Con noi, la punzonatrice è ancora Regina!

Dal 1973 è specializzata nella progettazione e costruzione di punzonatrici. In oltre 45 anni di esperienza vanta un parco macchine installato di oltre 1.300 clienti e, oggi, propone una delle più ampie gamme di macchine punzonatrici del mercato. Chi quindi meglio di Technology Italiana, attraverso le parole di Daniele Andolfi, Sales & Marketing manager per l’Italia dell’azienda ligure, poteva raccontarci il ruolo di questa intramontabile macchina utensile all’interno delle nostre officine e come sta evolvendo dal punto di vista tecnologico?

Inizierei con il definire, secondo la vostra esperienza, il ruolo che oggi gioca la punzonatrice nel contesto di una moderna officina specializzata. Esistono ancora contesti manifatturieri per cui è tuttora la regina della lavorazione lamiera come veniva definita prima dell’avvento del laser?

Vorrei usare solo trenta secondi per dire chi è Technology. La nostra azienda dal 1973 è specializzata nella progettazione e costruzione di macchine punzonatrici. In oltre 45 anni di esperienza abbiamo acquisito più di 1.300 clienti e oggi proponiamo la gamma più ampia di macchine punzonatrici sul mercato.
Alla luce di ciò, per rispondere alla tua domanda parto da quello che il mercato ci dice ogni singolo giorno e da quello che ci ha detto negli ultimi anni. Per molto tempo è passata l’idea nel nostro settore che i laser fossero la soluzione definitiva nel taglio e nella lavorazione della lamiera, che fossero sostitutivi della punzonatrice, ma poi così non è stato. E aggiungo fortunatamente! Noi riteniamo che per la lavorazione della lamiera esista un Re ed una Regina, il laser più la punzonatrice. Tante lavorazioni sono rimaste o sono dovute tornare alla punzonatrice per diversi motivi tecnologici ma soprattutto per mantenere bassi i costi.
La continua ricerca di alte potenze nei laser, a esempio, ha reso troppo costoso lavorare lamiere sottili con questa tecnologia. Qui la punzonatrice ritorna a essere la miglior scelta tecnologica perché consente di lavorare lamiere da 1 a 2 (mm) a un costo inferiore. Anche le lavorazioni ad alta frequenza come la lamiera perforata o le griglie, si è tornati a farli sulla punzonatrice perché più veloce ma soprattutto economico. La punzonatrice interviene anche nella lavorazione di tutti quei materiali che soffrono le alterazioni termiche provocate dal taglio laser, come per esempio la lamiera zincata, la lamiera preverniciata o i materiali plastici.
Con la punzonatrice si possono eseguire deformazioni che si inseriscono nella maggior parte dei contesti produttivi, dalle più semplici e comuni feritoie a svasature per viti TPS fino ad arrivare a loghi, bordature, filettature, utensili a rotella con cui tagliare la lamiera, realizzare nervature e tantissime altre lavorazioni. Questo è un punto sul quale vorrei fare una piccola riflessione. L’avvento del laser ha portato a un netto impoverimento della lamiera e del manufatto, perché siamo passati da una lamiera 3D con deformazioni a una lamiera 2D priva di tutto. Anche le deformazioni più comuni come un rinforzo filetto, le gelosie e delle semplici svasature per viti TPS, pur non essendo lavorazioni consentite dal laser, rimangono lavorazioni sensibilmente richieste dai clienti finali. Non dimentichiamo, in ultimo, che la punzonatrice permette anche di riprendere pezzi sbagliati al laser o che vanno modificati, evitando sprechi di materiale e soldi.
Il mercato ci sta dando risposte molto chiare, oggi è indispensabile per una realtà produttiva avere una punzonatrice in officina per rimanere competitivi in termini di costi e flessibilità nella lavorazione della lamiera. Rispondendo alla seconda parte della domanda, la punzonatrice ritorna a essere la regina della lamiera, ma su spessori da 1 a 4 (mm) o laddove sono necessarie le deformazioni. Ha ridotto il suo campo di azione, ma rimane una tecnologia importantissima nel processo di lavorazione della lamiera.

