Cobot, le soluzioni chiavi-in-mano di Indeva

L’integrazione di cobot e soluzioni robotizzate non è solo una modalità estremamente efficiente per incrementare la competitività e l’efficienza dei processi, ma anche contribuisce in modo importante alla crescita delle competenze degli operatori. Con l’ing. Marco Locatelli, General Manager divisione Cobotics di Indeva, abbiamo approfondito proprio queste tematiche, con particolare attenzione al valore aggiunto di fornire soluzioni chiavi-in-mano per processi come la saldatura o la pallettizzazione.

Prima di entrare nel dettaglio tecnologico e approfondire il tema dele applicazioni robotiche collaborative, le chiedo di presentarci Indeva Cobotics.

Indeva Cobotics è una divisione che nasce nel 2019 dal Gruppo Scaglia e dalla società di integrazione dei robot collaborativi della Doosan. Si tratta di una divisione strutturata per potere gestire tutta la supply chain legata alla fornitura di soluzioni collaborative. Questo vuole dire che abbiniamo una forza commerciale dedicata alla parte robotica con tutta la cultura aziendale che Scaglia Indeva ha nello sviluppo di soluzioni per la movimentazione dei carichi. Chiaramente abbiamo una forte partnership con Doosan, siamo infatti distributori ufficiali per il mercato nazionale e abbiamo anche la possibilità – sempre in accordo con Doosan – di potere distribuire sul mercato worldwide le nostre soluzioni “chiavi in mano”.

Sul territorio italiano abbiamo creato poi delle sinergie importanti, dove insieme ai partner sviluppiamo delle soluzioni “chiavi in mano”, che poi vengono commercializzate direttamente da Indeva, e siamo vicini al cliente sia nella fase di selezione e ricerca del prodotto più adatto, e quindi di emissione della relativa offerta, sia dopo l’installazione dell’impianto. 

Cos’è la robotica collaborativa per Indeva e qual è il vostro approccio a questa tecnologia?

La robotica collaborativa permette al robot di collaborare con l’uomo, ed è quindi parte fondamentale del processo di automatizzazione di quei lavori ripetitivi in cui l’operatore umano non può dare un valore aggiunto con le sue competenze. L’approccio che portiamo avanti non è quello di prendere un processo produttivo e automatizzarlo completamente, ma invece di integrare un cobot in modo da incrementare competenze dell’operatore impegnato in quel processo e all’interno di tutta l’azienda. Non si sostituisce al 100% il lavoro umano, ma si integra un robot che si occupa dell’80% dei compiti mentre l’uomo si occupa del restante 20% dando un plus unico. Se guardiamo ad un’azienda, il primo passo è sempre automatizzare le attività più semplici, per poi progressivamente affrontare operazioni più complesse sempre lasciando il valore aggiunto nelle mani dell’operatore. Importante ricordare un dato sviluppato da Robotics: se nell’automazione applico un robot collaborativo ho un saving medio del 27%.  Questo avviene perché la robotica collaborativa permette di avere degli strumenti che sono facilmente integrabili tra di loro, semplici da installare e programmare. Tutti elementi che si traducono in un risparmio netto.

Partendo da questa visione dei cobot, quali sono i vantaggi e gli elementi che le caratterizzano le soluzioni Doosan rispetto ad altre sul mercato?

Doosan, che ricordiamo propone tre serie (Serie A, Serie H e Serie M), ha oggi la gamma più completa sul mercato per quanto riguarda i robot collaborativi perché permette di raggiungere carichi massimi di 25 kg al polso e sbraccio massimo di 1.700 mm. La Serie A viene utilizzata per cicli di lavoro semplici all’interno di macchine dove non c’è bisogno di continua interazione. La Serie H permette di muovere dei pesi importanti con degli sbracci estesi, mentre la Serie M ha 6 celle di carico su ogni giunto, caratteristica che permette di avere una taratura di destrezza e sicurezza molto fine. Un tema fondamentale per i cobot è la semplicità nell’installazione e nella programmazione: tutto dev’essere plug&play e rapido da configurare. I cobot Doosan rispondono perfettamente a questa esigenza.

