La strategia di Matrix per risolvere le sfide

Reattività, collaborazione con il cliente e innovazione. Sono gli ingredienti alla base della strategia di Matrix, realtà italiana che progetta e produce utensili per la punzonatura e la deformazione della lamiera, in grado di superare ogni sfida produttiva.

Trovare soluzioni personalizzate per risolvere le sfide più impegnative, superando le aspettative dei propri clienti. Questa è la missione con cui Matrix, azienda di Schio (VI) e marchio ben noto a livello nazionale, affronta da oltre 35 anni il mercato dell’utensile per la punzonatura e per la deformazione della lamiera, ottenendo importanti risultati tecnologici e commerciali. “Quella di Matrix – ci spiega Daniele Carollo, Sales & Technical Manager dell’azienda vicentina – è una realtà consolidata, completamente focalizzata sulla progettazione e produzione di utensili dedicati alla punzonatura. Una specializzazione che ci permette di fornire soluzioni adatte a tutte le tipologie di sistemi, indipendentemente dal costruttore. Credo sia importante ricordare che Matrix oggi conta circa 40 dipendenti, e che dal 2017 fa parte del Gruppo Salvagnini.” Il mercato a cui Matrix si rivolge è, per tradizione, un mercato globale. “Negli ultimi 15 anni – prosegue Carollo – l’azienda è cresciuta molto: in Italia realizziamo circa il 50% del nostro fatturato, ma siamo presenti e attivi in oltre 70 paesi, dal Messico all’India, dalla Turchia all’Australia. È un risultato che consideriamo significativo e che abbiamo raggiunto facendo leva sulle nostre caratteristiche principali: flessibilità, velocità, capacità di mettere sempre il cliente al centro. Dopotutto siamo una piccola realtà e questo ci permette di rispondere rapidamente a qualsiasi esigenza senza sacrificare precisione e servizio”. Per Matrix la qualità dei propri utensili è una caratteristica ormai scontata, così radicata nella natura dell’azienda da rimanere sottointesa. “Quando incontriamo i nostri clienti – conferma il Sales & Technical Manager – qualità, materiali o trattamenti non sono più argomento di discussione: sono aspetti su cui il mercato non ha bisogno di misurare i nostri prodotti. Oggi i clienti valutano un fornitore di utensili per il servizio che può offrire e per la sua capacità di rispondere in modo rapido e reattivo alle esigenze di produzione”.  

Fornire un servizio a 360°

Questa evoluzione del rapporto cliente/fornitore si traduce in due processi paralleli per la preventivazione e la produzione di utensili standard o su misura. Per l’utensile standard, Matrix punta a rendere sempre più breve il tempo di attesa tra la richiesta d’ordine e l’inizio della produzione: “L’obiettivo finale è che la produzione dell’utensile si completi in meno di 48 ore dalla conferma dell’ordine”. Se invece guardiamo allo speciale, Matrix propone un servizio di consulenza frutto del solido know-how sviluppato in ambito punzonatura. “L’utensile speciale – spiega Carollo – fa davvero emergere le competenze aziendali e i pregi del nostro team. Sono vere e proprie sfide, che ci stimolano molto e che ci divertiamo a raccogliere…e a vincere, naturalmente. La rete vendita Matrix è estremamente formata dal punto di vista tecnico e questo ci permette di gestire un primo livello di progettazione direttamente in fase commerciale: i nostri agenti sul territorio hanno tutte le competenze necessarie per curare la commessa e farsene carico in tempi minimi. Quando la complessità tecnica è maggiore ad entrare in gioco è la struttura interna dedicata Matrix, composta da un gruppo di tecnici che si occupano esclusivamente dello studio di utensili speciali e che, in 24-48 ore, riescono a fornire un preventivo al cliente”. Il supporto che la rete commerciale e i rivenditori sono in grado di fornire al cliente si rivela quindi determinante. “Ciò che fa la differenza sul mercato – riprende Carollo – sono le persone e le loro competenze. Per questo consideriamo i nostri rivenditori dei veri e propri partner, ma anche con clienti e potenziali clienti costruiamo quotidianamente un rapporto che sia il più possibile aperto e solido. Sono convito che oggi il cliente non acquisti più un prodotto, una macchina o un utensile, ma una relazione: ovviamente la relazione si concretizza nella fornitura di un prodotto, ma si traduce anche in consulenza e servizio in caso di necessità particolari”. E Matrix riesce a costruire questo particolare legame, questo rapporto di partnership, con clienti molto diversi tra loro, sia per dimensioni che esigenze produttive. “Lavoriamo con contoterzisti ma anche con aziende che realizzano un prodotto proprio: le necessità sono molto diverse e questo si traduce in richieste e priorità che variano molto a seconda della realtà da cui provengono. Se chi fabbrica un prodotto in proprio confida soprattutto sulla nostra possibilità di consegnare utensili just in time, in genere chi lavora in conto terzi, oltre ad avere bisogno di diversi set di utensili per rispondere a produzioni molto variabili, ha tempi di consegna particolarmente compressi che richiedono estrema reattività. Come Matrix possiamo garantire a entrambi la stessa flessibilità e reattività”.

