nostro sviluppo. Eagle da sempre ha sviluppato macchinari ad alta potenza e l’ultimo step in questa direzione è la iNspire 30 kW. Un macchinario ad alta potenza capace di dare un ritorno economico importantissimo. Questo sembra banale ma è un elemento fondamentale: come sanno i nostri clienti, perché è una frase che ripeto sempre, qual è infatti il motivo per cui un cliente compra un macchinario di taglio laser? Semplicemente quello di guadagnare; non si fa un investimento che non sia finalizzato ad avere un ritorno dello stesso. Maggiore potenza, maggiore guadagno perciò, ma è anche vero che la potenza non è sufficiente, perché bisogna trovarsi nelle condizioni di poter sfruttare a pieno quella potenza. È inutile per esempio avere una sorgente laser che mi permetta di tagliare certi spessori a velocità elevatissime se poi non è di fatto possibile raggiungere quelle velocità. Perciò è fondamentale anche la capacità di accelerazione della macchina. Per questo Eagle ha soltanto macchine ad accelerazioni molto importanti e l’esempio migliore è iNspire, che può essere equipaggiata con sorgenti laser fino a 30kW e vanta ben 6G di accelerazione, la più performante oggi in commercio. La sorella minore di iNspire, eVision, ha una traversa tradizionale a differenza di quella di Inspire che è in fibra di carbonio, e raggiunge 3G di accelerazione. La eSmart raggiunge 2G di accelerazione, e per questo può essere equipaggiata con un 10kW, proprio per destinarle una potenza che possa sfruttare a pieno. É importante in questo senso consigliare ai clienti come scegliere il prodotto giusto, perché non è sufficiente guardare all’accelerazione della macchina che non sempre rispecchia a pieno la performance, che invece dipendente da molti altri fattori. Suggerisco sempre di chiedere degli studi ai vari costruttori con particolare attenzione ai tempi ciclo, per poi insieme ragionare su come soddisfare al meglio le proprie esigenze e i propri obiettivi”.

Per incrementare la produttività del processo di taglio non è sufficiente che la macchina di taglio sia rapida, altrimenti si rischia solo di spostare il collo di bottiglia alla fase successiva. In che modo un sistema di automazione può aumentare la capacità produttiva dell’impianto di taglio laser?

A.P. “L’automazione è fondamentale. Non si può pensare di avere macchinari con queste performance senza automazione. E l’automazione inizia dal banalissimo cambio pallet, che può far perdere tempo prezioso. Il nostro sistema di cambio pallet riesce a scambiare due tavoli in 9 secondi, quindi un vantaggio enorme rispetto a quelli che si trovano sul mercato. Questo risultato lo ottiene avendo anche ridotto un componente, il rilevatore, idraulico o pneumatico che sia, e riducendo così il tempo ciclo. Allo stesso modo è importante l’automazione del carico e dello scarico del semplice pacco di lamiera, per passare a sistemi a torre, doppia torre, di varia altezza e formato, sempre a seconda delle esigenze del cliente. Fondamentali sono anche i sistemi di sorting, con sistemi Eagle che permettono di cambiare il diametro del fascio e allargare il kerf di taglio per separare facilmente i pezzi. Sono tutte queste automazioni che aiutano ad aumentare la produttività.

Negli ultimi due anni è cresciuto molto l’interesse per una gestione più dinamica e flessibile dei gas di assistenza, in particolare utilizzando l’aria compressa. Su questo tema quali opzioni fornite per le tecnologie di taglio che proponete?

