Con Optoprim il laser ha una nuova casa

Optoprim prosegue nella sua crescita ed evoluzione con una nuova sede e l’avvio delle attività di un Laser Application Center europeo dove i clienti potranno usufruire del know-how e delle competenze dell’azienda per sviluppare innovative applicazioni di saldatura, cladding, taglio, marcatura e micromachining.

di Edoardo Oldrati

Il cuore pulsante dell’interpretazione del laser per il gruppo Optoprim”. Con queste parole Giuseppe D’Amelio, Business Development Director del Gruppo Optoprim, ci presenta il Laser Application Center ospitato all’interno della nuova sede di Vimercate (MB). “Serviva dare il giusto vestito alle competenze che Optoprim ha sviluppato in questi anni – prosegue D’Amelio – e con questa struttura riusciremo a mettere al centro ciò che è più importante: come la tecnologia laser viene applicata. La tecnologia laser di per sé è un tool, ciò che fa la differenza è capire come utilizzarla per rispondere alle esigenze del nostro cliente. Optoprim ha ormai da anni gli strumenti tecnologici e le competenze per rispondere a questa richiesta, oggi abbiamo anche una struttura capace di dare questo servizio in modo ancora più strutturato”.

Con Optoprim il laser ha una nuova casa
La nuova sede di Optoprim, a Vimercate (MB).

Passare dal fotone all’applicazione

Collaborare con Optoprim vuol dire infatti accedere non solo a un distributore di componenti, sorgenti e soluzioni laser di alto livello tecnologico, ma anche poter usufruire di un bagaglio di competenze specifiche paragonabile ai più importanti centri di ricerca europei sulla fotonica. 

Prendiamo il caso delle applicazioni di saldatura – prosegue D’Amelio – Optoprim può mettere a disposizione dell’azienda che sta valutando un’applicazione di saldatura laser un database di quasi diecimila prove realizzate internamente. Stiamo parlando di una mole di dati e casistiche tali da rendere l’individuazione dei corretti parametri di saldatura un’operazione che richiede poche ore”. Il tema chiave è proprio questo: Optoprim è oggi un’azienda che, grazie alle tecnologie che propone e alle competenze dei suoi tecnici, può trasferire la conoscenza a chi vuol fare un’applicazione laser, fornendo quindi non un semplice prodotto ma la soluzione a un’esigenza specifica. 

Con il nuovo Laser Application Center stiamo invitando integratori e costruttori di macchine a portarci i loro problemi e chiederci di aiutarli a capire come il laser può risolvere queste sfide. Non siamo un centro di ricerca puro, abbiamo una prospettiva industriale che ci permette di capire se un’applicazione può essere fattibile e sostenibile economicamente”. 

Se la tecnologia e la competenza laser sono in carico ad Optoprim, al cliente viene richiesto solamente il coraggio di uscire dalla sua comfort-zone tecnologica e di aprirsi alle opportunità di sviluppo che la fotonica può dare in termini di produttività, sostenibilità o competitività. Un esempio è quella tempra, dove il laser può sostituire processi altamente inquinanti in modo estremamente efficiente.

Rispetto ai grandi produttori di tecnologia laser – prosegue D’Amelio – abbiamo un importante differenza: non siamo vincolati necessariamente ad una tecnologia specifica. Grazie alla vasta gamma di fornitori con cui collabora, Optoprim è sempre flessibile e libera di scegliere la tecnologia più adatta per quella specifica applicazione. Il nostro focus è esclusivamente quello di rispondere con efficacia alle esigenze del nostro partner. Lo facciamo sempre mantenendo il giusto mix di concretezza e innovazione; quindi, proponendo applicazioni pronte per essere industrializzate, senza però evitare attività che guardano al domani e che, comunque, sono preziose occasioni di crescita per tutto il nostro team”. La contaminazione e lo scambio sono considerati fondamentali da Optoprim che, proprio per favorirli, ha creato nella nuova struttura degli spazi dedicati. 

La condivisione delle informazioni e dei dati permette di ottenere risultati importanti, soprattutto per quanto riguarda i tempi di sviluppo: a volte la soluzione a una richiesta di un cliente è già stata testata per un settore diverso e, condividendo database di test e competenze, Optoprim può valutare la fattibilità di una soluzione in tempi minimi. Anche per questo motivo al nostro Laser Application Center arrivano clienti da Germania, Francia, Spagna e Olanda: vengono da noi e trovano qui delle risposte che non trovano nelle loro nazioni”. La collaborazione tra le diverse “anime” tecnologiche di Optoprim è stata ben riassunta nella realizzazione di una dama cinese: nel processo produttivo di questo oggetto sono stati infatti coinvolti applicazioni di taglio, saldatura, micromachining, marcatura e cladding, con tutti i tecnici Optoprim chiamati a collaborare con le rispettive competenze a un progetto comune.

Con Optoprim il laser ha una nuova casa
Collaborare con Optoprim vuol dire infatti accedere non solo a un distributore di componenti, sorgenti e soluzioni laser di alto livello tecnologico, ma anche poter usufruire di un bagaglio di competenze specifiche paragonabile ai più importanti centri di ricerca europei sulla fotonica.