Quali sono i processi dove c’è più richiesta di cobot e con che soluzioni li raggiungete?

Indeva Cobotics si pone l’obiettivo di dare delle soluzioni a un problema che l’operatore può avere all’interno del suo processo produttivo. Per farlo abbiamo individuato cinque soluzioni che permettono di automatizzare un processo con proposte “chiavi in mano”. La prima è il PalFlex, un’isola di pallettizzazione collaborativa dove il robot può prendere delle scatole che escono dal fine linea e pallettizzarle su dei pallet di vario formato. MoveFlex è il risultato dell’integrazione di un cobot e di un AGV, consentendo la movimentazione di componentistica per lunghe distanze, rendendo illimitato il raggio d’azione del cobot. LoadFlex gestisce il carico delle macchine CNC e non solo permettendo di velocizzare i processi produttivi, soprattutto quelli ripetitivi e monotoni, ed eliminando i tempi morti. Smart Robots è un sistema di visione intelligente 3D che supporta l’operatore umano nelle attività manuali al fine di eliminare gli errori e aumentare la produttività. Infine, MyWelder è una soluzione sviluppata per il mondo della saldatura (MIG/MAG e TIG).

Entriamo nel dettaglio di alcune di queste soluzioni. Partirei da MyWelder che risponde a un’esigenza sempre più diffusa tra le aziende.

MyWelder nasce con la collaborazione del nostro partner Industria Tecnologica Italiana con l’obiettivo di fornire alle PMI una soluzione di saldatura che sia semplice da gestire e da programmare. MyWelder è una macchina dall’ingombro contenuto: è composta infatti da una stazione, da un banco di saldatura (ad esempio da 1.200×1.200) e da un cobot Doosan collaborativo. 

Si tratta di applicazioni estremamente customizzate, sulla base delle esigenze del processo del cliente è possibile scegliere cobot con sbraccio e portate differenti, ma anche integrare MyWelder nell’ERP aziendale. Importante sottolineare che la programmazione avviene tramite un’unica interfaccia montata su un tablet con il quale l’operatore seleziona i punti e specifica la velocità di filo da utilizzare e quella di avanzamento. Si tratta di un’operazione estremamente semplice e rapida. Come Indeva Cobotics forniamo una soluzione modulare, quindi scomponibile a seconda delle esigenze del cliente: possiamo quindi fornire il pacchetto completo (banco, cobot e saldatrice) o solo il cobot.

Vorrei anche approfondire PalFlex, che in questo momento di mercato mi sembra una soluzione molto interessante per tante aziende.

Il sistema PalFlex è caratterizzato da numerosi plus, a partire dalla sua capacità di gestire processi di pallettizzazione che prevedano formati diversi e prese multiple. Un altro elemento da sottolineare è che tutti moduli che compongono un sistema PalFlex (transpallet, colonna telescopica interpolata, pallettizzatore, magazzino falde e modulo ingresso scatole) sono tutti montati su piedini, non richiedono di essere tassellati al suolo e quindi possono essere spostati a seconda delle esigenze. Si tratta di una soluzione modulare ed estremamente flessibile: grazie al nostro know-how individuiamo e proponiamo tool e componenti per il processo specifico del cliente. Anche in questo caso abbiamo scelto una logica per cui non si programma il robot, ma l’applicazione: grazie a un’interfaccia estremamente intuitiva l’operatore definisce la dimensione della scatola e del pallet, sceglie o inserisce lo schema di pallettizzazione e può iniziare a lavorare. Il tutto con un semplice tocco di dita e senza avere competenze specifiche di programmazione robot. PalFlex può essere integrato con il gestionale, in modo da poter ad esempio comunicare alla macchina le scatole da processare senza la presenza di un operatore dedicato.

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