Ivo Pasqualini “Diciamo subito che la nostra missione non è solo quella di fornire una macchina di taglio laser, ma è molto di più. Non si può essere dei bravi costruttori se alla base non c’è un centro di ricerca specifico, sulla parte di tecnologia del taglio, che sviluppa e supporta, col suo operato, l’evoluzione e l’installazione di queste macchine. Eagle, che da sempre padroneggia la tecnologia del taglio laser, sa bene che il taglio con aria compressa è ovviamente possibile, ma ha i suoi pro e i suoi contro. Diciamo fin da subito che tutte le nostre macchine sono predisposte per il taglio con questi tre gas: ossigeno, azoto e aria compressa. Abbiamo però una quarta opzione, MyEMIX, di cui parleremo più in là. Ci sono due punti fondamentali nella scelta della tecnologia di taglio, ovvero la qualità e il costo pezzo. I clienti, sentendo parlare di taglio in aria, vengono spesso ingolositi dall’idea che il costo del taglio in aria sia inferiore. Può essere effettivamente così, ma lasciamo ad ognuno di loro il compito di analizzare attentamente questo costo, perché ogni realtà è diversa dall’altra. Non si può quindi generalizzare, ma possiamo prestare grande attenzione a voci come il consumo energetico del compressore, che andrebbe confrontato con il costo effettivo dell’azoto, ad esempio su base mensile o annuale. Per il taglio con aria compressa sono inoltre necessari un compressore potente (considerate anche il rumore che ne deriva, se lavorate di sera o di notte implica sicuramente una certa insonorizzazione), un serbatoio, un sistema di filtraggio, un essiccatore, un sistema di alimentazione del gas verso la macchina, della stessa qualità di quello per l’azoto. Entrando poi nel merito della tecnologia di taglio, i test effettuati nel laboratorio della sede centrale di Eagle confermano che è possibile tagliare acciaio al carbonio, acciaio inox e alluminio con l’aria compressa.
Torniamo sulla quarta tecnologia di taglio che Eagle può offrire, e cioè il MyEMIX. Questa tecnologia consiste nel miscelare azoto e ossigeno all’interno di un serbatoio. Le percentuali e le pressioni di utilizzo sono ovviamente riservate, ma consentono, grazie anche all’utilizzo di particolari ugelli, di ottenere importanti benefici in termini di qualità e velocità di taglio. Altro aspetto importante del MyEMIX è quello di non lasciare la calamina sul bordo tagliato, a tutto vantaggio delle fasi di lavorazione successive, come nella saldatura, dove la mancanza di calamina non crea scorie nel bagno di fusione. Un altro vantaggio è quello che non avendo la calamina sul bordo, l’eventuale verniciatura del pezzo non è soggetta a scrostature. La qualità del taglio dell›acciaio al carbonio, in termini di rugosità superficiale, utilizzando aria compressa, è simile a quella della tecnologia MyEMIX, ma la bava, nella parte inferiore, è molto più grande e consistente. A titolo di confronto, una lamiera di acciaio al carbonio dello spessore di 15 mm tagliata con aria presenta una bava compresa tra i 40 e 80 micron e questa bava è abbastanza visibile e individuabile al tatto. La stessa lamiera, tagliata con la tecnologia MyEMIX, presenta una bava compresa tra 5 e 10 micron. Quindi una differenza importante. Utilizzando una potenza laser di 20 kW, lo spessore massimo del taglio, dell’acciaio al carbonio con aria compressa è di 20 mm. Si riduce a 15mm se vogliamo mantenere una bava che rientra tra 40 e 80 micron che è il limite oggettivo di qualità accettabile. Su lamiere più spesse, la bava è maggiore e si colloca all’interno di un valore tra i 600 – 800 micron. Quindi è decisamente molto visibile. C’è da dire però che la velocità di taglio ad aria compressa sull’acciaio al carbonio è paragonabile a quella della tecnologia dell’azoto e del MyEMIX. Un aspetto negativo del taglio in aria, soprattutto sul taglio dell’inox, è la decolorazione del bordo tagliato, che sostanzialmente si presenta nero. Questo non è sempre accettato. Sull’inox invece la velocità di taglio aumenta del 5% rispetto al taglio in azoto. La bava è minima e rientra in un valore massimo di 30 micron. Quindi la scelta della tecnologia da utilizzare è soggettiva, varia cioè in base all’utilizzo a cui sono destinati i pezzi tagliati. Anche sull’alluminio, tagliando in aria, la velocità aumenta del 5% come sull’acciaio inossidabile. La qualità dei bordi è paragonabile alla tecnologia MyEMIX. La bava resta dentro i 30 micron. Il compressore su cui si sono svolti i test ha come parametri 10-13 bar di pressione, 60Nm3/h di portata minima e classe di purezza 2:2:1 (secondo ISO 8573-1)”.

