2022: segnali positivi per la strumentazione

Il mondo della strumentazione di misura inizia il nuovo anno con previsioni positive, dalla crescita delle esportazioni e del business legato al caro-petrolio, fino agli investimenti UE in digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale

Il 2021 è stato un anno molto positivo per il settore della strumentazione di misura, in tutte le sue declinazioni, dall’industria di processo alla factory automation fino al laboratorio. La crescita del settore della strumentazione, valutata intorno al +10% rispetto al 2020, è stata superiore a quella del PIL nazionale registrando un +6,3% (fonte Istat) ed è stata spinta da alcuni macro-trend economici che fanno ben sperare anche per l’anno che è appena iniziato. Vediamone alcuni.

Un aiuto all’export viene da beni durevoli come macchinari e impianti

L’Italia è un Paese a forte vocazione internazionale. Secondo il rapporto Export 2021 dell’Ufficio studi di SACE (società a partecipazione pubblica che supporta l’export delle aziende italiane) la crescita delle esportazioni nel 2021 è stata dell’11,3% rispetto al 2020. Una grossa parte di questo aumento è dovuta a beni durevoli quali macchinari e impianti, ambito in cui la strumentazione di misura trova larga applicazione. Per il 2022 si prevede un’ulteriore crescita dell’export del 5,4% circa, per poi assestarsi negli anni a venire a un livello di +4%, valore superiore rispetto ai livelli pre-pandemia di Covid-19.

L’aumento del prezzo del petrolio genera una spinta per l’indotto

Con la ripresa economica nel 2021, anche il prezzo del petrolio è tornato a valori tali da spingere le compagnie petrolifere a riprendere gli investimenti, attività che nel corso del 2020 era stata bloccata. Da un lato l’aumento del prezzo del petrolio implica l’aumento del prezzo dei carburanti e del gas, con un notevole impatto sui costi per le famiglie e sulla crescita dell’inflazione. Ma dal punto di vista del settore dell’automazione e della strumentazione, questo aumento si traduce in nuovi progetti, e quindi in una spinta al business di tutto l’indotto: società di ingegneria, produttori di piping, OEM, skid builder, produttori di strumentazione e di valvole. Tutto ciò si ripercuote positivamente sul mercato generando nuovi lavori, la crescita dell’occupazione e una maggiore sicurezza.

Investimenti in ricerca e impianti per il settore farmaceutico

La pandemia ha mostrato l’importanza dell’industria farmaceutica per la salute e la ripresa economica. Il settore in Italia è di importanza fondamentale per l’economia interna e per le esportazioni. Il nostro Paese è tra i principali poli farmaceutici al mondo, e con 34,3 miliardi di valore della produzione nel 2020 concorre in modo sostanziale insieme a Francia e Germania allo sviluppo dell’Ue. Il settore farmaceutico è stato uno dei pochi a crescere nel corso del 2020, per poi consolidare la sua crescita anche nel 2021. Continuerà a evolvere negli anni a venire grazie agli investimenti nella ricerca e nei nuovi impianti produttivi.

Le opportunità offerte dal PNRR

Il PNRR fa parte del programma dell’Ue per la ripresa economica dei Paesi europei dopo la crisi causata dalla pandemia (progetto denominato Next Generation EU o Recovery plan). All’Italia sono stati assegnati 191,5 miliardi di euro (70 miliardi in sovvenzioni a fondo perduto, 121 miliardi in prestiti) da impiegare nel periodo 2021-2026. Il piano nazionale PNRR ha tre direttrici di investimento, condivise a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Il tema della transizione ecologica è quello che avrà il maggiore impatto sul settore dell’automazione e della strumentazione, poiché toccherà diversi ambiti industriali, in particolare: la riduzione delle emissioni in ambiente per contenere il surriscaldamento terrestre tramite l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e a basso impatto ambientale, come ad esempio l’idrogeno; l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici; la tutela del territorio e della risorsa idrica attraverso la diminuzione delle perdite idriche, il recupero delle acque, il controllo e il monitoraggio degli scarichi in mare e nelle acque interne.

Un nuovo anno per rilanciare l’Italia

Il PNRR rappresenta un’opportunità per il rilancio dell’Italia, che negli ultimi anni ha vissuto un lento declino dal punto di vista economico e sociale, a causa del calo dell’occupazione e dell’aumento della povertà. Ci auguriamo che il nostro Paese sia in grado di far fruttare al meglio le risorse disponibili mediante progetti sostenibili, che portino benefici a medio-lungo termine per il bene della nazione e, soprattutto, delle nuove generazioni. Come si vede, le prospettive economiche per il settore dell’automazione e della strumentazione per il 2022 sono molto interessanti. Sarà compito di G.I.S.I. tenere informate le aziende associate sulle opportunità che si presenteranno nel corso di questo nuovo anno. Colgo l’occasione per porgere a tutti gli auguri di un buon 2022.