La meccanica italiana riprende a viaggiare

Previsioni positive per l’export della meccanica italiana nel 2021, che secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Anima Confindustria dovrebbe raggiungere i 29,6 miliardi di euro nel 2021 (+15,1%).

Le tecnologie italiane hanno ripreso a viaggiare, con valori poco al di sotto del 2019, quando a fine anno erano stati registrati 30,1 miliardi di euro. Fermandosi al primo semestre del 2021, i dati confermano una crescita del +26,9% rispetto al primo semestre 2020, con un totale di 15,6 miliardi di fatturato e un saldo commerciale che supera gli 8,3 miliardi di euro.

Uno dei punti di forza della meccanica italiana

I dati del primo semestre 2021 vedono la Germania tornare in vetta alle destinazioni, con un fatturato di 1,53 miliardi (+24,2%), togliendo il primato del 2020 agli Stati Uniti, che scivolano al terzo posto con 1,38 miliardi, dietro alla Francia. Da segnalare il balzo della Cina che, bloccata nel 2020 prima del lockdown europeo, registra nel primo semestre 910,2 milioni di euro, con una crescita del +85%. Aumenta l’export anche verso Regno Unito (787,7 milioni di euro, +50,1%), Spagna (+29,8%) e Polonia (+41,3%). “L’export è da sempre – dichiara Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria – uno dei punti di forza della meccanica italiana, apprezzata in tutto il mondo per la sua qualità al pari di settori come il food o la moda. Dopo la forte battuta d’arresto subita nel 2020, in particolare nel primo semestre, oggi abbiamo visto una ripresa decisa delle esportazioni, in particolare in Europa e verso l’Asia orientale”.

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