Soluzioni software possono permettere di fare importanti passi in avanti grazie a tecnologie che permettono di automatizzare attività di programmazione e nesting, ma anche di gestione o monitoraggio. Quanto è importante il software nell’evoluzione dei reparti di taglio?

I.P. “Piuttosto di sistemi gestionali che possono monitorare il processo produttivo e sui quali fior di aziende possono proporre soluzioni estremamente personalizzate, parlerei invece di cosa Eagle può offrire, affinché questo processo produttivo non abbia intoppi, che è decisamente la cosa più importante. Cosa cioè possiamo offrire affinché quella fastidiosa lucina rossa lampeggiante del nostro gestionale non mi metta in affanno indicando una mancata produzione o un ritardo secondo la tabella di marcia. I nostri tecnologi conoscono bene la tecnologia laser fibra e quali sono oggi le cause riconducibili a una mancata produzione. Il software ci può avvisare, può cambiare le priorità per compensare degli ammanchi, ma noi vogliamo evitare che questo succeda. Noi vogliamo prevenire piuttosto che curare. Seguendo questa filosofia, lo strumento più importante che Eagle ha introdotto è il monitoraggio del raggio laser e il suo centraggio automatico. Questo dispositivo brevettato utilizza un software particolare che monitora, istante per istante, mentre la macchina lavora, il centraggio del raggio laser rispetto all’ugello. Se lo trova spostato, o per usura o a causa di un urto o altro, la macchina, da sola, lo auto-centra. Oggi le macchine lavorano senza presidio e lavorano h24; immaginatevi di arrivare in azienda dopo un week end e di trovare una montagna di lamiera incollata. La macchina l’ha processata, il nostro gestionale è tutto contento, non ci sono lucine rosse che lampeggiano, ma la verità è che devo buttare via tonnellate di lamiera. Quindi, in sintesi, ben vengano software sempre più evoluti per la gestione della produzione, ma alla base occorrono sistemi di monitoraggio e di ripristino automatico di tutte quelle anomalie che possono generare dei fermi macchina. Questa è la filosofia vincente, questa è la nostra missione ed è quello che ha reso uniche le nostre macchine”.

Negli ultimi mesi Eagle ha proposto una macchina laser in fibra a elevatissime prestazioni, la iNspire 30kW 6G: quali sono i feedback che avete ricevuto? Quali tipologie di utilizzatori sono più interessati a una macchina con queste caratteristiche?

A.P. “La iNspire 30kW è superiore a ogni aspettativa, Non ci potevamo immaginare questo successo ed è stata venduta in tantissime unità anche in Italia. Per i clienti che devono tagliare spessori medi è davvero straordinaria. È importante però ricordare che se si decide di dotarsi di un 30kW bisogna utilizzare tecnologie come il MyEMIX o il taglio in azoto, affinché il vantaggio di questo macchinario si esprima al meglio. Nonostante il costo orario aumenti, il costo pezzo diminuisce notevolmente e permette all’utilizzatore di avere un margine per pezzo elevatissimo”.

La testa di taglio è da sempre considerata cruciale nel garantire prestazioni e affidabilità in una macchina di taglio laser: come si sta evolvendo questo elemento tecnologico? Dobbiamo aspettarci teste sempre più smart e intelligenti?

A.P. “Per Eagle la testa di taglio è fondamentale ed è sempre stata e rimane al centro della nostra ricerca e sviluppo. È una soluzione già straordinaria nella sua semplicità, grazie per esempio al ridotto numero di ottiche, ma c’è sempre spazio per l’innovazione. La nostra eVa è lo stato dell’arte delle teste di taglio, con gestione del fascio e affidabilità tra le più elevate sul mercato, come possono confermare tutti gli utilizzatori di tecnologie Eagle”.

0 Condivisioni