La linea Start è una gamma entry level di macchine che permette di entrare nel mondo della punzonatura.
La linea Start è una gamma entry level di macchine che permette di entrare nel mondo della punzonatura.

In un mondo che parla sempre più di produttività, qualità, efficienza di processo e di digital manufacturing, qual è il vostro concetto di punzonatrice? Torretta o monopunzone? Idraulica o elettrica? Può parlarci della filosofia costruttiva che vi guida in termini di sviluppo prodotto e come si inserisce nel contesto del vostro programma di produzione?

La filosofia che ogni giorno guida lo sviluppo di ogni elemento in Technology si fonda sul mettere il cliente al centro di ogni nostra scelta. Ogni cliente ha prima di tutto un’esigenza produttiva o un problema da risolvere, al quale rispondiamo con una consulenza personalizzata, per trovargli la soluzione più adatta attingendo dall’ampia gamma di modelli che mettiamo a loro disposizione. Detto ciò, la nostra filosofia costruttiva è basata su tre cardini fondamentali: semplicità di utilizzo, affidabilità e sostenibilità, accessibilità e flessibilità. Per quanto concerne la semplicità di utilizzo, Abbiamo puntato prima di tutto a rendere le macchine semplici, sia nell’utilizzo che nella programmazione. Configurare una punzonatrice Technology oggi è molto intuitivo e in più grazie all’HMI personalizzata utilizzabile attraverso un monitor touch l’operatore può utilizzare facilmente la macchina e addirittura la può programmare rapidamente a bordo macchina. Nonostante tutto continuiamo a lavorare ogni giorno per rendere le macchine ancora più semplici da utilizzare.
Le punzonatrici TECHNOLOGY sono realizzate con componenti di qualità, dove le parti più importanti come CNC, motori e azionamenti sono FANUC, leader del settore. La qualità dei componenti unita alla nostra esperienza, ci permette di dare al cliente un prodotto di elevata qualità e affidabilità. La tecnologia servo-elettrica è il sistema più evoluto che possiamo avere per questo motivo negli ultimi anni è stata messa al centro di tutte le nostre macchine, perché è la tecnologia più affidabile, ecologica e prestazionale. I vantaggi sono diversi: si eliminano grosse quantità di olio idraulico, evitando perdite o costi di smaltimento; non sono necessari sistemi chiller di raffreddamento; si può programmare la corsa, velocità e accelerazione del punzone, potendo ottenere così la massima qualità nella lavorazione, si può utilizzare la tecnologia DualCam ma soprattutto si riducono al minimo le operazioni di manutenzione, riducendo così fermi macchine; infine, la macchina in stand-by consuma solo 0,4 kW. Infine, per noi l’accessibilità è la flessibilità sono fondamentali. Accessibili perché da sempre le nostre macchine sono realizzate su strutture a “C”, che fanno dell’accessibilità uno dei loro punti di forza. L’operatore può caricare facilmente la lamiera sui tre lati della macchina: destra, sinistra e frontalmente. Può lavorare lamiere più grandi del formato macchina, grazie all’apertura frontale della macchina. Inoltre, grazie alla struttura aperta abbiamo potuto collocare i nostri sistemi di cambio utensili frontalmente, liberando così l’area di lavorazione, consentendo di eseguire anche lavorazioni sulla lamiera ondulata. La flessibilità dei nostri prodotti deriva dal fatto che siamo gli unici ad avere dei sistemi di cambio utensili innovativi, per la possibilità di personalizzare la loro configurazione e soprattutto con grande facilità. Questi sistemi abbinati alla testa rotante consentono di avere tutti gli utensili auto-index, semplificando al massimo la programmazione della macchina.

Vertical Turret è, per Technology, il sistema di cambio utensile più versatile sul mercato.
Vertical Turret è, per Technology, il sistema di cambio utensile più versatile sul mercato.