Dalla saldatura al cladding

Nell’allestire il proprio Laser Application Center Optoprim ha scelto di prevedere ben sette celle indipendenti, ciascuna dotata di risorse tecnologiche avanzate e quindi in grado di rappresentare uno spazio di ricerca applicativa specifica e verticale. “Il concetto che abbiamo sposato – spiega Stefano Zarini, Application Lab Manager di Optoprim – è quello di affiancare all’attività manufacturing anche l’analisi dei dati raccolti perché siamo convinti che solo così si possa costruire un bagaglio di competenze ad alto valore aggiunto. Stiamo lavorando per completare anche un sistema informatico che, attraverso l’interconnessione di tutte gli impianti delle varie celle, raccolga in un database i report di ogni lavorazione eseguita. Parallelamente abbiamo investito molte risorse, economiche e progettuali, affinché tutte le celle perché abbiano dei set-up flessibili che permettano di coprire almeno il 90% delle applicazioni di quella lavorazione”. Altro aspetto fondamentale del Laser Application Center è che, avendo dedicato ciascuna cella a un processo specifico, anche i tecnici sono specializzati in modo verticale in modo così da poter essere più efficaci e reattivi. “La cella dedicata ai processi di saldatura prevede un set-up con sistema di beam shaping, possibilità di addurre filo caldo o a freddo, teste di saldatura zoom, database di parametri, insegui giunti e sistemi di monitoraggio di processo. Usiamo questi strumenti non solo per capire come saldare il componente A con il componente B, ma anche per capire come inserire e declinare questo processo di saldatura in quello che è il contesto produttivo del cliente. Un contoterzista, ad esempio, non ha le stesse esigenze di un’industria che fa produzione 24/7 con lotti enormi. In Optoprim siamo convinti che solo comprendendo le condizioni di contorno si può definire la ricetta corretta: quindi partiamo da questa analisi prima di selezionare tecnologie e parametri di saldatura”. Il focus è quindi ancora una volta fornire una soluzione al cliente, consapevoli del fatto che per moltissimi clienti non è importante sapere quale laser sia utilizzato per raggiungere quel risultato. Un’altra cella è invece dedicata al cladding, processo con interessanti prospettive di crescita e su cui Optoprim punta molto a livello strategico. 

Nel cladding stiamo attraversando una fase di transizione in cui è importante essere presenti e proporsi come interlocutore. Ricordiamo che se consideriamo il laser come una sorgente di calore possiamo utilizzarlo ovunque ci sia un processo termico, quindi le prospettive sono molto interessanti in particolare in settori come oil&gas, automotive e oleodinamica. A livello di attrezzature anche la cella dedicata al cladding condivide lo stesso approccio di quella di saldatura – prosegue Zarini – anche se ovviamente cambia il set-up. In questo caso siamo attrezzati con sorgenti laser diodi ad alta potenza, testa zoom e sistema a 5 assi cartesiano a controllo numerico e possibilità di eseguire high speed cladding o cladding normale”.

Il laser ha una nuova casa
Optoprim ha avviato le attività di un Laser Application Center europeo dove i clienti potranno usufruire del know-how e delle competenze dell’azienda per sviluppare innovative applicazioni.

Marcatura, taglio e micromaching

La marcatura laser è sempre più diffusa in ogni settore e proprio lo studio di nuovi materiali e applicazioni sono al centro delle attività della cella di marcatura. “Nella cella – spiega Angela Greco, Sales & Marketing Manager di Optoprim – i nostri tecnici hanno a disposizione le tre principali tecnologie laser per la marcatura: laser DPSS, laser in fibra pulsati da 20 a 300 W e laser CO2. Grazie a questa dotazione possono testare ed eseguire marcature su ogni tipologia di materiale: dal metallo al vetro, passando per carta, legno, pelle e plastica”. Ai processi di taglio laser è dedicata la cella limitrofa con stazioni per il laser fibra e laser CO2 con un focus particolare sulle applicazioni di alta potenza. “Quando si parla di taglio sono fondamentali il beam shaping, quindi la modulazione del fascio laser che permette di ridurre l’impatto energetico del taglio, ma anche la qualità delle ottiche e della testa laser”.

Quando parliamo di applicazioni di tecnologia laser non possiamo tralasciare il micromaching che, grazie alle sue svariate opportunità, rappresenta una parte importante delle attività di Optoprim. “Abbiamo realizzato due stazioni all’interno di questa cella – spiega Riccardo Motta, Application Engineer di Optoprim – in modo da poter avere a disposizione laser a femtosecondo nell’infrarosso, nel verde e nell’UV, ma anche teste di scansione, sistemi di movimentazione del campione sue tre assi e software dinamici per il controllo. La seconda macchina è equipaggiata con un laser femto con possibilità di infrarosso, verde e UV che agisce su 5 assi (X, Y e Z più i due assi rotativi). Due stazioni che permettono tantissime opportunità applicative, tra cui la texturizzazione superficiale per finalità estetiche, ma anche per incrementare la capacità di adesione di un materiale. Tante le opportunità anche nell’elettronica con applicazione di micro-taglio e micromarcature, ma anche lavorazioni di foratura e ablazione selettiva. Importante sottolineare che questi processi sono eseguibili praticamente su ogni materiale”.

Concludono la dotazione del Laser Application Center Optoprim due celle che sono dedicate allo sviluppo di processi o per attività di ricerca.

Il laser ha una nuova casa
La marcatura laser è sempre più diffusa in ogni settore e proprio lo studio di nuovi materiali e applicazioni sono al centro delle attività della cella di marcatura. 
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