I falsi miti sulla punzonatura

Approfittiamo della grande competenza di Daniele Carollo per toccare un tema annoso che, se si parla di punzonatura, è sempre destinato a emergere: quello del confronto con la tecnologia laser, che molti addetti del settore tendono a preferire per una maggiore produttività e profittabilità. “In realtà in alcuni contesti manufatturieri, in funzione della tipologia del prodotto, della geometria delle parti e della produttività richiesta, la punzonatrice rimane una tecnologia decisiva. Tra l’altro la punzonatrice permette di realizzare lavorazioni impossibili per i sistemi laser, come deformazioni e filettature: ogni valutazione è necessariamente subordinata al mix produttivo e alle parti da produrre. Anche quello del costo-pezzo è un tema estremamente complesso – spiega il Sales & Technical Manager di Matrix – e richiederebbe un’analisi approfondita, che prendesse in considerazione sia i costi fissi che i costi variabili”. Per Carollo, in realtà, il tema chiave è un altro: una punzonatrice, e ancor più una combinata, non dovrebbe essere considerata una macchina stand alone, bensì parte di sistemi integrati e linee produttive complesse, affiancata quindi ad altre tecnologie per gestire con grande flessibilità lotti di qualsiasi dimensione e fornendo sempre un pezzo finito. La qualità del taglio e della finitura sono altri aspetti su cui la punzonatrice viene considerata meno performante rispetto al laser. “Il motivo, in questo caso, è tecnico: in un processo di punzonatura la lamiera, quando viene tagliata a mezzo punzone, subisce anche una deformazione che spesso è evidente. Queste deformazioni si possono però ridurre, in alcuni casi anche eliminare, grazie ad alcune accortezze relative proprio agli utensili e al loro utilizzo, senza aumentare i tempi ciclo o richiedere l’uso di utensili speciali: anche in questi casi la relazione con un partner tecnologico come Matrix può essere vincente.”

L’utensile di domani

Per Matrix l’innovazione è una priorità sia a livello di processi e servizi, sia nello sviluppo tecnologico: l’azienda di Schio è costantemente impegnata nella ricerca di nuove soluzioni ed opportunità da offrire ai propri clienti. “Credo che, per quanto riguarda i materiali con cui sono realizzati i nostri utensili, siamo molto vicini alle migliori prestazioni possibili. È vero, quello della ricerca di materiali innovativi è un trend di mercato estremamente attuale. Ma secondo la nostra esperienza, in questi casi è bene tenere a mente due questioni fondamentali: il rapporto costi e benefici e le caratteristiche dei materiali che l’utensile andrà a lavorare. Per quanto riguarda il rapporto costi/benefici, ogni ulteriore miglioramento degli utensili in termini di prestazioni può portare con sé costi difficili da giustificare a livello di ritorno dell’investimento. E ancora più complesso può risultare, per noi costruttori, conoscere con precisione il materiale che l’utensile dovrà lavorare. Questo può essere un limite perché l’utilizzo di materiali innovativi può portare al miglioramento delle prestazioni su alcuni tipi di lamiera, e al peggioramento su altri.” Anche per questo oggi la ricerca in Matrix è concentrata su altri ambiti: “Stiamo lavorando molto sulla deformazione – continua Carollo – e su come avere disponibili in macchina il maggior numero possibile di utensili.” Matrix ha già ottenuto importanti risultati con la sua gamma di MultiTool brevettate, la linea MultiMATRIX. Gli utensili MultiMATRIX garantiscono al sistema massima rigidità e minima usura dei consumabili. La linea prevede vari modelli, con numero variabile di utensili compreso tra 4 e 16, con diametro variabile da 12,7 a 31,7 millimetri e con versioni rotanti e indexabili. Una caratteristica distintiva della linea MultiMATRIX è la stabilità assiale, che colloca i MultiTool Matrix tra i migliori oggi sul mercato. Ma l’azienda vicentina è anche il primo produttore al mondo in grado di realizzare e proporre utensili a guida lunga su MultiTool per torretta alta. L’ultimo nato è il MultiMATRIX 16/12,7 dedicato alle punzonatrici Salvagnini di nuova generazione: 16 utensili con diagonale massima 12,7 mm in un’unica stazione D standard. “È un prodotto davvero unico – chiosa Carollo – specificatamente studiato per evitare segni indesiderati sulla lamiera. I suoi punzoni senza spina sono completamente guidati da un estrattore, per garantire precisione e rigidità indipendentemente dalla lavorazione. Tutti gli inserti sono regolabili per un’affilatura fino a 9 mm, un dato triplo rispetto agli attuali standard di mercato. Ma c’è di più: ogni singolo utensile può essere utilizzato in ben 8 posizioni diverse, grazie a un innovativo estrattore ottagonale. Tra i suoi punti di forza non posso non citare il cambio rapido degli inserti, che aumenta l’efficienza dei tempi di lavorazione, minimizzando la necessità di intervento manuale nella sostituzione dei punzoni in macchina”.

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