Quali sono i capisaldi tecnologici che portate avanti attraverso la vostra gamma di punzonatrici che vorrei presentasse, a grandi linee, spiegandone le principali peculiarità? Quale è il modello più innovativo e perché lo considerate tale?

Per rispondere a questa domanda mi ricollego a quella precedente, i nostri capisaldi tecnologici sono come abbiamo visto, semplicità di utilizzo, affidabilità e sostenibilità, flessibilità e accessibilità. Da questi elementi nascono le due linee di prodotto che oggi i clienti possono trovare nella nostra proposta. Perché due linee intanto? Sono nate semplicemente analizzando quelle che sono le richieste dei clienti, come dicevamo prima, noi mettiamo al centro di tutto il cliente, e da lì ci siamo accorti che esistono due gruppi con esigenze ben diverse. La linea Start, come suggerisce anche il nome, è una gamma di macchine che permette di entrare nel mondo della punzonatura sfruttando tutte le tecnologie più innovative che deve avere oggi una macchina moderna. Tanto e vero che si parte dalla mono-punzone, fino ad arrivare a macchine con cambio utensile automatico. La linea Start parte dalle due mono-punzoni, una a testa fissa e l’altra a testa rotante, la TP Alpha, fino ad arrivare alle automatiche a 5 e 15 stazioni, TP Beta e TP Gamma. Le punzonatrici della linea Advanced prendono tutte le tecnologie presenti nelle macchine della linea Start, ma sono progettate per dare il massimo in termini di prestazioni e produttività. È proprio in questa linea che troviamo il prodotto che noi consideriamo più innovativo, sto parlando della punzonatrice TP Zeta. Innovativa perché possiede il sistema di cambio utensile più versatile sul mercato, il Vertical Turret. La posizione strategica della Torretta Verticale consente di eseguire lavorazioni di deformazione più complesse, grazie alla riduzione dell’ingombro nell’area di lavoro. La configurazione della macchina può essere personalizzata inserendo qualsiasi tipo di utensile in ogni stazione. L’abbinamento alla testa rotante e sistema auto-index consente di ruotare qualsiasi utensile inserito nelle 15 stazioni, Multi-Tool compresi.
Al sistema di cambio utensile verticale si aggiunge una tecnologia, unica delle nostre punzonatrici, che permette di eseguire lavorazioni ad alta frequenza, come roditura, lamiera perforata e griglie senza surriscaldamento del motore. Infine, la TP Zeta è una macchina che può arrivare a campi di lavoro molto importanti come il 1.500 x 3.000 mm e il 1.500 x 4.000 mm, dove per aumentare velocità e stabilità è stato aggiunto un doppio motore sull’asse Y.

La linea Start è una gamma entry level di macchine che permette di entrare nel mondo della punzonatura.
La linea Start è una gamma entry level di macchine che permette di entrare nel mondo della punzonatura.

La punzonatrice è una macchina che si vende ancora stand alone o anche in questo caso l’automazione è diventata determinante? Se lo è, come credo, cosa intendete, secondo la vostra concezione, per automatizzazione del processo di punzonatura? Quali sono, a vostro giudizio, gli aspetti determinanti? Oltre all’uso di sistemi di carico e scarico e magazzini automatici, penso per esempio all’impiego sistemi per il sorting dei pezzi singoli in fase di scarico, … cosa dice in merito?

