Potenziare le PMI attraverso l’innovazione

Le PMI che assumono laureati hanno maggiori possibilità di innovare e, quindi, di crescere. Vista l’importanza che queste imprese rivestono nell’economia dell’Ue, vanno sostenute in modo più deciso perché possano sviluppare al massimo il loro potenziale

di Valerio Alessandroni

Vera e propria colonna dorsale dell’economia europea, le piccole e medie imprese svolgono un ruolo significativo anche per quanto riguarda l’occupazione: offrono due posti di lavoro su tre nel settore privato, e contribuiscono a più del 56% del valore aggiunto creato dalle imprese nell’Ue. Secondo la “Relazione annuale sulle PMI europee 2017/2018” della Commissione europea, dal 2008 al 2017 le PMI hanno contribuito a un aumento cumulativo dell’occupazione pari al 52% in tutti i settori, escluso quello finanziario.
Tuttavia, proprio considerando la loro importanza per l’economia dell’Ue, necessitano di un aiuto più deciso quando devono affrontare le sfide poste dalla globalizzazione, dal cambiamento demografico, dall’affermarsi della robotica e dalla diffusione dell’intelligenza artificiale.

Un progetto creato per guidare le PMI verso l’innovazione
Secondo ricercatori che hanno partecipato al progetto SMEthod (Methodology for efficient segmenting innovating SMEs based on lifecycles, represented sectors and regional characteristics), finanziato dall’Ue, l’innovazione è essenziale per gestire queste megatendenze, e i laureati sono una risorsa preziosa. In particolare, il progetto ha dimostrato che quando le PMI assumono dei laureati, le possibilità di sviluppare una cultura dell’innovazione in azienda aumentano. Ciò, a sua volta, incentiva la crescita sia all’interno delle imprese stesse, sia nel settore commerciale in senso lato. L’innovazione può contribuire poi ad altre questioni chiave come il cambiamento climatico: un settore importante in cui le PMI possono fungere da apripista è infatti quello dell’innovazione verde.
Il progetto SMEthod, tutt’ora in corso, aiuterà a selezionare le PMI che possiedono il maggiore potenziale innovativo, e a scegliere i tipi di supporto più efficaci da fornire. Dopo aver valutato le metodologie esistenti per il sostegno all’innovazione, SMEthod ne offrirà una ottimizzata considerando “il ciclo di vita aziendale, i settori industriali, le caratteristiche regionali e i cicli di innovazione”. Pertanto, fornirà una metodologia per segmentare (raggruppare, classificare) le PMI innovative per guidare in modo più adeguato il processo decisionale.

Qual è la situazione in Italia?
Intanto in Italia, per sostenere l’innovazione nell’intero tessuto produttivo nazionale, il decreto-legge 3/2015 ha codificato la nozione di PMI innovativa (qualsiasi impresa di piccole e medie dimensioni caratterizzata da una forte componente innovativa, a prescindere dal livello di maturità aziendale conseguito), attribuendovi buona parte delle agevolazioni che, solo pochi anni prima, con il d.l. 179/2012
(lo “Startup Act italiano”), il legislatore nazionale aveva assegnato alle sole imprese innovative in fase di avvio.
In un contesto come quello italiano, in cui le PMI rivestono un ruolo preponderante in termini occupazionali e di valore aggiunto, la svolta espansiva impressa dal d.l. 3/2015 incarna l’intento di promuovere una cultura imprenditoriale più votata all’innovazione anche tra le imprese non di nuova generazione.

Agevolazioni per favorire la digitalizzazione
Le startup innovative godono di un quadro di riferimento dedicato in materie come la semplificazione amministrativa, il mercato del lavoro, le agevolazioni fiscali, il diritto fallimentare. Larga parte di queste misure è estesa anche alle PMI innovative, cioè a tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione o dall’oggetto sociale.
Più di recente, per favorire l’innovazione è stato offerto lo strumento del Voucher per la digitalizzazione, una misura per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo di importo non superiore a 10.000 euro, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Il Voucher è utilizzabile per: l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di migliorare l’efficienza aziendale; modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro; sviluppare soluzioni di
e-commerce; fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare; realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo Ict.

Promuovere l’incontro fra aziende per incentivare l’innovazione
Come accennato nell’articolo di approfondimento della rivista a pagina 12, dallo scorso 1 ottobre è partito il programma SPIN (Scaleup Program Invitalia Network), promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico con tre obiettivi: favorire l’incontro fra le scaleup innovative del Mezzogiorno con le piccole medie e grandi imprese nazionali e internazionali, facilitare i processi di open innovation, e accedere a nuove forme di finanza alternativa per la crescita.
Il percorso prevede due fasi. Nella prima, 250 realtà parteciperanno a un programma di sviluppo imprenditoriale digitale con l’assegnazione di un tutor, l’accesso a una piattaforma di servizi, l’utilizzo di un tool di self-assessment, un report sul posizionamento competitivo, l’accesso a iniziative di networking e di Open Innovation. Nella seconda fase, le migliori 50 imprese selezionate da Invitalia accederanno a una serie di servizi per strutturarsi sui temi di strategia e business planning, organizzazione e governance, funding. In particolare, il percorso finale prevede lo sviluppo imprenditoriale in aula, incontri one-to-one e una sessione di “check-up” finale con il supporto di un mentor, revisione del pitch, supporto nel public speaking e una tavola rotonda con investitori per incentivare il business matching.

Voucher per l’Innovation manager: come presentare le domande
A partire dal 7 novembre le imprese e le reti d’impresa possono avviare la compilazione della domanda per richiedere il Voucher per l’Innovation manager.
È stato infatti pubblicato il decreto del Mise che disciplina le modalità e i termini per la presentazione delle domande e per l’erogazione dell’agevolazione. La misura ha l’obiettivo di sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa presenti su tutto il territorio nazionale. L’iter di presentazione delle domande è articolato nelle seguenti fasi: verifica preliminare del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dal 31 ottobre 2019; compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dal 7 al 26 novembre; invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dal 3 dicembre 2019.