Fabrizio colgo questa domanda per aprire un discorso che mi serve per arrivare a parlare dei sistemi di automazione. Esiste oggi una grossa fascia di mercato, che con il laser si è ampliata ancora di più, che necessita di macchine “semplici”, mi riferisco alla monopunzone, macchine dove l’automazione non è contemplata.
A conferma di tutto questo, oggi la monopunzone è una macchina che viene sempre di più affiancata ai sistemi di taglio laser per assolvere a tutte quelle lavorazioni critiche che il laser non può fare e di cui abbiamo parlato all’inizio. Ricollegandomi alla tua domanda, quindi posso dire che oggi la punzonatrice stand alone è ancora molto richiesta, diversamente da quanto succede nel mondo dei laser dove è difficile pensare a un sistema taglio senza automatizzazione, direi quasi che è obbligatorio. Si parte dai più semplici sistemi per il carico e scarico della lamiera in modo automatico, che supportino l’operatore nella movimentazione di lamiere molto grandi e pesanti, penso per esempio a fogli di lamiera da 1.500 x 3.000 mm che hanno un certo peso. In questo caso viene caricato il foglio nuovo e lo si scarica lavorato micro-giuntato, sarà poi l’operatore a separare i pezzi. Nella slide, vediamo due sistemi di questo tipo, si va da sistemi collocati sul fianco della macchina fino ad arrivare a sistemi più compatti posizionati frontalmente. Noi prediligiamo i sistemi affiancati perché lasciano una maggior accessibilità alla macchina, ma non sempre si ha a disposizione lo spazio necessario. Dopo i sistemi di carico e scarico arriviamo al sistema più completo che permette di eseguire anche il sorting dei pezzi su pallet, in modo da separare ogni singolo pezzo in modo del tutto automatico. In entrambi i casi, anche qui abbiamo puntato alla semplicità, i sistemi di solo carico e scarico non richiedono nessuna programmazione, mentre per i sistemi sorting è stata resa il più semplice possibile per agevolare l’operatore. L’aspetto a nostro giudizio più importante resta quello di proporre la soluzione più idonea alle esigenze del cliente, senza andare su sistemi a lui non necessari.

Quali sono le principali innovazioni che avete sviluppato e introdotto per garantire una qualità della lavorazione ottimale indipendentemente dalla tipologia del materiale e del suo spessore.

La macchina è dotata di diversi sensori che ne monitorano lo stato di funzionamento durante la lavorazione della lamiera, tra questi il sensore di mancata estrazione che in caso di punzone usurato impedisce di proseguire nella lavorazione, evitando così di compromettere la qualità di taglio e salvaguardando anche la macchina stessa. La tecnologia servo-elettrica, inoltre, ci permette di controllare perfettamente corsa, velocità e accelerazione del punzone, questo unito al controllo della penetrazione automatica consente di gestire e modificare le rampe di trancio, ottenendo sempre le migliori condizioni possibili. Infine, il sistema di lubrificazione automatica consente dove necessario, di lubrificare l’area di lavoro, garantendo una qualità di taglio superiore.

Tutti i sistemi di cambio utensile Technology sfruttano il sistema Speedy Setup, che permette di cambiare il punzone e la matrice in soli 12 secondi.
Tutti i sistemi di cambio utensile Technology sfruttano il sistema Speedy Setup, che permette di cambiare il punzone e la matrice in soli 12 secondi.

Quali strumenti ha a sua disposizione l’utente per gestire in modo adeguato i frequenti cambi di prodotto e le conseguenti variabili in gioco nell’arco della sua giornata lavorativa? Si parla tanto del concetto di combinata, con laser o cesoia a seconda dei casi, quale è la vostra posizione in merito? La combinata è un tipo di macchina su cui puntate? Se sì, per quali casi o ambiti applicativi?

Chi utilizza le nostre macchine ha diversi strumenti a disposizione per gestire in modo rapido ed efficiente i frequenti cambi di prodotto nell’arco della giornata.
La prima tecnologia a disposizione dell’operatore è la possibilità di orientare da 0° a 360° tutti gli utensili che vengono montati a bordo macchina. Questa flessibilità riduce al minimo le necessità di cambio del setup, ma laddove fosse necessario cambiarlo, interviene il secondo punto di forza a disposizione dell’operatore ovvero la velocità di setup delle stazioni dei nostri sistemi di cambio utensile.
Tutti i nostri sistemi di cambio utensile, sfruttano il sistema Speedy Setup, che permette di cambiare il punzone e la matrice in soli 12 secondi.
I sistemi di cambio utensili sono il nostro fiore all’occhiello, perché sono stati progettati per avere un setup velocissimo ottenuto anche grazie all’utilizzo di utensili piccoli e maneggevoli sia di tipo Technology che TRUMPF.
In merito alle macchine combinate, come piccola realtà industriale non abbiamo ancora la possibilità di proporre questi sistemi, ma è sicuramente un progetto ambizioso che ci piacerebbe sviluppare in futuro. Ovviamente anche su questo argomento abbiamo fatto le nostre considerazioni, in base alle richieste di mercato.
Combinare due tecnologie come, per esempio, punzonatrice/cesoia o punzonatrice/laser è indubbiamente vantaggioso in certi contesti, ma la vera sfida è renderlo accessibile da un punto di vista economico. Oggi, il mercato richiede sempre di più che le aziende vadano verso il miglioramento del processo di lavorazione della lamiera per diventare più competitivi, molti vorrebbero le combinate, ma l’elevato costo dei macchinari rende difficile l’approccio a questo tipo tecnologie.

La richiesta di sistemi automatici anche accanto alla punzonatrice è in forte crescita, per questo motivo Technology ha realizzato alcune proposte per automatizzare il processo.
La richiesta di sistemi automatici anche accanto alla punzonatrice è in forte crescita, per questo motivo Technology ha realizzato alcune proposte per automatizzare il processo.

Chiuderei con un aspetto di questa tecnologia a mio giudizio fin troppo dato per scontato o sottovalutato, ovvero gli utensili. Pensando alle componenti fondamentali del processo di punzonatura, ritengo che questi abbiano un ruolo fondamentale, è così? Sbaglio nel ritenere che questo sia uno degli aspetti di personalizzazione più delicati attraverso cui poter dare al cliente una soluzione ad hoc cucita addosso alle sue specifiche esigenze? Il tema degli utensili, voi, lo gestite in forma diretta o attraverso partner tecnologici specializzati?

È vero, il tema degli utensili è importantissimo nelle punzonatrici e pensiamo vada gestito in modo corretto. Per questo motivo forniamo una consulenza specializzata ai nostri clienti aiutandoli a scegliere la configurazione più idonea, supportandoli anche laddove si rende necessario lo studio di utensili speciali. Il nostro obiettivo è quello di fornire un servizio globale supportandoli anche dopo l’acquisto della macchina. La nostra esperienza, affiancata da servizi come lo shop online dove si possono acquistare con pochi click utensili e ricambi hanno formato un binomio perfetto. Non producendo noi gli utensili, ci affidiamo ormai da anni a partner di livello nazionale e internazionale, che ci permettono di offrire le migliori soluzioni tecnologiche a prezzi concorrenziali. Le nostre macchine utilizzano utensili di tipo Technology, che sono stati il loro primo allestimento, e da qualche anno anche utensili stile TRUMPF. Abbiamo scelto questi utensili perché li riteniamo la miglior tecnologia sul mercato, per la loro dimensione ridotta e quindi la miglior maneggevolezza. Questo si traduce in minor fatica per l’operatore e soprattutto in un risparmio all’acquisto. Vorrei chiudere cogliendo l’occasione di questo argomento, per lasciare alle persone che chi ci ascoltano una novità.
Noi consideriamo l’utensile un fattore chiave e per certi versi vincolante, ci siamo trovati spesso nelle condizioni di parlare con clienti che hanno sposato una tecnologia di utensili diversa dalla nostra, utensili a torretta. In quel caso diventa difficile far cambiare al cliente la tipologia di utensili, più che altro per una questione economica. Per questo motivo abbiamo intrapreso una collaborazione con un’azienda internazionale, per poter offrire una soluzione a tutti quei clienti che oggi non possiamo soddisfare con le nostre macchine per via degli utensili. La novità sarà quindi che Technology, a breve, inserirà nella sua proposta delle punzonatrici a torretta. Anche queste naturalmente rispecchieranno la nostra filosofia di prodotto e saranno quindi servo-elettriche.

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